Teano (CE), Loggione del Museo Archeologico. Gradevole serata
inaugurale al Teano Jazz Festival, dedicata a due gruppi emergenti
con taglio differente di concepire la musica.
Il primo, United Quartet -con chiara ispirazione jazz-, ha dato
prova di come un gruppo locale possa spiccare nel panorama musicale
dando piena prova di sé con brani propri ma anche con covers
liberamente e sapientemente arrangiate da tutto il quartetto.
Continui dialoghi tra il batterista e gli altri musicisti -molto
bravo anche il pianista Enzo Grimaldi- danno vita a melodie
gradevoli anche per il pubblico non propriamente esperto di musica
jazz.
Musica jazz, si diceva, ma con intonazione orecchiabile -
talvolta sudamericana, che ha ammaliato il pubblico proiettandolo in
fantastiche atmosfere.
Diversa l'impostazione nella seconda parte della serata data dai
Danilo Visco Project.
Musica intimista, ancestrale, densa di atmosfere evanescenti
grazie alle sapienti mani del tastierista Mark Harris e della
vocalist Giuditta Puccinelli.
Danilo Visco ha dato prova di ricerche nuove con il proprio basso
fretless alternando suoni classici propri dello strumento con
effetti elettronici.
Grande contributo del percussionista Ivan Ciccarelli e
dell'altrettanto inebriante batterista Agostino Marangolo.
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