The Blues: tra il sogno e la realtà

Martin Scorsese sta realizzando un suo sogno: una serie di film che esplorano l'essenza del blues

comunicato


Martin Scorsese sta realizzando un suo sogno e sta collaborando con la Road Movies e la Clear Blue Sky Productions (CBSP) per produrre The Blues, una serie di film che esplorano l'essenza del blues - la sua risonanza emotiva - ed esaminano come questa musica abbia influenzato così profondamente la gente ed altre forme musicali nel mondo.

Warming by the Devil's Fire di Charles Burnett
Questo film mescola audacemente storia inventata e documentario nel racconto dell'incontro di un giovane con la sua famiglia nella città natale di Burnett, Vicksburg, nel Mississippi nel 1955. Esplora la tensione musicale tra i demoni del blues e i toni celestiali del gospel. Dice Burnett: "Il suono del blues era parte del mio ambiente che io davo per scontato; tuttavia, man mano che passavano gli anni, il blues lentamente emerse come fonte essenziale di immaginazione, umorismo, ironia e introspezione che ti permette di riflettere sulla condizione umana. Io volevo da sempre realizzare una storia del blues che non solo riflettesse la sua natura e la sua contentezza ma che alludesse anche alla forma stessa, in breve, una storia che desse l'impressione del blues".

Piano Blues di Clint Eastwood

Eastwood sta realizzando il suo vecchio desiderio di scavare nella storia del blues, in particolare come esso si esprime attraverso il pianoforte. Prodotto da Bruce Ricker, il documentario di Eastwood offrirà un raro insieme di eccitanti interpretazioni storiche di musicisti come Art Tatum e Professor Longhair. Eastwood viaggerà anche per filmare leggende viventi come Ray Charles, Fats Domino, Little Richard, e Dr. John e, se le circostanze lo permetteranno, egli potrà prendere parte ad una canzone o due. Dice Eastwood: "Il blues è sempre stato parte della mia vita musicale e il piano ha un posto speciale fin da quando mia madre portò a casa un disco dei Fats Wallers. Inoltre, la musica ha sempre avuto una parte nei miei film. Un documentario sul blues da pianoforte mi da la possibilità di fare un film che sia più direttamente connesso all'argomento musica rispetto agli altri film che ho girato in tutta la mia carriera."

The British Invasion di Mike Figgis

Il film di Figgis è un'esplorazione personale dell'invasione britannica, quando all'inizio degli anni '60, giovani come Eric Clapton, Mick Jagger e John Mayall ascoltavano i suoni blues che attraversavano l'Atlantico e li riportarono in America dove erano stati momentaneamente dimenticati. Figgis stesso fu uno degli esploratori di questa invasione; egli faceva parte della sezione fiati della prima band di Bryan Ferry, “ The Gas Board”. Attraverso conversazioni e concerti estemporanei con svariate persone come Jagger, Keith Richards, Jeff Beck, Tom Jones e lo stesso Figgis, che suonerà in alcune sessioni, Figgis richiamerà nel film quei meravigliosi momenti quando i ragazzi di Liverpool e Manchester fecero propri il sound blues e spianarono la strada per un abbraccio universale della musica.
Dice Figgis: "Mi piacerebbe scoprire perché c'è stato tanto interesse in questa musica nera tra gli europei ... Mi piacerebbe mettere insieme un gruppo di questi giovani musicisti, miscelare il line-up con alcuni talenti più giovani, e coinvolgerli nella registrazione di alcuni blues standard."

Godfathers and Sons di Marc Levin

Chiamateli i Blues Brothers 2001, nel film verità di Marc Levin, "Goodfathers and Sons", la leggenda dell'hip-hop Chuck D (il nemico pubblico) e Marshall Chess (figlio di Leonard Chess ed erede della Chess Records) ritornano a Chicago per esplorare l'apogeo del blues di Chicago poiché essi si mettono insieme per produrre un album che tenti di unire i suonatori di blues veterani con i musicisti hip-hop contemporanei come Common and the Roots. Insieme a del materiale d'archivio mai visto prima di Howlin' Wolf, Muddy Waters e la Paul Butterflied Blues Band, sono originali le esecuzioni di Koko Taylor, Otis Rush, Magic Slim, Ike Turner e Sam Lay.
Dice Levin: "Questa estate stavamo riprendendo Sam Lay e la sua band al festival blues di Chicago. Stavano suonando un classico di Muddy Waters, "I Got My Mojo Workin'", chiusi gli occhi e ritornai indietro a quando ero un ragazzino quindicenne chiuso nel seminterrato di un mio amico ad ascoltare la Paul Butterflied Blues Band per la prima volta. La mia vita cambiò da qual giorno e 35 anni dopo la musica scuote ancora la mia anima. La sensazione di quel giorno nel seminterrato è ciò che tento di cogliere e rappresentare in questo film."

Moanin' at Midnight di Richard Pearce

Memphis è una mitica città di incroci che ha dato i natali non solo ad Elvis Presley, ma ad un gruppo leggendario di musicisti rhythm and blues, come Howlin' Wolf, Otis Redding e l'incomparabile BB King. Seguendo BB sulla strada, ed usando la sua straordinaria odissea musicale come colonna portante del film, Richard Pearce rende onore alla città che dette i natali ad un blues urbano più veloce e più scorrevole con esecuzioni originali di alcune leggende viventi di Memphis (Bobby Bland, BB King, Ike Turner, James Cotton, Little Milton, Reverend Gatemouth Moore) e materiale di Otis Redding e di Holin' Wolf mai visti prima. Dice Pearce: "Una possibilità di celebrare una delle ultime forme artistiche veramente americane, dinanzi a cui tutto scompare, fagocitato dalla generazione del rock'n'roll da lei stessa generata. Con la speranza di essere lì prima che sia troppo tardi."

From Mali to Mississippi di Martin Scorserse

Particolarmente interessato nella chitarra e in storie che raccontano origini, Martin Scorsese dirigerà il primo film della serie. Incamminandosi dalle rive del fiume Niger in Mali fino ai campi e ai locali (juke joint) del delta del Mississippi, il film di Scorsese traccia le origini nebulose e semi-mitiche del blues in una combinazione lirica di esecuzioni originali (come Ali Farka Tourè, Salif Keita, Habib Koitè, Taj Mahal, Corey Harris, Othar Turner) e raro materiale d'archivio.
Says Scorsese: "Ho sempre sentito affinità con la musica blues - la cultura del raccontare attraverso la musica è incredibilmente affascinante e mi attrae, il blues ha una grande risonanza emotiva e queste sono le basi della musica popolare americana."

Devil Got My Woman di Wim Wenders

Il film di Wim Wenders affronta la tensione drammatica tra il sacro ed il profano esplorando la musica e le vite di tre tra i suoi favoriti artisti blues: Skip James, Blind Willie Johnson, e J. B. Lenoir. In parte storia, in parte pellegrinaggio personale, il film racconta la storia di queste vite attraverso ricostruzioni romanzesche, raro materiale d'archivio, sequenze documentarie in prima persona e cover delle loro canzoni da parte di musicisti contemporanei come T-Bone Burnett, Shemekia Copeland, "E", della band "The Eels", Alvin Youngblood Hart, Garland Jeffries, Chris Thomas King, Los Lobos, John Mayall, Lou Reed, Marc Ribot, The Jon Spencer Blues Explosion e Lucinda Williams. Says Wenders: "Queste canzoni hanno significato il mondo per me. Sentivo che c'era più verità in esse che in qualsiasi libro che avevo mai letto sull'America, o in qualunque film che avevo mai visto….. Voglio descrivere, più come una poesia che come "documentario" ciò che mi ha commosso così tanto nelle loro canzoni e nelle loro voci."

 

 

 

 

 

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