Enzo
Avitabile all'Isola
Caserta 14 Gennaio 2004
articolo di Edgardo Ricci e Pia Di Donato. Foto di
Edgardo Ricci |
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| Caserta 14 Gennaio.
Sono ripresi i seminari-concerti all'Isola dopo la pausa natalizia
con un artista definito "l'anima meridionale del soul
italiano". Sappiamo già che questa definizione lo farebbe
sobbalzare: nello scambio di battute durante l'incontro è emerso
che è allergico alle categorie e alle classificazioni. E' la musica
che lo guida e lo fa muovere. La scelta di abbandonare la via facile
del commerciale, dopo Soul Express, è stata dura ma la serenità
con la quale ne parla fa capire che non la rimpiange nemmeno per un
attimo. Dopo esser stato vittima di una colonizzazione operata della
musica "nera" americana è passato ad una
de-americanizzazione, non fine a se stessa, ma al fine di
riappropriarsi della sua identità culturale. Il recupero del
dialetto è stato quindi il passo successivo anche se non approvato
da altri colleghi musicisti: dialetto che poi è diventato uno degli
elementi della sua musica così come gli strumenti che via via ha
scelto per contaminare la propria musica. La contaminazione è stato
l'argomento di discussione della serata, insieme al rifiuto di
essere categorizzato o di permettere una categorizzazione della
musica. Lui rispetta questa parola tanto da non permettere che sia
rinchiusa da altri aggettivi e d'altronde quando parla di
contaminazione non intende in maniera negativa questo termine: anche
il semplice ripetere un pezzo con la propria, naturale,
interpretazione lo cambia e lo rende diverso e quindi facendolo
evolvere.... per arrivare dove? non ci sono confini per la musica...
Nel prossimo lavoro che uscirà il 20 Gennaio ha scelto fra i
vari "compagni" artistici i Bottari di Portico e il gruppo
del Miserere di Sessa oltre ad artisti che, solo per brevità,
potremmo definire "mediterranei" ma anche questo discorso
è durato poco ... già sta pensando al prossimo lavoro per il quale
ha promesso, sorridendo sornione, "...vedrete, sarà
completamente diverso..."
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