Attori e mimi nello spettacolo "Cras"

Sabato 5 e Domenica 6 Aprile al Piccolo Teatro CTS di via Ruggiero a Caserta

comunicato


Spettacolo interessante e atipico, quello proposto dal Piccolo Teatro CTS di via Ruggiero a Caserta, previsto per questo sabato alle ore 21 e domenica alle ore 20, dal titolo altrettanto capzioso: "Cras", presentato dalla compagnia CRASC di Lucio Colle, per la regia di Rosario Liguoro, e con una presenza di diversi attori-mimi. Cras è nato dall’evolversi di un laboratorio, che all’inizio si è sviluppato solo sulla gestualità, attraverso le tecniche del Mimo Corporeo stile Decroux, del tai-chi.chuan ed elementi semplici di Danza contemporanea tecnica Limon. In una seconda fase si è sviluppato l’utilizzo della voce anche attraverso l’ausilio di esperti esterni alla compagnia quali Alina Narciso e Fabio Cocifoglia ed un approfondimento sulla danza , effettuato dalla coreografa Elena D’Aguanno. La scelta è stata incentrata sul lavoro del gruppo, sulla ricerca di un amalgama che prescindesse dalla qualità individuali. Alla base di Cras c’è un gruppo che cresce attraverso gli spettacoli, e che dopo gli esperimenti di " Passages " e " Legname " ha trovato in Cras una prima sintesi stilistica in un approccio sinergico all’utilizzo del corpo e della voce, insieme, anche in relazione a precise necessità stilistiche. Per ciò che riguarda la recitazione si è senz’altro partiti dai principi generali Stanislasckyiani , ma poi si è cercata una strada che coniugasse la sostanza con la forma, dando spazio alle attitudini di metamorfosi degli attori, in clown tragici o ironici. Grosso spazio è stato attuato in fase laboratoriale, nell’ambito della ricerca della propria marionetta, secondo i principi di Gordon Craig, e secondo anche lo studio delle grandi marionette, da Totò a Benigni, da Fo a Charlie Chaplin, con in testa , da una parte una ricerca di nuovissimi stili ed un occhio, d’altra parte alle grandi tradizioni espressive. Questo continuo alternarsi tra moderno ed antico, tra post-moderno e retrò si realizza anche nel campo della musica dove si passa secondo le esigenze da Glass, Sureman e Nyman, ai tanghi argentini, alla canzone di Giorgio Consolini , alle atmosfere romagnole di Castellina Pasi. La ricerca musicale è effettuata direttamente dal regista, perché e dalla musica che parte il testo ed è la musica che lo interpreta e lo fa viaggiare verso lo spettatore. Questo tipo di ricerca continua ed andrà avanti con nuovi laboratori ed il continuo del Progetto Futuro, laddove in equivoco, vi sarà il rapporto dei mimattori di Itinerarte con otto danzatrici di Akerusia Danza ed in epilogo, dove la forma parlata scomparirà, dando spazio al movimento danzato e mimato, con l’intervento di otto mimi di Itinerarte e quindici danzatrici e danzatori, fuoriusciti da una scrupolosa audizione effettuata in sette compagnie dei danza della regione. Epilogo inoltre vedrà la collaborazione del drammaturgo Dario Palombo, dell’attrice Alessandra Borgia, che firmerà le voci fuori campo e del pianista compositore jazz Francesco D’Errico, che per ora ha dato la sua disponibilità a discutere del progetto. 

 

 

 

 

 

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