Blues’ House, sei mesi di Blues dal vivo a Caserta
di Michelangelo Iossa

BLUES’HOUSE , Oddly Shed (Caserta) - ottobre 2000 / aprile 2001. Oltre trenta concerti, sei mesi di programmazione e poco meno di ventimila spettatori complessivi: questi i numeri che delineano un preciso ‘identikit’ di Blues’ House, la rassegna settimanale dedicata alla ‘musica del Delta’…

Blues’ House, ‘nata’ nel mese di ottobre dello scorso anno, ha calcato lo stage dell’Oddly Shed di Caserta, premiando finalmente uno dei palchi più ‘hot’ del Sud Italia: dal ‘guitar hero’ capitolino Roberto Ciotti agli incisivi Yardbirds di Chris Dreja e Jim McCarty, dai partenopei Blue Stuff (i più li ricorderanno al fianco di Joe Sarnataro/Edoardo Bennato) ai poderosi Animals guidati da Hilton Valentine, la kermesse ha accolto blasonati protagonisti del blues europeo e internazionale.

Abbiamo cercato di presentare al pubblico campano - ha spigato Massimo Iovine, direttore artistico del locale casertano - un’ampia e rappresentativa schiera di bluesmen e blues-band di alto lignaggio: avevamo già tentato questo esperimento negli scorsi anni con sporadici live-acts coinvolgenti, ma non continuativi”.

Accanto all’impegno di Iovine, va segnalato lo sforzo organizzativo del promoter Bruno Zàrzaca dell ‘Living Arts’ di Caserta: “Abbiamo riscontrato - rivela lo stesso Zàrzaca - un grande amore per la ‘musica del diavolo’, dimostrato anche dal successo delle live-performances della blues-singer Barbara Carr o dagli entusiasmi suscitati dal chitarrista Carvin Jones”.

Ogni giovedì, con implacabile puntualità settimanale, l’Oddly Shed si è riconfermata grande Reggia del Blues (a Caserta è d’obbligo parlar di Reggia!), sottolineando l’eredità di cui il blues è artefice. L’energia del ‘gypsy drummer’ Buddy Miles, la perizia dell’irlandese Bernie Tormè (ex-guitarman della Ian Gillan Band), la solare e delicatissima coralità dei Citizen K, apprezzatissimo ensemble vocale già al fianco di Phil Collins, la grinta di Jaime Dolce o l’impeto di Andy Forest hanno accompagnato gli spettatori dell’Oddly in un viaggio interminabile nel mondo del Blues, la piccola grande ‘madre’, cui tutti devono emozioni musicali, inevitabili logorii dell’animo e piacevoli mutevolezze dell’indole…

Roberto Ciotti

Andy Forest

Barbara Carr 

 

 

 

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