Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo
Casertavecchia (CE) – venerdì 25 marzo 2005.
Comunicato stampa di Pierino Bosco de “I Giullari” |
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Il periodo pasquale, per noi cristiani, rappresenta il momento più importante
ed essenziale della nostra fede. La Pasqua conclude il ciclo della vita di
Cristo, ne spiega la nascita, la morte e la sua resurrezione. Ogni anno, noi
cristiani, attraverso il dramma della sua morte, riviviamo la sua passione, il
suo coraggio, la sua misericordia, la sua umiltà, il suo amore per l’umanità.
Nel contempo, riviviamo la nostra cattiveria, la nostra superbia, il nostro
odio verso Cristo e verso i nostri simili.
Rappresentare la morte di Cristo è stata ed è tuttora la costante che accomuna
tutti i cristiani del mondo; d’altronde anche la SS. Messa non è altro che la
sua rappresentazione.
Le prime rappresentazioni che storicamente hanno avuto importanza e
particolarità si sono avute già nel Medio Evo. Esse non si svolgevano più nel
luogo sacro essenziale ( Chiesa ), ma all’aperto, e i protagonisti ed
organizzatori sono le confraternite, associazioni, artisti, poeti, etc.
Anche quest’anno I Giullari
dell’Arte e della Cultura di Caserta Antica, come già in passato,
ripropongono, in stile tipicamente medievale, in Piazza Duomo e per le strade
di Casertavecchia, la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo.
I Giullari sottolineano che “lo stimolo che ci ha indotto ad organizzare questa
manifestazione così particolare non è dato solo dalla riproposizione
dell’evento a noi caro in quanto cristiani e cattolici, ma anche dalla volontà
esplicita che l’evento rappresentato ( La morte di Cristo ) sia motivo di
riflessione, ancora oggi, in questi giorni così tristi e crudeli; ora, che la
ragione, la compassione, la comprensione non sono più ritenuti valori
fondamentali per l’uomo, ora, che si ricorre alla forza, alla sopraffazione, al
disprezzo, alla guerra. Il ricorso a questa rappresentazione sacra, sarà per
noi, quindi, motivo di preghiera, di speranza, e di pace”.
Inoltre, “la nostra rappresentazione non sarà costituita dalla usuale Via
Crucis. Intendiamo proporre la morte di Cristo, la deposizione, il suo corpo
portato in processione e concludere il tutto con la scena della pietà, al fine
di rappresentare l’umanità di Cristo con il suo corpo immerso nel dolore
materno.
Più precisamente vogliamo rappresentare il dramma della Croce e la cruenta
morte di Cristo, il pianto materno, espresso dalla Madonna nella laude dello
Stabat Mater, la deposizione, il suo sepolcro a vista, portato per le strade
del borgo, a significare il suo sacrificio e a ricordare a noi uomini di non
usare violenza, non portare morte e dolore ma pace e solidarietà”.
Per l’occasione il Presidente dell’associazione dei Giullari, Avv. Ciro Centore,
augura a tutti i cittadini della Civitas Casertana ed in particolare a tutti
gli abitanti di Casertavecchia i più sinceri auguri di Buona Pasqua con
l’auspicio che il comune desiderio di speranza, di pace e di rispetto trovi
accoglienza ed esplicitazione. |
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