Cominciano ad arrivare in redazione segnalazioni di sagre di tutti i
tipi in provincia ed oltre. Come potete notare le riportiamo
diligentemente ma siamo anche coscienti che molte di loro si
riducono a qualche banchetto che vende un panino con il sottofondo
di odiosissime mazurche (Casadei perdonami!) affollate al più di
migliaia di zanzare.
Vogliamo fare uno strappo al silenzio che ci siamo imposto
sulla validità di questa nuova forma di intrattenimento estivo
anche se abbiamo un taccuino, che vendiamo a caro prezzo, con il
nostro personale giudizio su questa o quella sagra: si va da un
Bleah!, corrispondente più o meno allo "zero spaccato",
ad un "Da ritornarci" che equivale ad un 10.
Lo strappo lo facciamo per due sagre particolari che si svolgono
entrambe nel primo week-end di Luglio, il 3 e il 4 e il 30
giugno, per la
precisione, per le quali si
prodigano due carissimi amici ma che si distinguono anche per la
riscoperta della storia del territorio.
La prima è la "Festa del Grano", organizzata a Puccianiello da un piccolo comitato
di cui fa parte la nostra amica Maria Antonietta. L'antico borgo
casertano vale una passeggiata: la piazzetta deliziosamente rifatta,
la chiesa al centro del paese e, nell'oratorio poco lontano, lo
stand gastronomico che proporrà, oltre a piatti salati, la tipica
pastiera di grano fatta dalle massaie del paese.
Il piccolo comitato ogni anno propone qualcosa sulla storia del
paese: l'anno scorso hanno raccolto tutte le vecchie fotografie
suddividendole per nuclei familiari e molti paesani, con gli occhi
lucidi, hanno passato ore dando un nome e un ricordo ad ognuno di
quei volti. Quest'anno Maria Antonietta e le sue amiche hanno
raccolto, nei locali dell'oratorio, quello che potremmo definire oggetti di
"modernariato" povero, ovvero le piccole cose di tutti i
giorni usate fino a 30, 40 anni fa. Si va dall'immancabile corredo,
al necessario "pitale", dal giradischi con una bella
collezione di 33 e 45 giri di vinile, ai cappellini e borse per i
giorni di festa....insomma val la pena farlo vedere ai nostri figli
e nipoti magari invogliandoli anche con un immancabile panino con la
salsiccia.
Arriviamo alla seconda che ha radici più antiche e che si svolge
a S. Leucio: la "Sagra delle pallottole" quest'anno orfana
del corteo in costume.
Anche in questo caso il borgo val bene una passeggiata durante la
quale due "pallottole" calde e qualche "panino del re
Ferdinando" aiuteranno ad arrivare fino al Belvedere per poter
godere del panorama. Il nostro amico Donato per anni è stato uno
dei protagonisti della sfilata ed è il curatore del sito www.sanleucionline.it
che vi invitiamo a visitare e nel quale troverete tante bellissime
immagini e il programma della festa di quest'anno (www.sanleucionline.it/tradizioni/festa2004.htm)
Se volete andare a qualche altra sagra ...fate pure: noi un
consiglio "disinteressato" ve lo abbiamo dato
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