25 Luglio 2002: Il Concerto di Elvis Costello alle Leuciane

Elvis Costello, Giove Pluvio e tanta musica nella penultima serata delle Leuciane

di Salvatore Esposito


San Leucio, 25 Luglio 2002.Hard Rain's Gonna Fall, così cantava in Freewheelin' Dylan, sembrava proprio che il 25 luglio fosse la serata no per le Leuciane, ma per fortuna la dura pioggia non è stata proprio così dura e Giove Pluvio ci ha risparmiato la perdita di quella splendida serata. Il cielo appena entrati nel Cortile Ferdinando, era plumbeo e preannunciava solo tanta pioggia, dopo la classica attesa e un piccolo rinvio di circa 10 minuti a causa di un piccolo temporale comincia la penultima serata delle Leuciane, ad aprire il concerto di Costello c'è il Lino Cannavacciuolo Ensamble, una band di altissimo livello, che ci regala mezz'ora di musica strumentale che subito mi porta alla mente alcuni strumentali della PFM o del Banco, ma anche certe atmosfere mediterranee che Mauro Pagani impresse negl'ultimi dischi di De Andrè. A fare da padrone nel set della band campana è sicuramente il violino elettrico di Lino Cannavacciuolo, che regala atmosfere musicali che da troppo tempo hanno abbandonato la musica italiana, poi ci sono i vari componenti della band che offrono un contorno pregevole, da notare sicuramente l'eccellente drumming del percussionista davvero sopra le righe. Sotto una leggera pioggia termina il set di Lino Cannavacciuolo e ora si attende solo l'ingresso di Costello, gli assistenti di palco impiegano molto per sistemare la strumentazione e proprio quando tutto è pronto torna la pioggerellina, e ora si teme che Costello decida di non salire sul palco, ma non è così placato per qualche istante Giove Pluvio, Elvis sale sul palco accompagnato dai suoi Imposters, una sorta di Attraction degl'anni d'oro rivisti e corretti con l'immancabile Steve Nieve a cristallizzare il suono con le sue tastiere. L'avvio del concerto è devastante con una torrida versione dai toni tiratissimi di 45, primo pezzo di When I Was Cruel, un avvio tutto punk-rock, la sua voce è fresca e suona come uscita dal cd, il sound è perfetto compatto con uno Steve Nieve in gran spolvero. Nonostante la pioggia Elvis propone un secondo pezzo del suo repertorio e poi una splendida versione di Watching The Detective svestita dei suoi sapori regge e arrangiata in chiave punk-rock. A questo punto mi rendo conto che l' eclettico irlandese, è in serata punk, tuttavia in parte mi ricrederò nel sentire pezzi più soft, e mi dico c'era da aspettarsi di tutto, sinceramente mi sarei aspettato un concerto meno aggressivo data la cornice e il pubblico, ma tutto questo fin ora non mi dispiace affatto, intanto mi accorgo che qualcuno intorno a me borbotta o peggio dorme! La quarta canzone è Spooky Girlfriend, anche questa molto tirata, il cantato incomincia ad essere più nervoso e vedo negl'occhi di Costello che è prossimo a spazientirsi dato che ha ricominciato a piovigginare, segue Temptation e quando si giunge alla splendida When I Was Cruel no.2, dove c'è la voce campionata di Mina a creare la linea melodica, la pioggia si fa incessante, sembra di rivivere un concerto del 1976 di Dylan registrato su disco e poi intitolato Hard Rain la pioggia diventa forte e Elvis a metà canzone butta a terra la chitarra e esce di scena, si teme il peggio, quando a seguirlo dopo aver concluso la canzone è l'intera band. Dopo l'ennesima attesa che la pioggia si plachi, Costello torna sul palco con la band e attacca Tear Off Your Own Head, sempre dall'ultimo cd, e questa credo sia la perla della serata, il bassista duetta alla perfezione con Costello e Nieve, il cantato è poderoso tuttavia la pioggia torna e a fine canzone Elvis, annuncia che proseguirà da solo il concerto perché è pericoloso per la band continuare dato che usano tutti strumenti elettrici e c'è pericolo di prendere delle scosse elettriche. Così Costello imbraccia l'acustica e ci regala due perle assolute Allison, storico successo dei primi anni e Smoke In Your Eyes, anche queste highlights della serata, qualcuno grida di continuare da solo perché è più bello e non ha tutti i torti quello che abbiamo avuto modo di ascoltare è stato una vera e propria boccata d'ossigeno per l'intera musica, ormai troppo legata agli strumenti elettrici. Il gesto di Costello di continuare con l'acustica è stato davvero eccellente, ha dimostrato di voler onorare gl'impegni a tutti i costi, la sua serietà è sicuramente degna di lodi e questo va ben oltre la performance artistica, è Costello uomo che ha trionfato sul palco delle Leuciane. La pioggia finisce del tutto e richiama sul palco gli Imposters così attaccano 3 con lui ancora all'acustica splendide sono Tart e You're Beutiful impreziosita da versi inediti in italiano. Seguono altre 3 canzoni dal repertorio storicao e alla numero 17 siamo a Radio Radio, anche questo un pezzo d'annata, ma stasera sembra rivivere in chiave punk, chitarra in primo piano, voce da brividi, il basso che disegna linee inaspettate e il possente drumming che sottolinea i passaggi di Steve Nieve impegnato con le tastiere. Termina così il concerto, ma il pubblico chiama Elvis a gran voce e dopo poco riecco la band sul palco che si lancia in una sentitissima versione di Almost Blue, una versione decisamente sopra le righe soft al punto giusto, quasi sussurrata, poi Elvis vuole veder ballare il pubblico che da tempo è già sotto il palco e così attacca 15 Petals, dall'ultimo album, privata un po' delle atmosfere orientaleggianti, ma arricchita dai toni più hard della serata. Elvis poi, terminato questo pezzo, ci augura la buona notte con un pezzo scritto a quattro mani con Burt Bacharch, questa canzone ha la carica romantica di una notte di mezza estate, lascia tutti impietriti per la bellezza e per i toni soffusi così come era successo con il brevissimo set acustico e con Almost Blue. Costello ci saluta in italiano così come aveva fatto all'inizio e durante lo spettacolo, tornano dietro le quinte e le luci del palco si spengono, si riaccendono i fari del Cortile Ferdinando e gli spettatori soddisfatti tornano a casa. Anche questa volta tentiamo di intervistare la star della serata, ma per la seconda volta nello stesso giorno siamo beffati, infatti già nel pomeriggio la soffiata di una sua possibile cena in un ristornate della zona era infondata poiché ha preferito cenare al Belvedere, così subito dopo lo spettacolo dribblando Sindaco, addetti ai lavori e pubblico in cerca di autografi, da un uscita secondaria Elvis si precipita in garage, e esce mentre tutti lo attendono fuori dai camerini. Comprensibile questa sua decisione data l'ora (l'una e venti ndr) e gl' impegni, infatti il giorno successivo era atteso a Cagliari, degna di nota è anche la sua scelta di suonare di più e di non sacrificare lo show per firmare autografi o intrattenersi nei camerini.

 

 

 

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