Festa al Borgo: Teatro Incanto

Caserta Vecchia (CE) - 5 Agosto 2004

Articolo e foto di  Francesco Del Prete


Caserta Vecchia (CE) - 5 Agosto 2004. “Teatro Incanto”, questo il titolo dello spettacolo ideato e musicato dal maestro Antonio Sinagra e portato, nell’ambito del Leuciana Festival, il 14 luglio al Chiostro dell'Annunziata di Capua, il 17 a Caiazzo ed il 9 Agosto al meraviglioso Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere; e poi, nell’ambito di Festa al Borgo, sul palco allestito al castello di Caserta Vecchia il 3, il 4 ed il 5 agosto. Già che mi trovo mi piace ricordare che lo stesso Sinagra ha diretto lo spettacolo "Edoardo e il re", con Edoardo Bennato, andato in scena il 29 luglio.

L’autore ha giocato con il titolo dello spettacolo che può essere letto in diversi modi: Teatro Incanto come teatro che incanta e che affascina, ma anche teatro in canto, come progetto che vuole portare la musica nella prosa o, per meglio dire, la prosa nella musica. Ed è proprio questo l’intento di Sinagra: musicare e commentare alcuni dei brani dei più grandi autori del teatro napoletano (tra gli altri, Viviani e Totò) alternandoli ad altri recitati.

Ottime le musiche, scritte ed arrangiate dal Maestro, con influenze jazz, soul, reggae.

Bravissimi i musicisti, a cominciare dall’arcinoto Marco Zurzolo al sassofono, Pasquale De Angelis al basso, Gianluca Mirra alla batteria ed alle percussioni, Ciro Cascino alle tastiere e lo stesso Antonio Sinagra al pianoforte.

Gli attori, dal canto loro, hanno saputo ben interpretare i brani a volte comici, a volte tragici, a volte grotteschi scelti dall’autore. Gran belle voci quelle di Lalla Esposito e di Franco Castiglia. Tonino Taiuti, grande caratterista, invece, ha saputo, spalleggiato dalla stessa Esposito, coinvolgere gli spettatori destando momenti di autentica ilarità.

Una menzione speciale meritano anche i tecnici senza il lavoro dei quali la serata del 5 agosto a Caserta Vecchia non sarebbe stata possibile a causa del maltempo.

In conclusione, dovendo dare un giudizio sullo spettacolo, posso sicuramente dire che è risultato piacevole sebbene di difficile comprensione per chi non conosce bene il vernacolo napoletano. Solo un dubbio (che non è venuto soltanto a chi scrive): qual è il filo conduttore, se c’è, dell’intero spettacolo? …E anche un'altra cosa non mi spiego…perché tante repliche? Ma questa è un’altra storia.

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Fotografie: Francesco Del Prete
©  casertamusica.com  2004

 

 

 

 

 

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