San Leucio, 20 Luglio 2003. Serata di standard jazz quella
proposta per il secondo concerto di Leuciana Club. Una formazione
classica con due sax (Daniele Tittarelli e Max Jonata), il
contrabasso (Gianluca Renzi), la batteria (Pietro Jodice) e Pino
Jodice (tastiere e pianoforte). Il gruppo è unito e si nota dallo
scambio di sguardi, dal seguire e appoggiare il compagno: un
affiatamento particolare fra i due sax che spesso era complicità.
I brani presentati provengono, anche in questo caso (come per il
concerto di Mariani) dal CD di prossima pubblicazione con etichetta
UM.
Jodice ha reso fruibile il concerto anche ai profani presentando
praticamente ogni pezzo con due battute. Abbiamo ascoltato "Save
the last blues" come brano iniziale, seguito da "Hard
Times" dedicato - parole del leader- ai "tempi dispari
(musicali) ma anche ai tempi duri che stiamo affrontando",
quindi "Dear Peterson" dedicato ad Oscar Peterson e due
"riarrangiamenti" di standard jazz di "People"
dei Beatles e "Chi tene 'o mare" di Pino Daniele
caratterizzata da due assoli del piano e del sax tenore. Gli ultimi
due pezzi sono stati dedicati ad un Jaz club di Napoli "Bourbon
street" (nome del brano e del locale) e "Quella cosa
chiamata amor".
Il pubblico, ancorchè satollo a causa delle varie stuzzicherie
offerte, ha seguito ritmando e applaudendo, apprezzando l'armonia e
la bravura di tutti gli elementi del gruppo.
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