Non poteva mancare, fra gli appuntamenti, quello dedicato alla
musica popolare e il gruppo scelto, i Taranterrae" si distingue per
il serio lavoro di ricerca che ha portato avanti sopratutto
nell'ultimo anno. Ricorderete infatti i seminari-concerti proposti
nella loro associazione culturale "L'isola" durante i quali si sono
confrontati con vari artisti e ricercatori in questo campo.
Il concerto proposto ha riflettuto molto questo lavoro di
ricerca, oltre al loro personale piacere di proporre questo tipo di
musica che ha facilmente contagiato la affollata platea di
spettatori.
Ogni brano è stato presentato brevemente collocandolo
geograficamente e storicamente: così abbiamo scoperto che a
Maddaloni i "vecchi" individuano la propria tammuriata chiamandola
‘è l’uso', che a Castelmorrone c'è un canto satirico, “Ze monaciello”,
che ha radici comuni in tutto il meridione, e che la tarantelle
garganese, carpinese e siciliane, pur con lo stesso ritmo, hanno poi
un "sound" completamente diverso.
Per completezza ricordiamo anche i componenti del gruppo: Nico
Vescuso (basso, chitarra), Antonio Picciola (battente, chitarra
acustica), Gaetano D’Errico (flauti), Monica Marotta (violino),
Michele Fierro (voce e mandolino), Michele Landolfi (organetto),
Simona Riccio (castagnette e voce), Ardolino Michele (voce e
castagnette) Tony D’Ambrosio (percussioni)
Invitamo infine a seguire il lavoro di questo gruppo che a settembre
riprenderà la serie di seminari-concerti.
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