Caserta, 9 Marzo 2002.Con una grande affluenza al concerto
di Eugenio Bennato e la sua formazione di sei musicisti e una danzatrice
si è inaugurato nel migliore dei modi il nuovo spazio (un capannone di
600 mq) conquistato dai ragazzi del centro sociale di Caserta dopo una
lunga serie di occupazioni, trattative e vertenze con la Regione. Anche se
l'acustica dell'enorme capannone allocato all'ex canapificio si è
mostrata a dir poco disastrosa, e se i problemi tecnici sono stati più di
uno, la paterna disponibilità Bennato, da sempre abituato ad essere in
prima linea e a portare la propria musica soprattutto in circuiti
alternativi, ha professionalmente sorvolato sui problemi tecnici pur di
garantire una serata gioiosa. Le canzoni classiche di Bennato ci sono
state tutte, da "briganti se more" a "musica nova",
dalla "tarantella del Gargano" a "Carpino Italia",
colorate con nuove commistioni etniche che gettano nuovi possibili ponti
tra Africa e Salento (zona delle cui tradizioni musicali Bennato è
entusiasta divulgatore). Oltre alla voce e mandola di Bennato, la
formazione è una commistione di artisti africani come la cantante
tunisina Mbarka Bentaleb e la mozambicana Zaina Chabal, Erasmo Petringa al
violoncello (qui suonato essenzialmente a pizzico con funzione di basso),
i giovanissimi Emidio Petringa (percussioni) e Roberto Pennona (strumento
a plettro), e una danzatrice. Il pubblico casertano si è mostrato
immediatamente sintonizzato con i musicisti, e tra gli almeno cinquecento
presenti (ma probabilmente ne sono stati molti di più) buona parte ha
preso parte attiva ballando e sfoderando le "castagnette" (da
non confondere con le nacchere, che sono spagnole) e cantando all'unisono
canzoni che, secondo le logiche del mercato, dovrebbero essere sconosciute
ai più. Eugenio Bennato è una delle maggiori figure di musicista,
ricercatore e divulgatore di musica popolare (e delle sue contaminazioni)
degli ultimi 30 anni. Il Taranta Power è un movimento artistico -
culturale nato nel 1998 per volontà di Bennato intorno alla cultura della
tarantella, e riscuote consensi di pubblico inaspettati entro e fuori
l'Italia. Come nello stile dei concerti proposti dai ragazzi del centro
sociale, il prezzo del biglietto è stato davvero alla portata di tutti (5
euro). Il Forum contro il neoliberismo, cui aderiscono i ragazzi del
centro sociale, lavora per essere parte attiva sui grossi temi politici e
socialichi della città, e ha un progetto «Un'altra Caserta è possibile»,
basato su tre punti: chiudere le cave e difendere l'ambiente, recuperare e
mettere a disposizione della collettività gli spazi abbandonati (i
ragazzi ne hanno individuati tanti, quali il Macrico e l'ex carcere di via
Tanucci), avviare un processo di redistribuzione del reddito mediante una
riformulazione per reddito di tasse e tributi comunali e l'erogazione di
servizi gratuiti a studenti, anziani e disabili. |
Eugenio Bennato e Mbarka
Bentaleb
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Erasmo Petringa al
violoncello, Eugenio Bennato, Mbarka Bentaleb e Zaina Chabal (voci).
Emidio Petringa (percussioni)
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