Ha preso il via oggi, 1 Settembre la XXVII Edizione di Artestate a
Casagiove. La vitalità della manifestazione testimonia la volontà
dell’Amministrazione e degli organizzatori di ritagliare per
questa “città” (titolo che ormai le compete da quasi un anno)
un suo spazio anche culturale.
Nella conferenza stampa di presentazione il sindaco non solo ha
parlato della manifestazione ma ha fatto intendere come la
continuità sia già proiettata nel futuro: di qui a due anni,
infatti, il recupero del Quartiere Militare Borbonico dovrebbe
essere completato, permettendo così il ritorno nella sede storica
di questa manifestazione.
Dal canto suo, il direttore artistico Enzo Varone, dopo aver
ironizzato sul numero dell’edizione come causa di vari
contrattempi fra cui la variazione del programma, ci ha tenuto a
sottolineare che, nonostante la diminuzione (cronica da qualche
anno) dei fondi, la manifestazione riesce sempre ad offrire un
interessante cartellone.
La cosa particolare, a mio parere, di Artestate è che, una volta
tanto, senza avere l’arroganza di competere con altri eventi, sia
ritagliata sulla comunità e nello stesso tempo non condizionata
dalla stessa.
La scelta, per esempio, di incentrare l’attenzione sulla
commedia è dovuta al fatto che si desidera avvicinare al teatro
tutti ma la scelta di compagnie di rilievo valorizza anche l’aspetto
culturale.
Ma veniamo allo spettacolo della serata che, “…come le altre”-
ha sottolineato con orgoglio il sindaco Vincenzo Melone- “è
dedicato ad Melania Greco, nativa di Casagiove, che è attualmente
il vanto della città per gli splendidi risultati ottenuti alle
Olimpiadi di Atene”.
Spettacolo di apertura è stato “Anfitrione” di Plauto nell’adattamento,
senza forzature e volgarità, di Domenico Maria Corrado: scelta
vincente visto che grandi e piccini hanno seguito, divertendosi, la
rappresentazione.
La trama, come per molte commedie di Plauto, è lineare: Giove si
innamora della virtuosa Alcumena, moglie del generale Anfitrione e,
approfittando dell’andata in guerra di questi e trasformandosi in
tutto e per tutto nello sfortunato generale, la fa sua. Le cose si
complicano al ritorno del vero marito …fino ad uno scontato lieto
fine (o quasi) che vede la nascita di due bimbi: uno è il figlio di
Anfitrione, l’altro è di Giove e altri non è che Ercole.
Gino Rivieccio è stato impegnato nella doppia parte di
Anfitrione e di Giove-Anfitrione coadiuvato da una compagnia ben
affiatata che è stata applaudita a lungo a fine spettacolo.
Ricordiamo infine che gli appuntamenti delle prossime serate sono
tutti interessanti e il costo è veramente irrisorio!
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