Anche
quest'anno, il Comitato Organizzatore Festività e Corteo
con la collaborazione del Leuciana Festival, organizza
la Festa al Borgo
di San Leucio.
Inizia
il giorno 21 giugno (sabato) con i ragazzi dell'Oratorio
S. Ferdinando Re che presentano due atti unici molto
divertenti e, nell'ambito della stessa serata, le compagnie de
I Teatranti e La Zattera continueranno a
divertire il pubblico con un'altro atto unico liberamente
tratto da un lavoro di E. De Filippo.
Il
giorno 23 (lunedì), I Melodiando presentano un
CONCERTO DI CANZONI CLASSICHE NAPOLETANE per voci e
pianoforte.
Il
giorno 26 (giovedì), l’Associazione D.K.S.C. di
Casagiove presenta il GRAN GALA’ DI DANZA. Lo spettacolo
verrà eseguito dai giovani allievi della scuola insieme a
danzatori professionisti provenienti dall’Accademia
Nazionale di Roma e dal Teatro dell’Opera di Roma.
Il
27 e 28 (venerdì e sabato) ci sarà la consueta SAGRA
DELLE PALLOTTOLE, le gustose crocchette di patate dalla
originale forma a “palla” che vengono confezionate dalle
massaie leuciane per l’occasione. Negli stessi giorni ci sarà,
per le strade del paese un'ambientazione in costumi d'epoca
con filmati, spettacoli, musiche, giochi e scene della San
Leucio di duecento anni fa. A conclusione della serata del 28,
ci sarà uno spettacolo a cura del Gruppo Popolare di San
Leucio dal titolo: S. LEUCIO DINT' 'O TIEMPO SENZA TIEMPO.
Il
giono 29 (domenica) si svolgerà l’annuale rappresentazione
in costume d’epoca del CORTEO STORICO DELLA REAL COLONIA DI
SAN LEUCIO costituita da Ferdinando IV sul finire del
Settecento per la lavorazione di sete pregiate. La
manifestazione che vede protagonisti gli stessi abitanti del
Real Sito rievoca l’ordinamento statutario promulgato nel
1789 per regolare la vita civile e religiosa dei coloni. A fne
Corteo, Tarantella della Seta e danze acura del Gruppo
Popolare.
Il
1° e il 2 luglio saranno dedicati alla Madonna
delle Grazie che si venera in tutta la Colonia. La
PROCESSIONE per le strade del borgo, il giorno 1, e la MESSA
SOLENNE IN MUSICA del giorno successivo, costituiranno il
nucleo religioso della “FESTA DI LUGLIO” che si tramanda
dal lontano 2 luglio 1805, data di inaugurazione della Chiesa
della Madonna delle Grazie in Vaccheria, protettrice della
Colonia di San Leucio.
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maggiori dettagli clicca
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Ho pensato per un po' al titolo da
dare a questo articolo ed alla fine ho lasciato che mi guidasse
l'istinto. Da anni la mia famiglia ha un rapporto con questa
comunità: all'inizio per ...vicinanza di parrocchia, per poi
proseguire con comuni interessi culturali e musicali, tanto da
creare alla fine una ragnatela che ci porta ogni tanto a passeggiare
per il borgo sicuri di incontrare una faccia amica che ci saluta e
si ferma a scambiare due parole. Oggi però voglio raccontarvi con
le parole di un leuciano, Donato Scialla, di cui sono orgogliosa di
essere amica, l'aria che si respira in questo periodo, mentre vi
rimando alla pagina www.sanleucionline.it/tradizioni/festa2003/programma2003.htm
per il programma di massima per le prossime festività. Nello stesso
sito (www.sanleucionline.it)
troverete immagini, storia e curiosità.
I preparativi
Tirano fuori dagli armadi i costumi già dal
mattino per appenderli in bella mostra in qualche posto della casa
in modo che chiunque entri lo possa ammirare; le scarpe in un
angolo, le calze adagiate sul letto, la camicia sul tavolinetto
pronta per essere stirata, la bigiotteria pazientemente scelta per l’occasione
appoggiata sul comò. I leuciani passano il mattino svolgendo
lentamente questo rituale che ogni anno immancabilmente si ripete
fino ad arrivare al pranzo che si prepara a suon di pallottole (le
famose crocchette di patate) quasi per propiziare positivamente la
sfilata che di lì a poco ci si accinge a fare. Nel presto
pomeriggio, velocemente le donne si recano dai parrucchieri messi a
disposizione dagli organizzatori e al ritorno iniziano a vestirsi
con cura in modo che tutto sia perfetto.
Così, intorno alle 18, per le strade di San
Leucio si apre all’occhio del visitatore una scena inusuale: i
figuranti si mescolano tra la folla creando un contesto irreale che
non ha una dimensione temporale precisa, anzi confonde lo spettatore
che rimane affascinato dalla bellezza dei costumi così naturalmente
indossati.
Le ragazze leuciane che impersonano operaie,
contadinelle e dame dell’epoca borbonica, si muovono regalando
sorrisetti che fanno trasparire timidezza e, allo stesso tempo,
risolutezza. L’architetto Collecini, con la sua simpatia e con in
mano un grosso compasso, racconta aneddoti dei suoi avi quando,
operai del setificio, tessevano a mano coperte di seta; mentre i
maestri della scuola normale già sono alla ricerca dei bambini che
dovranno accompagnare.
Infine, tra i consensi della gente, tutti i
figuranti si avviano verso il Belvedere che in questa giornata apre
i cancelli ai naturali discendenti di coloro che tanto hanno dato
affinchè San Leucio fosse conosciuta nel mondo non soltanto per la
sua bellezza ma soprattutto per la produzione di stoffe pregiate.
La sfilata
Mentre le musiche del settecento allietano gli
spettatori che intanto si cercano posizioni strategiche per meglio
gustare la sfilata, i figuranti raggiungono il Belvedere dove si
disporranno secondo uno schieramento fedele alla tradizione popolare
di questo borgo settecentesco.
La donzella che si fa stringere meglio il
corpetto dalla Maestra Operaia, il Seniore che si
aggiusta il cappello, il Razionale che tira un pò su la
giacca; insomma gli ultimi ritocchi prima di iniziare sono gesti che
nascondono chiaramente un nervoso desiderio di mostrare al pubblico
la realtà di quella che fu denominata l’utopia di un Re
Lazzarone.
Si fermano le musiche, subito dopo due trombe
davanti al cancello d’ingresso del Belvedere annunciano l’inizio
del Corteo Storico.
Il Percorso
I tamburi, poi i rullanti e subito dopo il
gonfalone della Real Colonia muovono i primi passi tra gli applausi
del pubblico. Iniziano le foto e le riprese con le videocamere
mentre gli altri guardano affascinati da una scenografia che si
viene a creare in modo così naturale che sembra un dipinto di
originale bellezza. Tutti i figuranti mostrano un velato sorriso
agli spettatori tra compiacenza e serietà consci del ruolo che in
quel momento stanno ricoprendo.
Dal piazzale del Belvedere, il Corteo procede per
via del Setificio, poi via Vaccheria fino ad arrivare alle due
fontane proprio di fronte all’arco d’ingresso. Quì un Seniore
porta una pergamena all’Amministratore della Colonia che invita
simbolicamente tutti i forestieri ad entrare nel borgo dopo che l’Architetto
Collecini ha provveduto ad aprire il cancello.
Poi il Corteo procede ed entra in piazza
Trattoria dove si dispone in cerchio per assistere alla Serenata
a Palummella che due contendenti cantano con l’inveitabile
duello finale.
Riprende ancora per via Planelli e, salendo per
gli Scaloni Reali (Atrio Inferiore Parrocchia), arriva nella
piazzetta antistante il Belvedere (Atrio Superiore Parrocchia). Qui,
con un effetto particolare di luci e musiche di sottofondo, si
affacciano dalle finestre centrali del palazzo i Reali con la corte.
Mentre i figuranti si dispongono lungo le scale di accesso alla
Cappella S. Ferdinando Re, il Gruppo Popolare di San Leucio
si esibirà nella classica Tarantella della Seta.
Terminata la serata i figuranti commentando la
propria performance si avviano verso le loro abitazioni soddisfatti
di aver regalato a loro stessi e a coloro che hanno assistito un meraviglioso
spettacolo. |
Palummella
gli
operai
i
musici
gran
finale
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