Caserta, 11 Settembre 2004. E’ forse tra gli
spettacoli visti quello che più mi ha colpito. Un viaggio notturno
alla scoperta di un volto nuovo della natura, armonico e seducente.
Si parte dall’ingresso di Palazzo Reale, la cui
facciata imponente si illumina di mille colori sfumati: tanti
altoparlanti lungo i primi quattrocento metri da percorrere a piedi
illustrano la storia della costruzione del palazzo: una musica
settecentesca si diffonde nell’aria mentre le finestre si
illuminano: è la stanza del Re, poi quella della Regina, poi ancora
dei vari cortigiani… suoni di tamburi, cannoni e scalpitii di
cavalli ci riportano indietro nel tempo con la memoria. E’ lui a
fare da protagonista qui alla Reggia, il tempo eterno e immutabile,
che con sguardo fisso e acuto ci osserva mentre ci affanniamo a
costruire la nostra storia.
Un autobus a due piani ci porta fino al Giardino
inglese e ancora una voce narrante ci accompagna nel nostro viaggio.
Entriamo, quasi trattenendo il respiro: qui vive il tempo catturato
dagli alberi, se ne può sentire il respiro, il battito, la
maestosità.. Ecco il Cedro libanese, l’albero più antico del parco
che ci osserva, in tutta la sua imponenza, quasi a volerci dire che
è lui il signore del giardino. Giardino all’inglese, e non all’
italiana o alla francese come invece è organizzato tutto il parco
che si estende dal Palazzo fino alla fontana di Diana; all’inglese
perché non ordinato in rigide e schematiche sezioni. Qui prevale il
caos, il disordine armonioso della natura, il labirinto delle
passioni che suscitano i profumi e i colori dei fiori, degli alberi,
delle acque rigogliose che tra cascate, rivoli e laghi artificiali
sembrano voler ricreare il paradiso perduto. E’ il giardino voluto
dall’imperatrice Maria Carolina, soffocata dalla rigida vita di
corte, meno potente della sorella Maria Antonietta e pertanto
desiderosa di creare qualcosa di straordinariamente bello: un
giardino dove potersi perdere, con il corpo e con l’anima, intricato
e misterioso. Un trionfo del bello e del fantastico. Sembra quasi
potervi leggere i versi di Baudelaire:” Voici venir les temps où
vibrant sa tige/ chaque fleur s’évapore ainsi qu’un encensoir; les
sons et les parfums tournent dans l’air du soir; Valse mélancolique
et langoureux vertige!" (ndr: lasciamo all'inclito lettore la
traduzione!)
Proseguiamo il cammino e giungiamo al Bagno di
Venere: le sinuosità della dea sono rese ancora più intriganti dalle
pallide atmosfere delle luci che si riflettono sul lago che fa da
sfondo al criptoportico, riproduzione di una architettura che vuole
rievocare l’epoca di una Roma antica, potente, dominatrice…
Camminiamo ancora e arriviamo alla Vasca Grande con al centro un
tempietto…..Al di sopra un grosso pallone a elio a rappresentare la
luna, immobile, grande, taciturna, fredda nel suo splendore, che ci
vede trascorrere ore senza tempo, sazia di vita.
Il percorso volge al termine: siamo ormai usciti
dal giardino e ci fermiamo a vedere lo spettacolo di Atteone
trasformato in cervo da Diana, mito della potenza femminile. Poi si
riscende in autobus, questa volta fino all’entrata del Palazzo.
Ci voltiamo un’ultima volta: la cascata sembra
stillare gocciole dorate e gli alberi si distendono in un filare di
luci armoniose. Il nostro viaggio è terminato. Ora appartiene al
tempo…e alla nostra memoria.
Notizie informative: La sovrintendenza
prolungherà “Percorsi di luce” per i prossimi 4 week–end.
Per partecipare è obbligatoria la prenotazione al
numero 0823– 4480840, oppure 0823– 462078.
Ci si può prenotare anche connettendosi al sito
www.percorsidiluce.it.
Il prezzo del biglietto è di 18 euro, ma sono previsti sconti per
i possessori della tessera Campania Artecard, per le famiglie e
gruppi.
La Reggia di notte: dal 24 Settembre al 14 ottobre,
potranno visitare i Percorsi di luce gratuitamente i Casertani la
cui età sia superiore ai 65 anni o minore di 25 e tutti cittadini
portatori di handicap con un accompagnatore. Il costo del biglietto
sarà a carico del Comune.
Ecco quindi l'elenco dei giorni;
dal 24 al 26 Settembre: turno unico alle ore 19,40.
martedì 28, giovedì 30, mercoledì 6, giovedì 7, mercoledì 13 e
giovedì 14 ottobre nei turni (ogni 20 minuti) dalle 19,30 alle 24.
Nel fine settimana dall'8 al 10 ottobre, il solo turno delle
ore 19,25
Le visite saranno organizzate per gruppi precostituiti di massimo 80
persone, previa prenotazione obbligatoria alla Società
Arethusa-Servizi biglietteria della Reggia (Tel.0823/448084-277380).
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