LEUCIANA FESTIVAL: Domenica 1 Luglio
"Tutti per uno - Talk Show sui Beatles"

servizio e foto di Emilio Di Donato

 

San Leucio, 1 luglio 2001. Il talk Show "Tutti per uno", tenutosi stasera nel cortile del Belvedere di San Leucio, ha avuto per tema i Beatles e la moda anni '60. Ad affiancare i conduttori Giorgio Verdelli e De Bernardinis ci sono stati numerosi ospiti, la maggior parte dei quali era impegnata per le prove dello spettacolo che domani sera sarà registrato da Rai Uno direttamente dal Belvedere.

 


Massimo Patroni Griffi e Patrizio Zona

 

Una successione di fuochi di artificio hanno suggellato l'inizio delle Leuciane. La piazza antistante la Chiesa è dominata da un enorme sottomarino giallo cavalcato dalla sagoma di Re Ferdinando. L'opera scultorea, realizzata ed ideata da Massimo Patroni Griffi e Patrizio Zona, due artisti napoletani le cui opere sono esposte in molte gallerie internazionali, è divenuta il simbolo di queste manifestazioni dedicate ai Beatles. "Quando appena tre settimane fa abbiamo  proposto a Nunzio Areni l'idea di Re Ferdinando che cavalca il sottomarino giallo, simbolo dell'incontro di due culture antiche  e moderne, l'idea è piaciuta così tanto che immediatamente è divenuta simbolo iconografico della manifestazione. Abbiamo lavorato in modo davvero duro per realizzare, in tempi molto stretti, questa grande opera scultorea, dal peso di 700 kg, tutta in ferro e lamiera.". L'opera celebra l'omonimo film d'animazione realizzato a metà anni 60 con le musiche dei Beatles. Le due estremità del sottomarino sono due "sottosculture", un parto artistico che arricchisce ulteriormente l'opera. Patrizio Zona  ha realizzato degli uccelli, simboleggianti la libertà, che volano a partire da strutture cubiche rappresentati la civiltà moderrna; Massimo Patroni Griffi ha realizzato un pentagramma trasfigurato in palloncini e corpi celesti, e una stella che ricorda la canzone di Bennato.

 

Il pubblico al Belvedere

 

Nonostante il brutto tempo (la piaggia ha continuato a cadere fino a mezz'ora prima dello spettacolo), il cortile interno  del Belvedere ha visto aumentare, nel corso della serata, sempre di più il numero di spettatori. La serata è stata breve ma godibilissima.

Ci sono state testimonianze di alcuni artisti, fotografi e designer famosi, legati in qualche modo ai Beatles o alla loro epoca, e interventi musicali di vari gruppi che commentavano le sfilate di moda di Elio Fiorucci e di Gordon Millings.

 


La sfilata in abiti d'epoca


Gli "On the road Again"

 

Sulle note di "Michelle" eseguite dal gruppo "On the road Again" c'è stata la prima sfilata di abiti in stile anni 60, tra cui anche due giubbe realmente apprtenute ed indossate da Lennon e McCartney durante un loro concerto.

 


Alberto Fortis

 

Alberto Fortis, cantante molto noto negli anti 80, ha raccontato della sua esperienza con grandi personaggi della musica, come George Martin, il produttore dei Beatles. "Ho verificato che le persone più grandi sono caratterizzate dall'essere assolutamente semplici nella loro vita e nei rapporti con gli altri", ha detto Fortis.

 

Successivamente Umbi Maggi, ai più conosciuto per essere il bassista dei Camaleonti, ha introdotto uno dei cimeli più preziosi della mostra sui Beatles, ovvero il Mixer su cui è stato registrato il mitico disco "Abbey Road". "E' un mixer ancora vivo e perfettamente funzionante, realizzato con una tecnologia valvolare" - ha detto Umbi, che tra l'altro è anche l'inventore della sofisticata tecnica di registrazione Olofonica, usata comunemente da grandi artisti come i Pink Floyd.

 


Gli "Apple Pies"

 

La sfilata di moda è proseguita sulle note del gruppo "Apple Pies", verstiti in uniforme e caschetto in perfetto stile primi Beatles, con tanto di chitarre Rickenbaker e presentazioni in inglese, che hanno eseguito "A hard day's night", "All my loving" e "She Loves you".

 


Gaetano Curreri, degli Stadio

 

Gaetano Curreri, il cantante e tastierista degli Stadio, nonchè autore della celeberrima canzone "Chiedi chi erano i Beatles" ha raccontato di come l'ascolto dei Beatles lo hanno portato a diventare un musicista Pop. "Mi tremano le gambe a stare qui al Belvedere di San Leucio, che è un posto così bello. E mi tremano ancora di più a pensare che tra pochi minuti farò le prove insieme alla Orchestra Scarlatti, con cui il mio gruppo suonerà domani sera. Una orchestra così grande e prestigiosa l' ho potuta avere solo al festival di San Remo. Solo che stavolta posso suonare senza nessun condizionamento discografico o artistico."

 

I padroni di casa, ovvero l'ideatore Nunzio Areni e il sindaco Falco, hanno ricevuto gli elogi da molti artisti intervenuti, che hanno in generale sottolineato che una città come Caserta, a loro poco conosciuta, riuscisse ad offrire una serie di spettacoli così ad alto livello professionale.

 


I Chattanooga

Il gruppo "vocalese" dei Chattanooga, recentemente riformatosi dopo un buon successo negli anni 80 hanno eseguito tre brani con le sole voci, tra cui una versione armonizzata di "Blackbird". Nel corso delle loro tournèe estere, si sono esibiti anche nel mitico "Cavern" di Londra, in cui furono inizialmente consacrati i Beatles degli esordi.

 

Altri momenti della sfilata

 

fotografie di e. di donato /
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