E’ la volta del dramma al RiardoBorgoFestival
con “Uno sguardo dal ponte" di Artur Miller. Lunedì 28
giugno 2004, alle ore 21,00, sulla grande spianata del castello
medievale, dove le mura fanno da scenario e il paesaggio fa da
sponda alla cavea, il direttore artistico del RiardoBorgoFestival
Ivano Caiazza propone un classico della prosa mondiale.
Un cartellone composito quello di Caiazza, ricco
di proposte accattivanti, dalla musica al recital, alla prosa, agli
incontri d’arte e di cultura. Ma anche una sfida, lanciata per la
prima volta in un luogo particolarissimo, un borgo medievale di
straordinario fascino, lasciato finora quasi in penombra e che ha
tutte le carte in regola per fare da contraltare ad altri borghi e
ad altri festival. Una sfida vincente, perché Caiazza mette in
gioco tutte le sue risorse di artista e di manager, coadiuvato da I
Solisti Partenopei, l’associazione da lui fondata e presieduta,
composta da professori del San Carlo. A sostenere il suo progetto il
Comune di Riardo con il sindaco Angelo Izzo e la Provincia con il
presidente Riccardo Ventre. Una stagione estiva a Riardo per un
pubblico a largo raggio che si lascia richiamare da un attrattore
speciale, qual è la scoperta di un borgo antico, di un castello e
di eventi di eccellenza.
E’ qui che Caiazza ripropone questo dramma
dalla firma prestigiosa, affidato alla regia e all’interpretazione
di Pasquale Renzi. “Uno sguardo dal ponte”, dramma e anche
metafora, perchè si intreccia (è una fatalità o un revival?), con
l’antico ponte levatoio del castello di Pandulfo, ancora intatto
nonostante i secoli, in una terra che ha vissuto la diaspora dell’emigrazione
del primo novecento. E’ questa la sorte del protagonista, l’italoamericano
Eddie Carbone, emigrato a Brooklin, che nasconde nel suo animo l’amore
incestuoso per la nipote, finché lei non si innamora di Rodolfo, un
siciliano, altro emigrato, appena arrivato in America e ospite in
casa loro. Il dramma sociale e sempre attuale degli emigrati si
ripropone allo spettatore come partecipata elaborazione in chiave
moderna della tragedia greca con l’esaltazione dei valori
patriarcali della società e il tormento interiore del protagonista.
Una pièce dalla forte connotazione sociologica che vanta registi di
chiara fama, come Luchino Visconti e Patroni Griffi, e attori di
prima grandezza come Paolo Stoppa, Sergio Fantoni, Rina Morelli,
Corrado Pani, Ilaria Occhini, Raf Vallone, Alida Valli, Lino
Capolicchio, Delia Boccardo, Gastone Moschin e lo stesso Michele
Placido che il 15 giugno scorso ha inaugurato il RiardoBorgoFestival,
Stagione estiva di Musica Viva 2004.
A misurarsi con questo testo sarà ora Pasquale
Renzi, attore e regista di origini napoletane, con la sua Compagnia
“Palcoscenico”. Una lunga carriera quella di Renzi, che lo vede
impegnato fin da primi anni ’70 in felici esperienze teatrali che
lo porteranno a tappe sempre più prestigiose, fino al trasferimento
a Caserta che egli sigla con la costituzione di Palcoscenico. Dal
1990 il suo curriculum si arricchisce di altri eventi di classe,
quali la partecipazione a festival regionali e nazionali, rassegne
teatrali in RAI, delle quali è direttore artistico. Significativa
anche la sua partecipazione al Settembre al Borgo, quasi
premonitrice dell’attuale in questo altro Borgo di Terra di
Lavoro, Riardo. A Casertavecchia Pasquale Renzi nel 1996 presenta,
in prima nazionale, lo spettacolo “Una Vita Nuova” di M.
Schisgal, interprete e regista. La sua attività teatrale lo porta
nei maggiori teatri d’Italia, anche con interessanti esperienze di
doppiaggio e cinematografiche.
Una serata da gustare, con “Uno sguardo dal ponte”, metafora
che coniuga la drammaturgia mondiale alla realtà di un castello,
quello di Riardo, che con il suo ponte longobardo sfida anch’esso
i tempi. |
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