Giovedì 2 settembre: per la XXXIV edizione del Settembre al Borgo
è di scena la Piccola Orchestra Avion Travel. Mi vergogno a dirlo,
ma non avevo mai avuto prima il piacere di ascoltarlo dal vivo e
adesso capisco come mai il gruppo riscuota continui consensi di
pubblico e di critica e anche perché i biglietti per il loro
concerto siano finiti così presto, già in prevendita.
Poter assistere ad un concerto dei 6 musicisti è un’esperienza
da fare assolutamente: probabilmente trovare un gruppo che racchiuda
in sé tutte le qualità degli Avion è impossibile. I nostri amici
casertani sono sapienti e raffinati musicisti, bravi attori ed
interpreti, a volte drammatici, a volte comici.
Il loro spettacolo è musica, vera musica, ma anche teatro e
intrattenimento.
Esibirsi a Casertavecchia per gli Avion è particolare: un
concerto in casa se da un lato, come ha detto lo stesso Servillo, è
più difficile ed impegnativo è sicuramente più intenso e carico
di significati e poi è bello vedere, alla fine dello spettacolo, i
musicisti fermarsi con gli amici e i fedelissimi sostenitori, che
non mancano mai alle purtroppo rare date nella nostra città,
accanto ai tantissimi “nuovi amici” che chiedono autografi e
strette di mano. Una situazione che sottolinea la crescita dei sei
“ragazzi”, un’immagine simpaticissima da vedere che fa capire
che non sempre il successo cambia le persone. Immaginate la scena:
una schiera di fans a caccia di autografi e un’altrettanto nutrita
“comitiva” armata di goliardia ed affettuosi sfottò, come ai
vecchi tempi. Alla fine si respirava quella bellissima aria da “tutti
insieme appassionatamente”, ed è sembrato, per qualche istante,
che il Teatro della torre si trasformasse in quel tratto di Corso
Trieste vicino al mitico bar Diadema.
Il concerto è cominciato con la bellissima Aria di te.
Sono venute via via Piccolo tormento, Vivere forte, Per
come ti amo, Sogno biondo, Conversazione, La
leggera.
Quando poi è stato il momento di Sentimento (perdonatemi
la rima) forse penserete che esagero, ma ho avuto i classici
brividini ascoltando il folto pubblico cantare e mormorare la
melodia, diretti dall’improvvisato maestro di coro Peppe Servillo.
Dopo una versione “avionesca” di Canzone appassionata
è stata la volta del fratello di Peppe, il pluripremiato Tony, che
ha recitato e cantato, da par suo, Litoranea di Enzo Moscato.
Particolarmente intensa la sua interpretazione sull’arrangiamento
della Piccola Orchestra, a tratti violenta, a tratti familiare, con
quella naturalezza che traspare solo da chi, quando recita, non
sembra che lo stia facendo. Piacevole sorpresa, almeno per me, è
stata l’efficacia di Tony anche come cantante.
Dopo Abbassando tutti si aspettavano un’altra canzone da
Peppe ma, sorpresa, entra in scena Fabrizio Bentivoglio, acclamato
soprattutto dalle donne (non capisco proprio che cosa abbia più di
me. Grrr!). Fabrizio canta Primo amore, un brano che faceva
parte dello spettacolo La guerra vista dalla luna. E proprio
questo spettacolo lo avrebbe visto protagonista, accanto agli Avion
Travel, nell’edizione del Settembre al Borgo del ’98. La data
dello spettacolo fu cancellata per una odiosa tempesta estiva e a
distanza di 6 anni l’attore milanese si è tolto la soddisfazione
di cantare tra le nostre mura medievali.
Uscito di scena Bentivoglio c’è ancora tempo per l’ultima
canzone, Storia d’amore.
Per il bis Fausto, Mario, i due Peppe, Mimì e Ferruccio scelgono
una canzone di un autore a cui non mancano mai di offrire tributi,
Domenico Modugno. La canzone è Cosa sono le nuvole.
Il concerto è finito, ma domani si torna a creare ed a lavorare
al nuovo disco
|
|