“I mercoledì di Terrae Motus”: questo il
titolo di un ciclo di tre incontri didattici sulla collezione Amelio
esposta nella Reggia di Caserta, organizzati presso il noto locale
casertano Jarmusch Club.
Gli incontri si terranno rigorosamente di
mercoledì alle ore 21 il 26 marzo e il 16 e il 30 aprile. L’iniziativa
rientra nell’ambito del progetto “Stanza d’artista” di Antonello
Tagliafierro, che introdurrà tutte e tre le serate. Relatore
fisso per i tre incontri sarà Enzo Battarra.
Parteciperanno alle discussioni Giorgio
Agnisola, Antonio Ciampaglia, Giulio Ciavoliello, Giuseppe
De Nubbio, Luigi Fusco, Maria Rosaria Iacono, Domenico
Papa, Anna Maria Romano e Massimo Sgroi.
Un mercoledì da Terrae Motus: grazie alla
sensibilità del Jarmusch Club ha inizio quell’opera di
valorizzazione della collezione Amelio con interventi a carattere
didattico e divulgativo. L’obiettivo è quello di far partecipare
i cittadini casertani alla migliore conoscenza delle opere esposte
alla Reggia, invitando tutti ovviamente a visitare la mostra
permanente.
L’incontro tra il Jarmusch Club e Terrae Motus
serve a sensibilizzare l’opinione pubblica nei riguardi di una
collezione che è unica al mondo, perché è la più importante
raccolta di arte contemporanea avente un tema specifico, messa
insieme da colui che è stato uno dei più grandi galleristi del
mondo, il napoletano Lucio Amelio. E’ stato ed è un patrimonio
straordinario non solo dal punto di vista artistico-culturale ed
economico, ma ha avuto e potrà avere un grosso ruolo per la città
di Caserta, coinvolta in un'operazione che non ha ancora avuto
uguali.
La presenza della collezione nel Palazzo Reale
nasce dalla collaborazione della Fondazione Amelio con la
Soprintendenza ai Baaas di Caserta e Benevento. Fu inaugurata il 21
novembre 1992, quindi quest’anno ricorre il decennale. Terrae
Motus alla Reggia di Caserta fu fortemente voluta dal soprintendente
Gian Marco Jacobitti, fermamente convinto che la collezione ben si
ambientasse in un edifico del '700 quale la Reggia di Caserta.
Il legato, cioè la disposizione testamentaria, di Lucio Amelio
prevede che Terrae Motus sia ospitato per novantanove anni alla
Reggia di Caserta. L’intesa tra Amelio e Jacobitti nacque all’indomani
delle difficoltà burocratiche e delle scaramucce personali che
videro protagoniste le Istituzioni napoletane. Acuta fu l’intuizione
dell’allora soprintendente casertano di far assegnare la
collezione alla Reggia di Caserta. Ora è evidente che Terrae Motus
non possa essere collocato altrove nel nostro territorio, perché
verrebbero a cadere le motivazioni della presenza a Caserta della
collezione |