La Associazione Culturale Timbuctù

L’associazione culturale Timbuctù di San Leucio festeggia il suo terzo mese di attività 

di Antimo Magnotta


L’associazione culturale Timbuctù di San Leucio festeggia il suo terzo mese di attività e a parlarcene è il responsabile principale, Antimo Magnotta.

 

Perché proprio Timbuctù? Beh, scavalcando facili esotismi modaioli, direi che l’idea del nome vuole essere un omaggio a ciò che, in passato, la mitica città carovaniera situata tra il limite meridionale del Sahara e il fiume Niger, ha rappresentato per viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Dopo aver superato le impervie dune e la desolazione del Grande Deserto, Timbuctù appariva in un sogno improvviso come una Venere che sorge dalle sabbie. Lì si giungeva per vendere e comprare mercanzie, stoffe, schiavi e pietre preziose, ma anche per inebriarsi della sua magica atmosfera.

L’allestimento interno del Timbuctù è caldo e accogliente, complici gli arazzi, i tappeti, i veli e una serie di oggetti insoliti disposti con cura e scelti al mercato coperto più antico e grande del mondo, il Gran Bazar di Istanbul, che ancora oggi anima il cuore della vecchia Costantinopoli.

 

Ma sostanzialmente il Timbuctù è un’associazione culturale (affiliata al circuito Arci) con precisi intenti, mirati soprattutto alla diffusione della cultura dell’arte in generale e della gastronomia. Oltre, infatti, a degustare ogni sera pietanze sempre nuove (sotto il vigile controllo di Lello Magnotta, chef del locale nonché supervisor della qualità dei prodotti, accuratamente scelti e selezionati), sorseggiando vini prelibati (nazionali ed esteri), i soci del circolo sono al contempo spettatori ed attori di una serie di iniziative che spaziano dalla musica dal vivo al teatro, dalla fotografia alla pittura.

 

Il mese di marzo prevede una programmazione di tutto rispetto con artisti come Francesco Nastro, Aldo Vigorito, Alberto D’Anna, Ferruccio Spinetti e Fausto Mesolella (membri del gruppo Avion Travel), Angelo e Aldo Farias, Carlo Lomanto, Petra Magoni, Roberto Solofria e Paolo Mazzarella, Oscar Montalbano, Peppe Sannino, Armanda Desideri, Ciccio Merolla, Steve Grossman, Gianni D’Argenzio, Paolo Lambiase, Doralisa Barletta e tanti altri.

Insomma questo è lo spirito salottiero che vige al Timbuctù, dove le persone che entrano avvertono da subito l’aria amichevole e familiare di cui è pregno il luogo e vi si adagiano anch’essi, lasciandosi trasportare dal piacere della rilassatezza e della convivialità, che spesso si trasforma in interessanti conversazioni con i padroni di casa, i fratelli Magnotta.

Ed è il nostro omaggio alla memoria della mitica Timbuctù che ci spiana il cammino verso ciò che potrebbe diventare la nostra Timbuctù: un punto d’incontro, un crocevia di sguardi diversi, un luogo dove lasciare la propria traccia, un grande ombelico (ulteriore omaggio a Buctù, “la Madre dal Grosso Ombelico”, che organizzo intorno all’anno mille il primo insediamento e diede il nome alla città africana), un’oasi accarezzata dal vento foriero di cultura.

 

BREAKING NEWS

-L’organo di informazione per i soci del Timbuctù è il “Timbuctù soir”, periodico di attualità, cultura, tempo libero, arte e letteratura.

-Il 2 e 3 di aprile 2004, nella sala eventi del Timbuctù, si terrà un seminario-incontro con Alberto D’Anna dal titolo “I’ve got rhythm”- la batteria acustica nell’era del digitale: saperi antichi e funzionalità moderne. Il batterista, oggi.

Associazione Culturale Timbuctù

Viale 1 ottobre 1860 n. 28/30

San Leucio, Caserta

info e prenotazioni

0823 305857 347 8841490

timbuctusanleucio@libero.it

 

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