The Opera: un pezzo d'Irlanda nella provincia di Caserta

di Salvatore Esposito


Situato al centro di un lago, The Opera è un bellissimo Irish Pub che in se racchiude lo stile e l'atmosfera tipica dei locali Irlandesi. Situato ad Orta D'Atella (CE) in Località San Pietro, è il terzo Irish Pub più grande d'Europa e il più grande d'Italia; infatti è posto su 60 mila metri quadri, di cui 10 mila è solo lo specchio d'acqua che lo circonda. Attivo da quattro anni, è gestito direttamente dai proprietari, i fratelli Tranchino (Mario, Salvatore, Gennaro, che si occupa del management del locale e Silvio che è il direttore artistico), che ne hanno curato la realizzazione avvalendosi durante la progettazione anche di esperti architetti irlandesi che hanno saputo esprimere la loro cultura passata e presente adattandola perfettamente all'ambiente circostante, ma soprattutto hanno ricreato lo stile e le scenografie dei tipici pub irlandesi. Sin dall'esterno si può notare come sia profondamente curato ogni particolare, il lago che circonda il locale è di grande impatto ma soprattutto si nota come vi sia un amalgama di stili e forme nella stessa struttura. All'interno la struttura è dislocata su due piani più un terzo in fase di allestimento. Il primo piano è occupato dal Irish Pub, con un fornitissimo American Bar dove si può gustare la cucina tipica irlandese su poltrone o morbide panche. Gli ambienti sono di stile gotico, con forme imponenti e archi caratteristici, a ricreare l'atmosfera vi è un arredamento spartano ma di gran gusto, dove anche un sorso di birra e un panino, hanno un sapore diverso. 

E' proprio dall' American Bar che parte la mia serata, mentre aspetto che il Barman Vittorio Russo mi prepari un Margarita, gli rivolgo qualche domanda per presentare il locale ai lettori di Casertamusica.

Dove ti sei formato come Bar-Man?
Ho fatto un corso specializzato con la EBES, mi sono formato a Napoli, alla scuola alberghiera di Bangnoli.

Da quanto tempo lavori qui?
Sono quattro anni, ho cominciato quando ha aperto il The Opera.

Chi sono i frequentatori del bar del The Opera?
A parte gli americani della vicina base Nato che sono sempre nostri ospiti, il sabato è frequentato principalmente dai giovani, in settimana invece abbiamo degustatori di buon wisky e buon rhum. 

Le tue specialità a livello di cocktails da consigliare a chi decidesse di venire al The Opera?
Siamo quasi in estate quindi in questo periodo sono perfetti i long-drink molto freschi a base di succhi o di bibite a base di limone e sciroppi leggeri.

Se fossero venuti da te gli Eagles, gli avresti offerto una Tequila Sunrise?
Certamente, in questo periodo è perfetta.

Per quanto riguarda i wisky, quali sono i pezzi forti del tuo bar?
A parte i classici americani, abbiamo una vasta linea di wisky inglesi come i Jameson, dal più invecchiato del 1780 ai più nuovi. Abbiamo dei Paddy irlandesi molto buoni e dei Sigor Mart che hanno più o meno dodici anni.

Cosa abbinate al wisky?
Si possono abbinare delle tartine, o a richiesta dei salati. Il pubblico americano di solito fa richieste particolari.

Ho sentito parlare della bevanda The Opera, cos'è?
E' un cocktail che varia da settimana a settimana, realizzata in collaborazione con i DJ: cerchiamo di fare un cocktail in base alla serata a tema scelta da Radio Marte, può essere sia long drink che short drink.

In questo periodo va molto di moda abbinare il rhum a sigari speciali...
Abbiamo degl'ottimi rhum, alcuni molto invecchiati a cui abbiniamo sigari cubani o havana. Alcuni li bevono degustando il fumo direttamente nel bicchiere, il che da un effetto particolare. Poi abbiamo rhum più commerciali come l'Havana 7 o il Bacardi, Bacardi 8. O Rhum particolarissimi come l' Aimmascal, che ha un vermetto all'interno della bottiglia, che contiene una piccola percentuale di mescalina, che di solito refluisce nell'ultimo bicchiere.

E per chi deve rimanere sobrio, per scelta o perchè deve guidare?
In questi anni ho riscontrato che di solito i ragazzi fanno a turno per la guida, una settimana ciascuno uno di loro non beve e si mette alla guida. Per le bevande analcoliche o poco alcoliche abbiamo dei long drink alla frutta, della buona sangria, a limite un Cuba Libre.

Va ancora la Tequila Bum Bum?
E' un prodotto che va a periodi…


E per quanto riguarda i classici cocktails italiani?
Hanno sempre gran seguito i Negroni come aperitivo, ma anche l'Americano o al Martini Cocktail. Ci sono anche dei cocktails che sono a base di spumante come il Bellini o il Rossigni, che però hanno diciamo un seguito di elitè, così come il Verdi.

Avete Birre particolari?
Lavorando con il gruppo Guinness, le vendite sono limitate ai vari tipi di birra di questo marchio, che è uno dei più famosi al mondo. Spaziamo dalla Doppio Malto Scura alle Kilkenney che è diciamo la variante chiara della Guinness.

La birra la servite con specialità irlandesi? 
Si, abbiamo dei piatti particolari irlandesi o con i più classici prodotti da pub italiani. 

Fate anche cocktail con la birra?
Spesso facciamo cocktail con spumante, o con distillati particolari.

Che coctkail ci stai preparando?
Preparo un Margarita che è un cocktail afterdinner che può essere servito sempre in ogni momento della giornata.

Dopo aver gustato come aperitivo un ottimo Margarita in una variante particolare, a cui non ero abituato, ma davvero stupefacente in quanto a bontà e soprattutto dal basso grado alcolico, decido che è il momento di passare in rassegna il ristorante e di assaggiare anche la cucina del The Opera. Salgo infatti al secondo piano che è occupato dallo splendido ristorante in stile vittoriano più ricco e sofisticato nei tessuti e nella scenografia, comprendente 90 coperti. Anche qui è d'obbligo una chiacchierata con lo Chief Pietro Guarino, prima di degustare i suoi piatti.

Quali sono i piatti principali della vostra cucina?
Nel menu del The Opera ci sono piatti che rappresentano la cucina classica campana come frutti di mare, scampi e astici. Abbiamo anche piatti diversi in base alle esigenze del cliente possiamo spaziare anche su piatti esteri. Ogni tre quattro sere abbiamo un piatto che varia e spesso prepariamo piatti internazionali o di altre regioni italiane.

Avete un menù fisso?
Si, abbiamo evitato di fare un menù a carta per offrire una qualità maggiore, il cliente viene qui e mangia quello che c'è di fresco e di alta qualità.

Fate cucina tradizionale irlandese?
No, nel ristorante no.

I piatti forti della vostra cucina?
Sicuramente quelli che ti ho citato prima, ma ho una vasta esperienza di cucina internazionale e spesso variamo il piatto The Opera, con ricette francesi, spagnole e orientali.

Che vini abbinate alla vostra cucina?
Il classico asprinio della nostra zona, o vini campani come Greco di Tufo, Falanghina e Aglianico.

Per quanto riguarda i secondi?
Vanno moltissimo i piatti di pesce, per quanto riguarda la carne spesso cerchiamo di cucinarla con ricette francesi che trovo estremamente adatte al tipo di clientela che abbiamo.

Veniamo ai dolci, li preparate qui o vi affidate a fornitori esterni?
Prepariamo noi anche i dolci, di solito tiramisù e crostate, d'inverno invece prepariamo lo strudell.

Cosa mangeranno i clienti questa sera?
Questa sera cucineremo un antipasto di mare, poi degli scialatelli ai frutti di mare.

Lavorate sul surgelato o con il fresco?
Cerchiamo di puntare sulla qualità, ad esempio compraimo i gamberoni venezuelani che sono i migliori al mondo però arrivano in italia surgelati. Per i primi cerchiamo di puntare sempre sul fresco e sui prodotti locali.

Quali spumanti avete selezionato per abbinarli ai dolci?
Di solito offriamo uno spumante catalano il Castel Blanc.

Di recente si sono riscoperti i valori dell'enogastronomia, tu a quale scuola ti ispiri a quella di Marchesi o Vissani, a quali dei due ti rifai?
A nessuno dei due, ho una cucina eclettica, ho cercato nel corso degl'anni di rubare segreti e trucchi un po' a tutti.

Come ti sei formato?
Ho cominciato come cameriere nei ristoranti del litorale, poi mi sono spostato in vari locali della zona, e dopo aver girato Spagna, Inghilterra e Francia, ho lavorato come chief a Varese e a Milano. Negl'ultimi anni ho lavorato alla Fontanina che è un ristorante della zona. 

Non hai seguito quindi nessuna scuola particolare?
No, ho cercato di mettere a frutto la mia esperienza, sempre.

Oggi si parla di Novelle Cucine integrata alla cucina tradizionale, cosa ne pensi?
E' sicuramente una cosa bellissima, ma spesso i clienti cercano la quantità, piuttosto che la forma, e questo soprattutto i clienti americani.

Cucinate anche il sushi?
Si spesso lo abbiamo proposto come piatto The Opera.

Qual è il piatto The Opera della serata?
Gamberi e Gamberoni di fiume dell'Equador con peperoncini di fiume, e gli scialatelli.

Chi frequenta il ristorante?
Spesso sono americani, ma molti vengono da Napoli e da Caserta.

Piatti specifici irlandesi o della cucina britannica?
Nel pub vengono serviti l'Irish Rost e lo Scotland Ham, sono piatti composti da carne di pollo, prosciutto e patatine, che vengono serviti con una demi glass, che è una salsa francese che mischia il dolce con il salato.

Dopo l'ottima cena faccio anche un salto in discoteca per incontrare Silvio Tranchino, direttore artistico del The Opera, che si occupa dell'organizzazione delle serate di dance, revival anni 70 e 80 ma soprattutto degli spettacoli dal vivo. 

Oltre all'ottima cucina e all'altrettanto ottimo bar, quali sono le attività di richiamo del The Opera?
Abbiamo fatto in passato musica dal vivo, in questo periodo ci siamo spostati più sulla discoteca, da tempo ormai facciamo serate con i DJ di Radio Marte Stereo. Con la musica dal vivo ci siamo fermati poiché la richiesta di feste private è enorme.

Quali sono stati gli artisti principali che in passato hanno calcato il palco del The Opera?
In passato si sono esibiti al The Opera artisti del calibro di James Senese, Enzo Avitabile o i Blue Stuff, ma anche cabarettisti tipo Biagio Izzo.

Si sono esibiti artisti della provincia al The Opera?
Da quello che ricordo ben pochi…

Non siete inseriti in un circuito di spettacoli live?
No come ho detto prima il sabato e la domenica facciamo più discoteca, infatti abbiamo dirette con Radio Marte con DJ come DJ Pako, inoltre c'è anche l'animazione. Tuttavia dati i progetti di ampliamento penso che il prossimo passo sarà il ritorno della musica dal vivo al The Opera.

Avete mai fatto serate a tema?
Spesso le abbiniamo al Pub Guinness, spesso regaliamo vari gadget ma tutto questo va inserito nel contesto delle dirette con Radio Marte che come puoi capire sono un po' il fiore all'occhiello del nostro locale.

Siamo in un pub irlandese, avete mai fatto serate "Irish"?
Non ancora ma per ottobre prevediamo un ampliamento, il che ci permetterà di tornare alla musica dal vivo tutti i venerdì e penso di inserire questo tipo di serate in quel contesto, casomai contattando gruppi che fanno musica irlandese.

Il fatto di fare solo ed esclusivamente musica da discoteca, non vi penalizza?
No, ma sicuramente per allargare la clientela è necessario un ampliamento ulteriore del nostro locale in modo da coprire praticamente tutte le fasce di target, che di solito si avvicinano a questo tipo di locale. Abbiamo anche in programma di spostare tutta la parte discoteca in una grande struttura all'aperto con delle vetrate, invece all'interno ci saranno sempre le dirette con Radio Marte.

Il The Opera è un work in progress continuo….
Si penso che per settembre cominceranno i lavori.

Qual è il target del vostro locale?
Vista la vicinanza con la base Nato di Gricignano, la maggior parte dei clienti sono americani che frequentano il The Opera anche nei giorni infrasettimanali, per il sabato e la domenica, invece vengono da ogni parte della Campania, ma anche da Frosinone o Campobasso. 

Quanto è grande il locale?
1000 mq, dislocati su tre piani, i primi due sono già funzionanti, il terzo è ancora da completare. Probabilmente diventerà una grande sale per cerimonie, in modo da liberare sia il pub, sia il ristorante. Bisogna ricordare che il The Opera è anche il più grande Irish Disco Pub d'Italia, e il terzo in Europa, posto su 60 mila metri quadri, di cui 10 mila è solo lo specchio d'acqua che lo circonda. 

Il locale è molto ben curato e ha delle ottime rifiniture…
Abbiamo avuto particolare cura in fase di costruzione, dei lavori se ne è occupata l'impresa di mio fratello.

Quante persone di solito può contenere?
Il sabato abbiamo punte anche di mille persone, e questo penso che sia la dimostrazione di come sia variegato il nostro target. Tuttavia, abbiamo una capienza massima di 1200 persone a coppia, operando sempre una selezione.

Selezionate per evitare risse e problemi di organizzazione o per motivi di spazi?
Soprattutto per evitare risse e problemi di organizzazione, abbiamo un servizio di sicurezza all'ingresso che si occupa proprio di selezionare la clientela. 

Fate liste d'ingresso e prenotazioni?
Si sicuramente, questo per garantire proprio una sicurezza anche ai clienti. Che sono per di più universitari o giovani che raggiungono massimo i 30 anni.

Che musica da discoteca fate?
Ci muoviamo a 360 gradi nella musica dalla leggera, alla house fino alla tecno.

Chi sono i vostri DJ Resident? Avete avuto DJ esterni?
No di solito no abbiamo sempre i nostri DJ Pako e Dj The Prince, ma ci avvaliamo dell'animazione di Radio Marte con Gigio Rosa, Gianluca Manzieri, Lino Piacenti e tutti gl'altri.


Finita la conversazione decido che è il momento di divertirmi un po' in discoteca, dove questa sera la serata è animata da DJ Pako, c'è tantissima gente, anche se è solo martedì.

  

Il Logo del Irish Pub The Opera

 

 

Esterno del Pub The Opera

L'interno del The Opera

 

 

Il banco del Pub The Opera

 

 

 
 

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