Diceva Gerry Mulligan...

di Ferruccio Spinetti


Diceva Gerry Mulligan ( uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz):
"io suono il sax baritono, il sax soprano e il pianoforte, ma prima di tutto, sono compositore e arrangiatore. In quanto tale, non accetto alcun limite, alla mia creatività, che deve potersi proiettare, liberamente, in ogni direzione, senza porsi l'assurdo problema di rispettare certe regole di linguaggio melodico, armonico e ritmico, come taluni critici vorrebbero."
Ecco l' argomento di cui vorrei parlare è proprio questo. Musicisti molto più autorevoli di me, come lo stesso Mulligan, hanno sentito e sentono, ancor oggi, il bisogno di liberarsi da questa cappa e da queste etichette, che i critici ma purtroppo gli stessi musicisti tendono ad affibbiarsi addosso, forse per darsi un tono, una dignità ma il più delle volte per presunzione e per differenziarsi dagli altri.
Ho vissuto e vivo, sulla mia pelle, questa trasformazione che sta avvenendo negli ultimi vent'anni, in Italia in modo sempre più incisivo. Ossia, dei musicisti "targati jazz" che si dedicano ad altri generi o alle famose "contaminazioni", che però non sono giustificate più solo da un punto di vista strettamente economico (come forse era una volta) bensì da vere e proprie scelte artistiche.
Faccio qualche esempio:
Rita Marcotulli e Javier Girotto che suonano con Nada Malanima, in uno spettacolo su Ciampi, oltre Fausto Mesolella ed io che costituiamo il Nada trio, da otto anni! Nei nostri spettacoli, c'è grande libertà anche all'improvvisazione.
Gli Aires Tango che ospitano spesso Peppe Servillo (cantante degli Avion Travel), 
Stefano Bollani che con Rava, Ares Tavolazzi, Barbara Casini e tanti altri ospiti dell'aria della musica leggera italiana (Irene Grandi ad esempio..) ha messo su uno spettacolo d'impronta jazzistica sulle canzoni italiane degli anni 30-40.
Ed ancora Paolo Fresu e Furio diCastri che hanno partecipato a lavori di Ornella Vanoni.
Per non parlare di uno dei più grandi pianisti italiani Danilo Rea (membro del doctor trio con Pietropaoli e Sferra) che spazia da Fiorella Mannoia a Mina!!!
Questa mia esigenza di scrivere queste cose nasce, sicuramente, dal fatto che, da ormai cinque anni, insegno ai corsi d'improvvisazione musicale tenuti da siena jazz , scuola che è stata di fondamentale importanza per la mia formazione musicale. Grazie a siena jazz, ho fatto seminari con musicisti "geniali" tra cui cito solo Bruno Tommaso, tra gli italiani perche' la fila sarebbe troppo lunga!! (Pierannunzi, Battaglia, Fresu, Fasoli, Fioravanti, Di Castri…) Marc Johnson (ultimo contrabbassista dello storico trio di Bill Evans) e Mal Waldron (pianista di Billy Holiday, Mingus.. ) con cui ho avuto l'onore di suonare in trio nel 1995 con Francesco Petreni alla batteria.
I corsi dove io insegno, si rivolgono a persone che vogliono avvicinarsi allo strumento e sono quasi tutti alle prime armi. L'età è varia. Quest'anno ho allievi che vanno dai 17 ai 52 anni, con ovviamente ambizioni e motivazioni diverse. C'è chi viene a lezione da me e frequenta anche il conservatorio a Siena, e chi invece, vuole suonare il contrabbasso solo per hobby. (Sui problemi causati dai programmi dei conservatori fermi ancora al 1931 ne riparleremo un'altra volta!)
Quando faccio lezione adoro far suonare subito i miei allievi (anche alle prime armi) insieme ai cd. Questo perchè aiuta a sviluppare l'orecchio e l'allievo è stimolato e costretto ad "andare a tempo" con i musicisti del cd (dubito che P.Motian ,C. Haden o B. Evans vadano fuori tempo!!)
Faccio scegliere spesso a loro i primi cd, su cui esercitarsi. Quasi mai, mi chiedono di suonare su un cd di jazz, perchè non conoscono questo genere, ed è uno dei motivi per cui vengono a siena jazz. E' una sorpresa continua, per me, seguire le loro scelte musicali. Tra queste vi cito quelle di quest'anno:
Fabrizio De Andrè, Caetano Veloso, Beatles, Pino Daniele, Paolo Conte…
Ecco. Non ci vedo niente di scandaloso nel paragonare una canzone di F. de Andrè con una canzone del real book come ad esempio Night and day.
Penso che il nostro compito sia proprio questo. Inculcare, nella testa dei ragazzi, il massimo rispetto verso TUTTA la musica, magari poi assecondando l'istinto di ogni allievo, ma non pensando che il jazz o la musica classica, il rock, il pop o J. Hendrix siano da classificare o da snobbare. E' compito nostro educare e guidare i giovani all'ascolto e ovviamente all'ascolto dei grandi del jazz (quest'anno siena jazz ha organizzato delle serate a tema a proposito di guida all'ascolto) è più lungo da fare perchè non fanno parte della nostra storia nazionale e ahimè la scuola italiana non educa certamente i ragazzi alla buona musica, nè italiana, nè straniera o classica. Saper suonare jazz è una sfida ed è molto difficile, come cammino, rispetto a saper suonare una canzone di Ligabue, ma è un percorso molto affascinante e se uno impara il linguaggio jazzistico, è sicuramente avvantaggiato, nel suonare qualsiasi genere di musica. Un po' come quando, diplomato al conservatorio, in uno strumento, uno dovrebbe potere suonare, con più facilità, qualsiasi genere musicale (in teoria..)
Ma non dirò mai, a nessun mio allievo o ad un mio amico, che il jazz è meglio del rock, che un musicista classico è meglio di un jazzista…e fortunatamente anche dai musicisti e dagli insegnanti dei conservatori, si sta avendo maggior rispetto verso il jazz o verso la musica leggera, in generale.
Il mio insegnate del conservatorio, N. Buonomo ha praticamente tutti i cd dove io ho suonato e siamo rimasti amici, anche se io oggi non suono in un'orchestra sinfonica.
In fine, volevo sottolineare l' importanza di scuole, come Siena Jazz che, tra mille peripezie, riesce ad assicurare un corso invernale, dove partecipano 200 allievi, provenienti da tutta la toscana e non solo, in più attualmente, c'è il corso di trio (piano, contrabbasso e batteria) tenuto da S. Battaglia, P. dalla Porta e F. Sferra oltre che agli storici seminari estivi, che si tengono tra il 24 luglio all' 8 agosto.
Rileggetevi le parole di Gerry Mulligan, che ho estrapolato da un articolo apparso su "Amadeus", nota rivista di musica classica...  a proposito di contaminazioni …


Ferruccio Spinetti


Segnalo una serie di siti da visitare :
www.faustomesolella.it

http://sienajazz.si.it/

http://www.storiedinote.com/new/artisti/nada2/nada2_pg.htm

http://www.amadeusonline.net/indexit.htm

http://www.avion-travel.net

http://www.caetanoveloso.com.br/

http://www.basstabarchive.com/

http://www.contrabbassi.it/

http://polifemo.dial.it:8080/gallistrings/index.html

Ferruccio Spinetti, docente, session man e componente degli Avion Travel

 

 

 

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