Nove pelosi amici
di Flavia

13 Maggio 2001. In questo articolo non leggerete di recensioni o appuntamenti musicali, ma vi si racconta la storia di qualcuno che ha bisogno della vostra attenzione.

Si tratta di nove pelosi amici a quattro zampe che da circa due anni sono costretti a vivere nelle gabbie di un canile ! Non è certo questa la sede per polemizzare contro chi ha voluto questa decisione, né contro chi,  pur potendo,  non ne ha impedito la realizzazione; ma vorrei che questo spazio, che oggi gentilmente mi viene concesso, fosse tutto dedicato a questi cani.

Senza andare troppo indietro nel tempo e risparmiandovi l`episodio dell`accalappiamento e i due lunghi anni di cattività, la decisione di lanciare un ennesimo appello di aiuto è scaturita da un episodio accaduto poco più di una settimana fa: sino ad allora la loro permanenza in gabbia era stata resa tollerabile dalla possibilità  per qualche ora al giorno di correre e giocare in un campo abbandonato nei pressi del canile,  nel quale a turno con qualche amico li liberavamo,  rompendo la monotonia delle loro interminabili giornate e regalandogli,  anche se per poche ore, la gioia di ritrovarsi con gli altri componenti di quello che un tempo era un inseparabile branco e che oggi invece è tenuto separato dalle sbarre delle gabbie.

Certo questa parentesi di libertà  non era proprio il massimo, ma avevano imparato ad accontentarsi e a gioire di questo,  fino a quando una persona che abita nei pressi di questo appezzamento di terreno ha deciso di impedirci di utilizzare questo campo cospargendolo di veleno e da allora i cani stanno ancora aspettando quella parentesi di libertà , piccola, ma per loro vitale .

Poche righe non bastano certo a descrivere la stretta al cuore che ti procura vederli con il muso tra le sbarre o darsi con la testa contro il muro quando vado a trovarli e restano delusi perchè non è più come una volta,  ora vado li` per portare qualche biscotto e tante carezze, ma senza portarli fuori!!!!!!!!!

Credo che con quegli sguardi e con quella agitazione vogliano chiedere di essere portati via per sempre,  senza eccessive pretese,  in un un posto qualsiasi che sia più grande di due metri quadrati e che non abbia le sbarre: un garage,  una fabbrica,  una casa ...tutto sarebbe una valida alternativa a questa prigionia .

Non posso raccontarvi la storia di ognuno di loro,  ma la foto di Pippo li rappresenterà un pò tutti.

Quest`ultimo è un peetbool con problemi di rachitismo che veniva utilizzato per l`allenamento dei cani da combattimento, è stato trovato svenuto in una pozza di sangue,  ora sta bene, qualche cicatrice e qualche problema a socializzare con gli altri simili, ma con le persone e i bambini è dolcissimo .Lui è quello che più degli altri soffre di questa situazione, non divide la gabbia con nessuno per i motivi sopra descritti e anche quando usciva eravamo costretti a tenerlo al guinzaglio ; non sono sicura che la foto faccia giustizia al suo aspetto simpatico o alla disperazione del suo sguardo, è un cane che non ha bisogno di molte cure,  sa cavarsela alla grande anche da solo, del resto è riuscito a sopravvivere a delle realtà  assurde, ma ha bisogno di qualcuno che vigili per lui per impedire che altri lo impieghino per fini violenti .

Ora vi saluto e vi lascio alle letture che normalmente vi aspettate da questo sito, solo altre poche parole per dire grazie a tutti quelli che sono arrivati alla fine di questa storia { e rivolgere una preghiera a chi sente di voler aiutare questi animali in qualche modo ma crede di non averne i mezzi o il tempo: per favore non vi precludete la gioia che questi cani possono regalarvi e soprattutto non negategli una possibilità di vita migliore,  qualcosa in più può farla ognuno di noi .}

Flavia

Il mio Pippo...

 

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