Domenica 23 Marzo, presso la Chiesa
dell’Immacolata Concezione in Via S. Carlo, dibattito e concerto
organizzato dall’Associazione Culturale F. Durante, terzo incontro
del ciclo “..dove la musica incontra il suo tempo”.
Fin qui i dati essenziali dell’avvenimento ma sotto c’è
stato molto di più. Per prima cosa l’impegno che l’Associazione
Durante porta avanti da anni per la riscoperta e la valorizzazione
di luoghi che più che raccontare l’opera di insigni maestri e
mecenati, sono la testimonianza della fede del popolo e della storia
spicciola cui essi contribuivano.
In questo solco si è mosso il dibattito che ha avuto per
protagonisti sancarlini di nascita o di adozione (ricordiamo il
prof. Basso della Comunità Francescana, il critico dr Battarra, il
“sancarlino” prof. Canalino e la “sancarlina doc” prof.ssa
Giordano) i quali oltre a delineare la storia di questa antica via
hanno colorito il discorso con ricordi personali, nomi e contronomi
e usanze.
Pur vivendo da sempre a Caserta, nulla sapevo di questa via,
anticamente di bottegai più o meno arricchiti; la distinzione era
operata in base al tipo di “casa e puteca” (casa e bottega) che
essi avevano: un semplice ammezzato per i meno fortunati, un primo
piano con più stanze intorno al salone centrale dove, status symbol
per i più ricchi, troneggiava il pianoforte.
E la chiesetta dell’Immacolata ben si inserisce in questo
contesto lavorativo.
Molte sono le caratteristiche che la rendono unica: la prima è
la sua intitolazione all’Immacolata vent’anni prima che fosse
proclamato il Dogma, la seconda è la “mecenate” donna Irene
Morrone moglie di Onofrio Coltella appartenente alla borghesia
casertana e infine, ben più visibile, la ricchezza dell’interno
della chiesa, che balza agli occhi nonostante il cattivo stato di
conservazione.
Un particolare poi me l’ha resa speciale: a conclusione dell’intervento
la prof.ssa Giordano ha letto un gradevolissima poesia in cui un
promesso sposo “sancarlino” aspetta con gioia la celebrazione
delle nozze nella chiesetta con l’amata anch’essa “sancarlina”.
Parole semplici che già di per se sarebbero bastate a capire quale
posto occupava la chiesa nel cuore dei casertani doc.
Ma nella chiesa vi sono anche le statue di due santi, Rosa da
Lima e Aniello, non molto conosciuti dai più. E il mio pensiero è
andato a due anni fa, quando, un carissimo e giovane amico
sancarlino, Aniello sposato con una Rosa, che ben meriterebbe di
essere nominata “sancarlina”, è improvvisamente scomparso
lasciandoci il ricordo di un giovane solare, allegro e lavoratore.
Adesso comprendo anche l’amore di Aniello per Caserta, per la
“sua” strada e per gli amici che ancora si aspettano di vederlo
uscire dal portone.
Concludo con un breve resoconto del concerto che ha alternato
brani per cembalo e flauto traverso, con brani per flauto solo e
arie cantate. Un concerto “prezioso” sia per i brani proposti (Haendel,
Telemann, Vivaldi, Quantz) sia per la bravura del maestro Marco
Cocchinone -che ha dato un saggio della versatilità dello strumento
-che della soprano Elena Polito e del maestro Pietro Di Lorenzo.
Spero di avervi incuriosito e quindi vi invito all’ultimo
concerto che si terrà Venerdì (Santo) 18 Aprile ore 20,30 presso
la Chiesa del Redentore, ed a visitare il sito dell’associazione www.assodurante.cjb.net
<http://www.assodurante.cjb.net> in cui troverete
gli appuntamenti e molte foto fra cui quelle della chiesa dell’Immacolata
nonchè a contribuire alla raccolta di fondi per il restauro della
chiesa (contributi diretti al Rettore Padre Michele Santoro, il
sabato alle 17:30 presso la chiesa o ccp N°40371023 intestato a
Chiesetta di S.Carlo e S.Eugenio, via S.Carlo 1-Caserta) |