Lunedì
30 Aprile 2001. C’è fermento a Caserta. Finalmente.
Sembrava
quasi che la scena musicale casertana si fosse addormentata, dopo aver
sfornato grandi personaggi. Ma invece si era solo assopita per tirare un
po’ il respiro. E lo dimostra la
serata organizzata al Tabù dalla Outtablue cui ho avuto modo di
assistere.
MUSIXITY
2001 il titolo della rassegna. Un bello spirito, una bella carica e buona
musica.
La
rassegna vedeva alcuni gruppi della provincia casertana esibirsi sul palco
per circa 20 minuti ciascuno.
Ma
andiamo con ordine.
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I
primi ad esibirsi (ingrato compito di chi deve aprire un concerto e
riscaldare il pubblico) sono stati gli UTOPIA, gruppo di Teano,
che ha presentato una serie di covers che andavano dai successi dei Blur
a quelli degli Oasis. La matrice è quella: un sound inglese che
caratterizzerà fortemente tutta la serata. Niente male. Ed il pubblico
lo hanno saputo riscaldare.
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Ecco
la volta dei 16 BIT, una band che ha presentato tutti brani
originali, capitanati da Fabio Verzillo (voce e chitarra, autore dei
testi e delle musiche), con Guglielmo d’Allocco (2° voce e chitarra)
Manu Capozzi (basso) e Marco Cecere (batteria). Il gruppo si è
presentato in formazione “acustica” riarrangiando tutti i brani per
l’occasione.
Hanno prodotto una serie di demo nei quali i brani sono arrangiati con l’ausilio
del computer e sui quali spuntano fuori suoni di tastiere. Il
genere è un classico e ben centrato brit pop con testi veramente ben
fatti. Fabio del resto vanta la frequentazione della Scuola di Musica di
Mogol e la collaborazione con Marco Morandi. Ovviamente
sono in cerca di una etichetta che li produca e prossimamente li vedremo
a Roma nel mitico “Il locale” in via del Fico. Da
tenere d’occhio. Con lode.
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NEW
DAY . La band casertana capitanata
da Aldo Errichiello (voce) ed Alfonso d’Agostino (chitarra solista) ha
presentato due brani inediti e due covers. Una vera pop rock band che si
rifà al rock anni 80. Gruppi di riferimento: Timoria, U2 Guns ‘n’
Roses, Europe. Hanno partecipato alla
scorsa edizione del SUN Fest. Stanno realizzando il loro primo demo CD. Ottimi
margini di miglioramento.
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Ecco
i NASHVILLE, una cover band con forti influenze dei Blink 182,
Offspring e via dicendo. Simpatica e
ben riuscita la cover di “Senza di te” dei Lùnapop in versione
NWOBHR (new wave of british hard rock) dal leggero sapore punk, ed una
canzone inedita dal titolo “Una ragazza un po’ speciale”. Bella
spinta davvero.
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Ancora
da Caserta i DREX’N’R, l’affiatatissima band capitanata da
Valerio Sciascia che ha il merito di aver coinvolto maggiormente il
pubblico del Tabù. E ci credo bene. Ottima
la presenza sul palco di Valerio, oltre che la voce; ma soprattutto l’impatto
sonoro offerto da tutto il gruppo. L’influenza
più forte è quella dei Guns ‘n’ Roses dei quali hanno presentato
molte cover e tutte ben articolate. Per
maggiori informazioni ecco l’indirizzo del loro sito: www.iitalia.com/drexnr.
I prossimi appuntamenti? Ragazzi,
fateci sapere.
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Non
poteva mancare un tributo ai mitici Iron Maiden: e che tributo hanno
saputo offrire i SUMMONING CIRCLE (Antonio R., Antonio P. Enzo,
Nicola, Biagio e Fabio). Un sound
corposo e ben amalgamato. Batteria e basso? Una macchina da
combattimento. Anche il look era curatissimo: dei veri metallari anni
80. E’ stata una bella bella sorpresa. Complimenti.
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Infine
gli AWAKE, che vengono da Aversa. Paolo, Claudia, Luigi e Mario
hanno offerto al pubblico del Tabù un sano e classico pop inglese. Li
abbiamo già visti tempo fa al SUN Fest ed occasionalmente si esibiscono
in rassegne rock.
Due
parole sull’organizzazione.
La
manifestazione si è svolta sotto il patrocinio dell’Università
Popolare di Caserta, il cui Presidente prof. Ennio Amato ha un grande
sogno nel cassetto: aprire un settore musicale del Dipartimento Artistico
(da affidare a Gianni Genovese, che per l’occasione ha seguito
ottimamente i gruppi dietro il banco mixer).
La
presenza del rappresentante dell’Università lascia intendere la
volontà da parte della stessa nell’appoggiare le iniziative culturali
che coinvolgono i giovanissimi, operando una mediazione tra i gruppi
emergenti con le altre istituzioni e con le realtà commerciali e e
produttive del settore musicale.
Ma
quello che ha vinto ieri sera è stato lo spirito, finalmente ritrovato,
di una Caserta giovane che si muove e si muove bene. E la risposta del
pubblico, sanamente coinvolto, si è fatta sentire.
Rubo
quindi l’azzeccatissimo slogan alla Outtablue, organizzatore del
Musixity 2001: “il sound che cambia… a partire da Caserta!”
In
bocca al lupo a tutti. |
Gli
UTOPIA, da Teano
I
16 BIT in formazione acustica
I
NEW DAY di Caserta
I
NASHVILLE
I
DREX'N'R di Caserta
I
SUMMONING CIRCLE
Gli
AWAKE da Aversa |