Caserta, 16 febbraio
2003. Teatro Comunale. Abbiamo stasera assistito al concerto
spettacolo "Radio Days", uno dei sei appuntamenti ideati
da Angelo Callipo, Gianni Gugliotta e Nunzio Areni per raccontare il
secolo appena trascorso in un itinerario di storie, canzoni,
immagini da cinegiornali. Questa serata è dedicata
agli anni '50, e quindi il legame narrativo tra gli episodi musicali
è centrato sul dopoguerra e sulle figure rappresentative di quel
decennio: Bartali e Coppi, il Quartetto Cetra, Carosone, Edith Piaf
eccetera. Lo spettacolo è godibilissimo, e l'orchestra di 20 elementi, con
una ricca sezione fiati, ha dimostrato quanto i successi musicali
dell'epoca siano ancora oggi coinvolgenti e validi se proposti nel
modo corretto. Il direttore Francesco Mattiello dimostra una energia
e vitalità non comuni, dirigendo gli oltre venti momenti musicali
con scattante passione e professionalità. "La radio è
nata col Novecento ma non è tramontata con esso. E nonostante
l'avvento di cinema, televisione, internet, non ha mai perso il suo
fascino" afferma Angelo Callipo, voce recitante ed autore dei
dialoghi. "Chi non conosce il fluido quasi mistico di
un'autoradio che accompagna la notte in autostrada o i brividi
ansiosi di un finale di coppa vissuta dalla voce gracchiante del
radiocronista di turno?"
Lo spettacolo Radio Days si presenta diviso per decenni, partendo
dagli anni 40', e dedicando ad ognuno dei sei appuntamenti un intero
spettacolo in cui la voce della radio è un pretesto per ascoltare
musica coinvolgente, una orchestra di fiati in piena forma, e
piccoli momenti di storia che abbiamo vissuto in prima persona o
raccontata dai nostri padri.
Nella scaletta di questo secondo appuntamento sono proposti brani
"energreen" degli anni '50, dai primi successi di Sanremo quali
"Volare" e "Grazie dei Fiori", "Un bacio a
mezzanotte" portato al successo dal quartetto Cetra,
"Ciliegi Rosa" che ha messo in evidenza la capacità
istrionica ed improvvisativa di Francesco Pagliuca alla tromba,
"La Vie En Rose" successo della Piaf riproposto dalla voce
elegante di Doralisa Barletta, e numerosi classici napoletani,
risalenti a quando la Canzone Napoletana era ancora nostra
ambasciatrice nel mondo, tra cui una spumeggiante medley di brani di
Carosone, cantati da Franco Mantovanelli. Buone le voci di Pasquale
Cerullo, Clara Arcucci, Anrea Basile e Marilena Battista, e di
ottima qualità gli arrangiamenti orchestrali, opera di Leonardo La
Peruta e del direttore Francesco Mattiello.
La presenza in territorio casertano di una orchestra di questo
valore è un bene culturale che andrebbe ben preservato e
supportato, poichè le difficoltà organizzative per coordinare
così tanti musicisti ed un così vasto repertorio richiedono una
tenacia davvero ammirevole.
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