Jarmusch Club diventa spazio d’arte
di Maria
Beatrice Crisci |
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Caserta,
10 Maggio 2002. E’ stato un successo straordinario l’evento artistico registratosi l’altra sera nel locale casertano Jarmusch Club, straordinario per pubblico e qualità dell’iniziativa. La manifestazione ha avuto inizio con l’inaugurazione della mostra “Next Generation”, con opere di undici tra i migliori allievi dell’Istituto Statale d’Arte di San Leucio, selezionati per l’occasione dal critico d’arte Massimo Sgroi. Questi i loro nomi: Maurizio Cascio, Antonella Cino, Elisa Di Giacomo, Vittorio Errico, Gianluigi Furlan, Vittorio Grande, Teodoro Matarazzo, Francesco Moretta, Enzo Nuzzo, Angela Sgrò e Marianna Vitello.
L’esposizione si inserisce nel progetto “Stanza d’artista” di Antonello Tagliafierro, che ha già visto l’allestimento nei locali del Jarmusch di mostre di qualità.
La completezza dell’iniziativa si è avuta poi con la tavola rotonda sul tema “Futuri possibili. L’Arte del Terzo Millennio”. Al dibattito hanno partecipato il preside dell’Istituto Statale d’Arte di San Leucio Giuseppe De Nubbio, gli artisti Crescenzo Del Vecchio Berlingieri e Antonello Tagliaferro e i critici d’arte Enzo Battarra, Domenico Papa e Massimo Sgroi.
Tutti gli intervenuti hanno apprezzato il fatto che un’istituzione didattica casertana di grande tradizione prestigio abbia accolto l’invito a realizzare un’esposizione in un luogo non canonico per l’arte né espressamente deputato ad accogliere mostre. E va reso il merito al preside De Nubbio per la sensibilità e la disponibilità mostrate. Ma va subito aggiunto che non solo c’è stata questa apertura della struttura scolastica verso la società, ma la stessa qualità delle opere prodotte dai giovani artisti è stata di estremo interesso. E di questo il merito va, oltre che al capo d’istituto, certamente all’intero corpo docente, ben rappresentato nel corso della stessa serata, e allo stesso Sgroi, che da esterno ha saputo cogliere i fermenti e le ricerche più attuali espresse dagli allievi, selezionando un nucleo di sicuro interesse.
Ecco, la next generation, la prossima generazione di artisti casertani, ha mosso i primi passi proprio da un centro culturale di tipo associativo. Questa generazione sa utilizzare la meglio i nuovi media, ma al tempo stesso non si sottrae a un confronto con la pittura-pittura. E’ quindi una generazione che si impossessa dei nuovi linguaggi, entrando in sintonia con le ricerche anche internazionali, ma ha una tradizione a proprio sostegno.
Gli interventi dei relatori hanno tutti sottolineato questi aspetti, entrando poi nel merito degli scenari artistici casertani e nazionali. Un altro elemento importante che è emerso è la mancanza a Caserta di punti di elaborazione d’arte e di aggregazione, soprattutto per i più giovani. Da qui la necessità di occupare anche spazi alternativi e di rivendicare un ruolo per l’arte. |
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