Modigliani: Diario di una mostra

una domenica di giugno al Belvedere di San Leucio

Tina Falco


Una domenica di giugno, ore 10,00 , Belvedere di San Leucio. Sono lì per la mostra “Amedeo Modigliani, Jeanne Hebuterne e gli artisti di Montmartre e Montparnasse”. Ne ho sentito parlare, preannunciato come uno degli eventi artistici più importanti in Terra di Lavoro. Io, una appassionata di arte, non posso perdermi una di quelle occasioni che raramente capitano dalle nostre parti e che proprio per questo vanno prese al volo, senza pensarci! San Leucio è uno di quei luoghi che ti rimangano impressi nella mente, un gioiello che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, o forse anche più di una volta, personalmente ci ritorno sempre volentieri e ogni volta mi appare più suggestivo! E’ una cornice fantastica per la mostra, un evento nell’evento! Entro! Sala Fischetti affrescata con i trionfi di Bacco, lo sguardo è preso dai colori, poi si posa sul dipinto che è al centro della sala, il ritratto di Hanka Zborowska, uno dei tanti ritratti femminili dell’artista livornese, nel quale si coglie il suo stile inconfondibile. Non avevo mai visto prima d’ora, un quadro di Modigliani da vicino, mi colpisce! etereo nella sua apparente fissità. Resto a guardarlo per un po’ , poi proseguo la mia visita, ci sono i disegni, quelle poche, pochissime linee che servono per cogliere il massimo dell’intensità espressiva! E poi i dipinti della sua compagna Jeanne, il ritratto di Casimir Hebuterne realizzato con la sua collaborazione, un ritratto vivo, reale, di un uomo colto in momento di vita quotidiana. L’allestimento è curato, Parisot ha fatto un ottimo lavoro! Nelle sale successive ci sono gli artisti di Montmartre e Montparnasse, Marval, Kisling, Ortiz De Zarate, Roger, Seifert, sembra di essere nella Parigi di quegli anni , in cui gli artisti facevano le loro ricerche e le loro esperienze presso gli ateliers. Di tanto in tanto si incontra qualche scultura, “Fraternitè” di Derain rende l’idea del soggetto in una maniera diretta, incisiva, un blocco di pietra calcarea nel quale l’abbraccio tra le due figure si risolve nella manifestazione di un profondo affetto fraterno! E poi il ventaglio di Bakst con i suoi personaggi dipinti su seta, le Compenetrazioni luminose di Balla…Termino la mia visita, rifaccio il percorso all’ inverso, voglio rivedere tutte le opere per imprimerle bene nella mente! Ora ho imparato a conoscere Modigliani e con lui tanti altri artisti, quello che era stato preannunciato su questa mostra-evento si è davvero rivelato tale! 
Sono le 13,00, c’è molta gente curiosa che resta stupefatta davanti ai vari dipinti, sto per uscire, rivedo il ritratto di Hanka Zborowska , lo fisso ancora per qualche istante, poi dico a me stessa che “l’arte riesce a trasmettere sensazioni ed emozioni che restano indelebili”. 

 

 

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