Il sound che cambia… a partire da Caserta!
di Carlo Barletta

Lunedì 30 Aprile 2001. C’è fermento a Caserta. Finalmente.

Sembrava quasi che la scena musicale casertana si fosse addormentata, dopo aver sfornato grandi personaggi. Ma invece si era solo assopita per tirare un po’ il respiro. E lo dimostra la serata organizzata al Tabù dalla Outtablue cui ho avuto modo di assistere.

MUSIXITY 2001 il titolo della rassegna. Un bello spirito, una bella carica e buona musica.

La rassegna vedeva alcuni gruppi della provincia casertana esibirsi sul palco per circa 20 minuti ciascuno.

Ma andiamo con ordine.

  • I primi ad esibirsi (ingrato compito di chi deve aprire un concerto e riscaldare il pubblico) sono stati gli UTOPIA, gruppo di Teano, che ha presentato una serie di covers che andavano dai successi dei Blur a quelli degli Oasis. La matrice è quella: un sound inglese che caratterizzerà fortemente tutta la serata. Niente male. Ed il pubblico lo hanno saputo riscaldare.

  • Ecco la volta dei 16 BIT, una band che ha presentato tutti brani originali, capitanati da Fabio Verzillo (voce e chitarra, autore dei testi e delle musiche), con Guglielmo d’Allocco (2° voce e chitarra) Manu Capozzi (basso) e Marco Cecere (batteria). Il gruppo si è presentato in formazione “acustica” riarrangiando tutti i brani per l’occasione.
    Hanno prodotto una serie di demo nei quali i brani sono arrangiati con l’ausilio del computer e sui quali spuntano fuori suoni di tastiere. Il genere è un classico e ben centrato brit pop con testi veramente ben fatti. Fabio del resto vanta la frequentazione della Scuola di Musica di Mogol e la collaborazione con Marco Morandi. Ovviamente sono in cerca di una etichetta che li produca e prossimamente li vedremo a Roma nel mitico “Il locale” in via del Fico. Da tenere d’occhio. Con lode.

  • NEW DAY. La band casertana capitanata da Aldo Errichiello (voce) ed Alfonso d’Agostino (chitarra solista) ha presentato due brani inediti e due covers. Una vera pop rock band che si rifà al rock anni 80. Gruppi di riferimento: Timoria, U2 Guns ‘n’ Roses, Europe. Hanno partecipato alla scorsa edizione del SUN Fest. Stanno realizzando il loro primo demo CD. Ottimi margini di miglioramento.

  • Ecco i NASHVILLE, una cover band con forti influenze dei Blink 182, Offspring e via dicendo. Simpatica e ben riuscita la cover di “Senza di te” dei Lùnapop in versione NWOBHR (new wave of british hard rock) dal leggero sapore punk, ed una canzone inedita dal titolo “Una ragazza un po’ speciale”. Bella spinta davvero.

  • Ancora da Caserta i DREX’N’R, l’affiatatissima band capitanata da Valerio Sciascia che ha il merito di aver coinvolto maggiormente il pubblico del Tabù. E ci credo bene. Ottima la presenza sul palco di Valerio, oltre che la voce; ma soprattutto l’impatto sonoro offerto da tutto il gruppo. L’influenza più forte è quella dei Guns ‘n’ Roses dei quali hanno presentato molte cover e tutte ben articolate. Per maggiori informazioni ecco l’indirizzo del loro sito: www.iitalia.com/drexnr. I prossimi appuntamenti? Ragazzi, fateci sapere.

  • Non poteva mancare un tributo ai mitici Iron Maiden: e che tributo hanno saputo offrire i SUMMONING CIRCLE (Antonio R., Antonio P. Enzo, Nicola, Biagio e Fabio). Un sound corposo e ben amalgamato. Batteria e basso? Una macchina da combattimento. Anche il look era curatissimo: dei veri metallari anni 80. E’ stata una bella bella sorpresa. Complimenti.

  • Infine gli AWAKE, che vengono da Aversa. Paolo, Claudia, Luigi e Mario hanno offerto al pubblico del Tabù un sano e classico pop inglese. Li abbiamo già visti tempo fa al SUN Fest ed occasionalmente si esibiscono in rassegne rock.

 

Due parole sull’organizzazione.

La manifestazione si è svolta sotto il patrocinio dell’Università Popolare di Caserta, il cui Presidente prof. Ennio Amato ha un grande sogno nel cassetto: aprire un settore musicale del Dipartimento Artistico (da affidare a Gianni Genovese, che per l’occasione ha seguito ottimamente i gruppi dietro il banco mixer).

La presenza del rappresentante dell’Università lascia intendere la volontà da parte della stessa nell’appoggiare le iniziative culturali che coinvolgono i giovanissimi, operando una mediazione tra i gruppi emergenti con le altre istituzioni e con le realtà commerciali e e produttive del settore musicale.

Ma quello che ha vinto ieri sera è stato lo spirito, finalmente ritrovato, di una Caserta giovane che si muove e si muove bene. E la risposta del pubblico, sanamente coinvolto, si è fatta sentire.

Rubo quindi l’azzeccatissimo slogan alla Outtablue, organizzatore del Musixity 2001: “il sound che cambia… a partire da Caserta!”

In bocca al lupo a tutti. 

Gli UTOPIA, da Teano

I 16 BIT in formazione acustica

I NEW DAY di Caserta

I NASHVILLE

I DREX'N'R di Caserta

I SUMMONING CIRCLE

Gli AWAKE da Aversa

 

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