Schegge di suono, frammenti di note e brandelli melodici si
incontrano al NonSoloRock Festival: manifestazione-evento dedicata
alla sperimentazione degli infiniti linguaggi musicali.
NonSoloRock, infatti, si propone come finestra quanto più ampia
possibile sulle innumerevoli direzioni in cui si muove la musica
oggi: dalla ricerca dei suoni etnici alle produzioni più
sofisticate, dal classic rock alla musica etnica-popolare, dalla
reggae-ska music al punk-rock, dall’hip-hop al jungle, dal blues
all’indie rock, dal noise al grunge... e a quant’altro il
panorama musicale propone.
Una molteplicità di proposte che si gioverà non solo di nomi
già affermati, ma anche delle novità più convincenti delle nuove
generazioni.
NonSoloRock sceglie il cast dei concerti, oltre che tramite i
soliti canali, anche attraverso l’attento ascolto di centinaia di
demo, provenienti da tutta Europa. In questo modo, si garantisce la
possibilità di scoprire le proposte più nuove ed originali, ancora
prima che entrino a far parte dei normali circuiti di promozione.
Dal 1997, sul palco di NonSoloRock, quindi, si sono alternati
nomi già famosi (Banco del Mutuo Soccorso, Edoardo Bennato,
Almamegretta, Pitura Freska, Taglia 42, Ladri Di Biciclette, Casino
Royale, Carvin Jones, Sud Sound System, Enzo Avitabile, Peppe Barra…),
ma anche artisti sulla soglia del grande successo (per i quali
NonSoloRock è stato, forse, di buon augurio: Bandabardò, 24 Grana,
Alan Wurztburger, Musicalia, One Dimensional Man, Elvis Jackson …)
e giovani promesse della musica italiana, per le quali il futuro
sarà certamente ricco di grandi soddisfazioni (Pseudofonia, Radici
Nel Cemento, B.R. Styelers, Quarta Parete, Pulp-Ito, Bizantina…).
Ma NonSoloRock non è solo musica: dibattiti ed iniziative
culturali offrono l’occasione per incontrarsi, discutere e
riflettere.
Sessione dibattiti: 16-17 agosto
workshop: Cervinaraconvegni - ore 17.00
16 agosto, Musica, politica e giovani: contenuti di un
percorso alternativo dal 1968 ad oggi. Relatori: Gianfranco Borrelli,
ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l’Università
di Napoli “Federico II”; Federico Vacalebre, giornalista de Il
Mattino, critico musicale; Enrico De Notaris, psichiatra,
Università di Napoli “Federico II”;Andrea Camerini, musicista,
vocalist de Le Nuove Tribù Zulu;
Introduce: Enzo Cioffi, presidente Nonsolorock;
Saluta: Franco Cioffi, sindaco di Cervinara.
17 agosto, Mai più violenza sulle donne. La violenza
sulle donne è una delle forme di violazione dei diritti umani più
diffusa ed occulta nel mondo. Relatori:
Ivana Dama, Amnesty International; Alida Clemente, ricercatrice
presso L’Università Orientale di Napoli; Enza Papa, Associazione
Culturale “Casbha”, Cosenza;
Introduce: Antonio Albarelli, vicepresidente Nonsolorock.
Sessione concerti: 19-20-21-22 agosto
Live alla Villa Comunale - ingresso libero - inizio ore 20.30:
19 agosto
Zond (Venezia IT) - ore 21.00
Feverdream (Rotterdam NL) - ore 21.45
A Modern Safari (Roma IT) - ore 22.45
B.R. Stylers (Pordenone IT) - ore 24.00
20 agosto
Melon Rouge (Caserta IT) - ore 21.00
The Zen Circus (Pisa IT) - ore 21.45
Cobo (Londra UK) - ore 22.45
L'Enfance Rouge (IT-FRA) - ore 24.00
21 agosto
Blessed Child Opera (Napoli IT) - ore 21.00
Mumble Rumble (Bologna IT) - ore 21.45
Heathers (Manchester UK) - ore 22.45
The Gang (Ancona IT) - ore 24.00
22 agosto
Hardisckaunt (Varese - IT) - ore 21.00
Rémember. (Budapest H) - ore 21.45
The CircleSouth (Pordenone - IT) - ore 22.45
Le Nuove Tribù Zulu (Roma - IT) - ore 24.00
presidente giuria: Federico Vacalebre
programmazione e direzione artistica: Enzo Cioffi
Breve resentazione dei gruppi
Zond. Rock electrorevivalista dalla provincia di Venezia.
Un amarcord new wave segnato dalla voce di Luca Picchetti. Tra
Sisters of Mercy, Cult e Marilyn Manson, aspettando di decidere se
affidarsi di più all’elettricità delle chitarre e all’elettronica
dei synth.
Feverdream. Un trio rabbioso che arriva da Rotterdam: la
voce femminile di Saskia e quella maschile di Renè esprimono la
stessa furia con diverso disagio. Canzoni-schegge d’adrenalina
senza compromessi, melodie travestite da rumore iconoclasta, come
hanno insegnato Karate e Blonde Redhead.
A Modern Safari. L’anello di congiunzione tra Love e Low.
Postromantici e postmoderni, i romani amano le strutture libere (Karate
ma anche Pink Floyd) e l’elettricità satura (Mogwai ma anche Neil
Young). Azzardiamo il neologismo: post pop.
B.R. Stylers. Non é che l'Ente per il Turismo di
Pordenone ci paghi (magari!) o che sotto ci sia una tresca con
Michela Grenna (magari bis!) ma questi dubmaster hanno vinto la
scorsa edizione e l'idea di contribuire ulterioremente al loro
lancio e di goderceli ancora non ci dispiace. Alchemie narcolettiche
giamaicane e accordi in minore tra Dyb Syndicate e Revolutionary Dub
Warriors.
Melon Rouge. Un trio tra Napoli e Caserta: pop elettronico
ma anche rock per spazi aperti e suonato senza ricorso ad additivi
digitali. Oltre le mode, insomma.
Zen Circus. La Incredible String Band del terzo millennio
è nata a Pisa? I Velvet Underground incontrano i Beatles? Nick
Drake entra nei Violent Femmes? I Lambchop senza soul? Straordinari.
Cobo. Londinesi (proprio così, avete letto bene)
intenzionati a conquistare il mercato italiano, amano Led Zeppelin e
Michael Franti, Tim Buckley e Pearl Jam. Nati dalle ceneri degli
Indian Tea suonano «rock spirituale»: feed your minds, free your
souls and bodies.
L’Enfance Rouge. Francois Cambuzat e Chiara Locardi
animano la scena rock franco-italiana dal 1987, anno di debutto dei
«giovani bastardi» Kim Squad. Ora alternano dolci eleganze a
deliri incoscienti, bassi dilatati a campionamenti inusuali, rabbia
e poesia, avantrock e memorie dalla guerra civile spagnola, musica
classica contemporanea e sperimentazione, cerebralismo e fisicità.
Blessed Child Opera. Post folk anglofono ed anglofilo dal
napoletano Paolo Messere, ex noisemaker con i Silken Barb ed ex
avantarocker con gli Ulan Bator. Songrwriter maturo tanto da aver
meritato la pubblicazione in America dell’album di debutto,
Messere tesse trame crepuscolari sospese tra alt country e Irlanda,
Nick Drake e Songs: Ohia. Ma chi l’ha visto recentemente dal vivo
parla di una svolta elettrica.
Mumble Rumble. Rrriot girl bolognesi per cui qualcuno
scomoda paragoni con Slits, L7, Bikini Kill, Siouxsie and the
Banshees, Sleater Kinney. Riff abrasivi, testi fuoriosi in italiano
o inglese, grinta, schitarrate metallurgiche. Dire che hanno i
coglioni sarebbe banale e sessista: le loro vagine urlano forte.
Heathers. I tre vengono da Manchester, anche se il
batterista si chiama Emiliano Verrocchio. Badano al look come alla
melodia e dicono di voler diventare famosi, come dei «Guns N’Roses
senza eroina». Che la nuova british invasion passi da Cervinara?
The Gang. Illuminati dai Clash, fedeli alla linea, dal
1984 i fratelli Sandro e Marino Severini dispensano rock in
opposition. Punk o folk che sia, con la complicità di Massimo
Bubola o quella, più recente, dei conterranei Macina, sono i nostri
combat rocker, «Banditi senza tempo» sintetizza il titolo del
libro in cui si raccontano col tono epico-militante-stradaiolo di
sempre.
Hardiskaunt. Ska ticinese con una passione per il profumo
di ganja che ogni tanto suggerisce di rallentare il ritmo, sempre in
levare però. Ska...tenatissimi.
Rémember. Vengono da Budapest: qualcuno li paragona ai
Jane’s Addiction, ma loro hanno partecipato a un album-tributo ai
Depeche Mode ed inciso una perla pop intitolata «Ravi Shankar». Tu
chiamalo, se vuoi, Eurock.
Circlesouth. Indie rock elettronico da Pordenone. Il
grande complotto continua tra melodie romantiche, nuova psichedelia
e canzoni abitate da straniti rumori. Per chi gode con Radiohead,
Giardini di Mirò, Sigur Ros, Air, Underworld, Sigur Ros.
Nuove Tribù Zulù. L’italica patchanka viene da Roma e
nasce dalle ceneri dei Ciclone per fondere polke e tarantelle,
Mediterraneo e Balcani, jazz e punk, storie dei rom khorakanè e
impeti stradaioli.
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