Milano, 19 febbraio 2002. Pensate ad un cantautore, proveniente dal North Carolina, dotato del lato folk del miglior Dylan e della presa scenica tra il più devastante Neil Young e l'instancabile Springsteen ed avrete un'istantanea del personaggio in questione. Lui è Ryan Adams , l'autore del miglior disco Rock dello scorso anno "Gold". Seppur giovanissimo Ryan Adams (27enne) ha già alle spalle una significativa esperienza con la band dei Whiskeytown, anche se le sonorità della sua ex band impregnate della più genuina rivisitazione country non mi hanno mai convinto più di tanto.
Poi è arrivato a scuotermi il secondo album da solista "Gold", successore dell'esordio "Heartbreaker", e si è subito gridato al capolavoro. Ryan Adams rilancia alla grande il rock classico, suonato con il cuore e una passione di estrema rarità. La conferma della bravura di Ryan Adams è stata la prova dal vivo in occasione della sua unica data tenuta a Milano lo scorso 18 febbraio.
La struttura di tutto rispetto dell'Alcatraz ha ospitato Adams e la sua band…i miei encomi all'acutica dell'Alcatraz, che ha mantenuto con soddisfazione l'esplosivo rock della serata.
Dopo una piacevole mezzora trascorsa con lo special guest Henderson & Hellberg giunge Ryan Adams con la sua band. Inizia a scorrere a fiumi la sudata energia di Ryan Adams…non sentivo suonare così da anni! L'album Gold è al setaccio splendida la sequenza delle ballate "La Cienega Just Smiled", "Answering Bell" e la strepitosa "The Rescue Blues", quest'ultima da brividi… inizio jammato a tre chitarre per poi decollare in una travolgente pioggia di note. Sul palco si improvvisa, ci si diverte ma soprattutto si suona come dio comanda. Mette la pelle d'oca il soul intenso di "Touch, Feel & Love" …semplicemente grande!
Dall'album d'esordio Adams modula una dolce versione di "Oh my sweet Carolina". Ci si alterna tra duri rock'n'roll e intense ballate. Stupefacente il feeling generato tra Ryan Adams e il pubblico fatto di continui dialoghi e di divertenti battute…dell'incredibile l'imitazione di Bob Dylan. Le emozioni dilagano con "Nobody Girl" tirata all'inverosimile …per poco non veniva giù l'Alcatraz. Finale dedicato ai Rollig Stones e non ci poteva essere migliore omaggio…una incandescente "Brown Sugar", tanta energia e calore per un interpretazione dannatamente bella!
Si potrebbe andare avanti tutta la notte Ryan Adams non si risparmia due i bis fatti, ma dopo più di due ore si chiude un indimenticabile serata.
Preparatevi ad amare la musica e il talento di Ryan Adams.
P.s. Del cd "Gold" circola una interessante versione limitata doppia con 5 canzoni in più…ne vale veramente la pena!
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Ryan Adams
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