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“Il fascino dell’arte di Borghi risiede in quel suo denso, ispirato
catturare la luce dentro la materia, esplorandola senza mediazioni
simboliche o interpretazioni metaforiche, facendo della sua natura
un luogo di originaria bellezza”, ha scritto il critico d’arte
Giorgio Agnisola in un breve saggio dedicato ad uno dei maggiori
artisti italiani, Alfonso Borghi. La luce delle sue opere è
possibile percepirla domenica 4 aprile, presso il Centro Culturale
“Il Pilastro” di S. Maria. C.V. (CE). Si tratta, indubbiamente, di
una delle esposizioni di maggior rilievo promosse quest’anno nel
nostro territorio. Domenico Montalto, responsabile delle pagine
artistiche del quotidiano Avvenire, interverrà all’inaugurazione
della personale di Alfonso Borghi che, a partire dalle ore 11, sarà
al centro dell’attenzione di critici e appassionati d’arte.
D’altronde a lui il mensile Arte ha dedicato il mese scorso uno
speciale con inserto. Nato a Campegine, presso Reggio Emilia, nel
1944, Borghi ha esposto nei maggiori luoghi dell’arte contemporanea
del mondo, da Parigi a New York, da Berlino a Milano. Negli anni
giovanili ha dipinto paesaggi e figure attratto dai grandi del
Quattrocento italiano; poi, recatosi a Parigi, dove ha soggiornato
per alcuni anni, ha imboccato la via dell’espressionismo astratto,
di cui è uno dei maggiori esponenti italiani. Notissima la sua
produzione legata alle suggestioni della poesia, tradotta in opere
di forte impatto emozionale e derivate dalla lettura, tra gli altri,
di Garcia Lorca, Prevert, Eliot.
Notevoli gli scritti critici sulla sua opera, da quelli di Sanesi a
quelli di Luciano Caramel, oltre a quelli di Domenico Montalto. |
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Il mattino svela la coscienza di Alfonso Borghi
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