Con l’
autunno, si sa, riprende in pieno l’ attività al chiuso, nei locali che
sanno di fumo, di buona birra e di musica. Anche io, Giò Vescovi,
fedele alle tradizioni più radicate sui lunghi anni passati in nottate
sull’ autostrada, con quintali di Marlboro fumate, e un numero
imprecisato di ettolitri di birra, come tutti gli anni, “scremo” il
meglio della stagione precedente, innesto nuovi brani, e rifaccio il “ristucco”
alla mia Band.
Quest’ anno è toccato
alla sezione ritmica, inserendo alla batteria, una vecchia conoscenza per
gli appassionati di musica degli anni 70/80, Pasquale Santangelo
chiamato da tutti “ Uncle Starker” (zio Starter), appassionato
di blues quanto me, infatti tengo molto da conto i consigli della “volpe
Starker”, (durante le prove è capace di bloccare i lavori per qualche
ora, solo per discutere sui problemi sociali dell’ anno in cui è stato
fatto il brano in questione). Di temperamento sanguigno, come nella
migliore tradizione rockettara, sono caretteristici i suoi “ yeaah..!”
a piena voce durante i concerti. Un’ altro inserimento fondamentale, Luciano
“Lucky” al piano, con le sue performance di puro boogie che
rendono i brani più fluidi, rivestendoli di una forma molto calda,
classica per creare sottili atmosfere blues, ma graffianti nello stesso
tempo. In questo modo, sfrutto al meglio la mia arma migliore, quella del
coinvolgimento del pubblico, con le mie performance e la diamonica
(armonica a tasti), porto avanti il concerto, tra la musica e la
traduzione dei brani prima di iniziarli, e in ogni caso il colloquio con
il pubblico c’è, perbacco se c’è.
Un particolare riferimento
anche agli altri musicisti: Mattia Scalino alle chitarre, un
musicista particolarmente interessante, durante le esecuzioni dei brani
con la chitarra “slide”, Pasquale Palma, col suo basso a cinque
corde, crea i tappeti giusti nelle armonie degli arrangiamenti con un
lavoro che ha dell’ instancabile. Ha un solo problema: non beve birra e
non fuma, pazienza, non tutti i gruppi riescono col buco. Infine, l’inossidabile
e fedele compagno, anche di viaggio, Gianni Gentile con i suoi sax,
musicista esperto e pacioso, ma aggressivo quando sale sul palco.
Gli appuntamenti invernali
sono concentrati in maggior modo tra la Campania, Lazio e Molise. In
arrivo tra novembre e dicembre, serate a Roma, dove la mia Band si è
inserita in un giro di grossi organizzatori di concerti per i locali
romani. Si avranno anche situazioni tra Potenza e Matera, dove la Giò
Vescovi Blues Band, è già stata presente nelle stagioni passate. In
aggiunta due nuove piazze: quella di Cosenza tra dicembre e gennaio, e
Catanzaro, ancora in trattativa, ma in fin dei conti va bene anche così.
A ottobre l’ appuntamento di rilievo è quello del concerto del 26
ottobre al Royal Ceres Pub di Boiano, un locale tra i più caldi e
accoglienti nella rosa della mia Band. Lì è tutto ok!, Antonio, l’art
director, la simpatia delle ragazze al banco e ai tavoli, la cucina
che non è la solita dei pub, insomma tutto l’occorrente per farmi
esclamare ,alla fine del concerto:” …serate così non dovrebbero
finire mai…..!”. La ciliegina sulla torta per il 26 ottobre è la
presenza delle telecamere di “TORNADO”con la travolgente
conduzione di Pino Pasquariello, infatti la serata riprenderà
totalmente, compreso anche le interviste al pubblico, la Band, lo staff
del locale, per poi ritrasmettere su rete locale qualche giorno dopo (in
ogni caso tutti saranno avvisati del giorno e l’ora). Il concerto
finisce, e tutti stanchi e sudati si concedono battute, mentre io,
salutando il pubblico, spero ancora una volta, che durante il ritorno, nel
buio della notte, possa diventare nero, infatti, alla nascita, secondo me,
qualcuno mi deve avere sbagliato il colore della pelle. Ciao a tutti,
sperando di potervi incontrare in qualche mio concerto.
Giò Vescovi
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Il
lunghi binari della via del blues...
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