Si è
celebrato il blues arcaico giovedì 11 ottobre nei nuovi locali della
libreria Feltrinelli a piazza dei Martiri a Napoli protagonisti: Guido
Migliaro & la Juke Joint Blues Band e non solo. Il messaggio
della Juke Joint Blues Band è chiaro: " La nostra band è
impegnata nel tentativo di recuperare spirito e suoni del blues acustico:
ritmo e canzoni mirate dritto al cuore della gente, senza inutili
virtuosismi o noiose celebrazioni filologiche." E' così e stato! Guido
Migliaro (chitarra, dobro, armonica, voce), Enzo Di Domenico (chitarra),
Umberto Sirigatti (basso), Peppe Miele (batteria, washboard, percussioni,
voce) hanno ricordato le radici del blues ricreando in un
set esclusivamente acustico le lontane atmosfere scarne del blues del
Mississippi Delta. La cornice sonora quasi perfetta stimola
l'immaginazione e così si rischia di trovarsi in viaggio nella
storica regione del Delta, a Sud di Memphis tra il corso del Mississippi e
quello del suo affluente Yazoo, oppure di sentire a pelle le
atmosfere desolate di festa vissuta nei duri Juke Joint. Per la
cronaca i Juke Joint erano dei locali dalla struttura precaria, misera e
dall'arredo bizzarro, dove si suonava e ballava il blues più verace e
genuino. Il repertorio scelto dalla Juke Joint è inevitabilmente
dedicato all'interpretazione di classici di Robert Johnson come la
piccante "They're red hot", la malinconica "Kind
Hearted Woman" e l'intramontabile "Love in vain".
Non può mancare l'appello alla memoria di Charley Patton, fondatore del
"Delta Blues", bella la versione di "Pony Blues". A
staccare un attimino la spina al blues prebellico è l'eseguzione di un
brano "My Dream firmato da Guido Migliaro, che conferma di
essere non solo un formidabile chitarrista ma anche un
minaccioso cantante blues. L'epilogo della serata è
coinvolgente Guido invita ad unirsi in una travolgente jam prima il suo ex
compagnio d'avventura dei Blue Stuff Mario Insenga e poi Lello
Aucelli, voce inconfondibile dei Cock’ o’ Drills, per una
entusiasmante interpretazione di "Blue Suede Shoes" di Carl
Perkins. A salutare i presenti la Juke Joint Blues Band concede un
audace bis "Honky Tonk blues". La band di Guido
Migliaro sa conquistarti ed immergerti nelle sonorità pure ed essenziali
delle radici del blues senza fronzoli e frastuoni...lo ammetto proprio
come piace a me! Comunque serata divertente, piacevole davanti ad un
pubblico attonito, che seppur abituato a sfogliare i libri presenti
in Feltrinelli e che forse neanche sapeva dell'esistenza di una scena
blues partenopea, è giunto numeroso e curioso all'appuntamento. Un
plauso alle iniziative musicali curate dal dipartimento didattico
dell'Otto Jazz Club del giovedì nei locali Feltrinelli, un segno positivo
dell'evoluzione dei tempi!
Ecco
nel dettaglio il percorso della Juke Joint Blues Band:
Guido
Migliaro: Blue Stuff, Joe Sarnataro, Edoardo Bennato
Enzo Di Domenico: Cock’ o’ Drills, Blue Stuff
Umberto Sirigatti: Little Italy, Black Snake
Peppe Miele: Avion Travel, Frigo, Black Snake |
Il
chitarrista Guido Migliaro
Il
CD dei Juke Joint
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