S. Leucio (CE), 15 Luglio, Teatro Ferdinandeo. Signore e signori,
ladies and gentlemen ecco a voi Mr. Michael Bublè!
Non fosse stato per i coretti che le fans intonavano sulle note
di “Fever” l’atmosfera che si respirava la sera del 15 luglio
nel cortile del belvedere di S. Leucio sarebbe stata del tutto
simile a quella degli show di Las Vegas nei vari Caesar’s Palace,
Frontier o Desert Inn con i vari Frank Sinatra, Mel Tormè, Dean
Martin o Sammy Davis jr. come protagonisti.
Devo dire che sono andato allo spettacolo un pò prevenuto: chi
è questo piccoletto che si permette di cantare le canzoni dei
mostri sacri del jazz e dello swing! Solo perché ha una bella voce,
veste bene ed ha una buona dose di stile non può usurpare il titolo
di re dello swing!
Beh, mi sono dovuto (con qualche riserva) ricredere e come dicono
gli americani è il caso di dire “there’s a new kid in town”.
In effetti il piccoletto di Vancouver ha dimostrato nello show di
ieri sera di essere in grado di tenere il palcoscenico con
consumata, nonostante la giovane età, abilità.
E’ simpatico Michael, e anche un po’ bulletto quando sul
palco ammicca verso il pubblico o quando invita gli spettatori dopo
il suo show a fare all’amore o quando scende tra la gente per
stringere mani e dare il cinque. Certo quando si dispone di
musicisti (il bravissimo Bill Wysaske alla batteria, Craig Polasko
al contrabbasso, Mark Small al sax, Nick Vagenas al trombone, Justin
Ray alla tromba, Brian Green alla chitarra e Alan Chang al piano)
che ti permettono di tutto e ti seguono perfettamente tutto sembra,
anche se non lo è, facile.
E così sono scorse via via Come Fly With Me, Sway, The Way You
Look Tonight, Summer Wind, Fever, Kissing a Fool di Gorge Michael.
A questo punto Bublè, con i musicisti che lo spalleggiavano, ha
cominciato una serie di gag canzonando prima lo stesso George
Michael con un medley dall’album Faith e poi Michael Jackson con
Billie Jean. Dopo questo simpatico intermezzo il canadesino è
tornato alle note che gli sono più congeniali… e quindi via con
For One, Wave di Jobim, una serie di anticipazioni del suo prossimo
album (Just Like You, Stand By My Woman di L. Kravitz). E poi ancora
Smile, All of Me, Crazy Little Thing Called Love dei Queen per poi
finire con la sempre bellissima My funny Valentine finita di cantare
senza microfono.
Ecco, il concerto è tutto qui, 1 ora e 30 minuti circa di bella
musica. Resta il dubbio di vedere dove potrà arrivare il giovane
crooner, se questa operazione di mercato, perché di questo si
tratta, non finirà con il bruciare Michael. Noi, per il suo bene e
per il bene della buona musica gli auguriamo che tutto ciò non
accada.
Personalmente, se avessi modo di poter influenzare i produttori
di Bublè avrei un altro nome da proporgli, proprio casertano, ma lo
tengo per me.
(Cartellone
completo del Leuciane Festival)
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