Acqua in Bocca

La personale di Franco Scarano alla Dirarte

comunicato

Sette tele assemblate in un unico lavoro, tre ampolle colme di acqua e riposte su di un’algida consolle in alluminio, un video. Questo il lavoro che Franco Scarano ha preparato per questa personale - ( la terza dal 1995 ) - alla Dirarte il cui titolo è: Acqua in Bocca. Opere minime che rendono critico lo spazio massimo della galleria.

"Troppo rumore negli ultimi tempi; abbiamo tutti bisogno di un grande silenzio - di libertà - per riflettere sulle cose e con le cose del mondo" ( F. Scarano ).

“Squali, sono squali questi predatori inferociti dai denti aguzzi, guardiani del male, controllori del pensiero. La minaccia prende le forme di Jaws, per costringere a tenere “ acqua in bocca “ e a praticare il silenzio, a non proclamare lo stato di libertà. Sette mastini acquatici, come i sette vizi capitali, fanno buona guardia all’ingresso dello spazio espositivo. Sono immagini realizzate su tela, ma i tre squali gialli e i tre azzurri, con il settimo verde a fare da punta avanzata della falange, hanno una tempra minacciosa, ammoniscono tutti coloro che varcano l’uscio. O si domina o si è dominati. Non c’è via d’uscita, porta di emergenza. Franco Scarano raccoglie i segni dell’impero e li traduce in immagini eloquenti. I pesciolini rossi vivono una loro agonia alla ricerca dell’acqua, mentre il loro trasparente oggetto del desiderio è diventato giallo e risiede in esoteriche ampolle. L’acqua è quindi un sogno a colori, un desiderio ineluttabile, un pensiero costante. Ma è altrove, riposta su una mensola, consacrata a futura memoria. L’installazione di Scarano gioca proprio sull’equilibrio tra le ampolle di acqua colorata e il videoclip che mostra i pesciolini rossi agonizzanti per mancanza d’acqua. L’opera è unica nella sua circolarità, nel suo metaforico specchiarsi in due stanze diverse della galleria su pareti contrapposte, con un unico passaggio che consente comunque la visione, seppure interrotta, negata e poi svelata. Le due parti dell’opera si nascondono a vicenda, per poi rivelarsi così lontane, così vicine, comunque così desiderate. C’è un pensiero dominante, cui consegue una forza occulta, ma c’è soprattutto una classe egemone, una “ razza padrona “. L’artista rivendica il proprio stato libero di trasgressore. E’ questo il suo ruolo e il tentativo è quello di esercitarlo, contro ogni negazione. Sarà anche una missione impossibile, ma dovrà pur essere vissuta. “ Acqua in bocca “, la mostra di Franco Scarano, è un anelito di libertà, è un certificato di esistenza in vita, seppure precaria. E’ il gesto catartico di chi, a dispetto di tutto, crede ancora nella vita e non vuole sentirsi plagiato e non vuole inchinarsi ai controllori, ai minacciosi squali dai denti aguzzi che un “ grande fratello “ ha sguinzagliato nei nostri mari quotidiani. A costo di navigare controcorrente, bisognerà evitare di incorrere nelle bestie immonde, con le loro pinne aguzze, angeli del male, angeli del nostro tempo. … ( Enzo Battarra ).

Artista: FRANCO SCARANO

Titolo Mostra: ACQUA IN BOCCA

Presentazione: ENZO BATTARRA

Inaugurazione: 24 Novembre 2001 ore 19.30

Durata: dal 24 Novembre 2001 al 14 Gennaio 2002

Orario: dalle 16.30 alle 19.30

Dal Martedì al Venerdì, Sabato per appuntamento

Domenica e festivi chiuso


Galleria

DIRARTE

Angelo Marino

Via San Carlo,11 - 81100 Caserta, tel/fax: 0823-44.11.26 cell. 347-36.62.219 E-mail: marino.caserta@tin.it

 

www.casertamusica.com e www.locali.caserta.it. Portali di musica, arte e cultura casertana  
Mail: redazione@casertamusica.com; Articoli e foto ©  Casertamusica.com  1999 / 2006
In assenza di espressa autorizzazione è vietata la riproduzione o pubblicazione, totale o parziale, degli articoli.