Appuntamento
con il blues al "Lontano da dove", libreria di Piazza Bellini a
Napoli. Sabato 28 aprile e il 5 maggio Mario Blue train Insenga,
Guido "O cumpar" Migliaro e Salvatore Coppola ci
condurranno nella tradizione Blues più autentica. Gli appuntamenti
ritrovano insieme due amici di vecchia data Mario Insenga, leader storico
della band napoletana dei Blue Stuff, e Guido Migliaro, ex chitarrista e
armonicista dei Blue Stuff, in compagnia del chitarrista Salvatore
Coppola. La voce risonante di Mario Insenga, ormai pienamente matura e
legata a un vivido gusto del raccontare, ci accompagnerà nei gironi
tristi del blues e la straordinaria chitarra di Guido Migliaro farà il
resto con il suo fraseggio nitido e scintillante...senza dubbi il meglio
del Blues presente nel dormiente circuito partenopeo!
Il
tema Blues della serata di sabato prossimo sarà principalmente l'alcol
descritto attraverso brani storici, suggestivi quadretti di originale e
pungente icasticità rappresentativa, scelti tra gli artisti più
emblematici dello storico panorama Blues. Ci sarà spazio per la
spericolata vita di Tommy Johnson fatta inseguendo donne e bevendo
whisky. Celebre rimane una sua composizione "Canned Heat Blues",
nella quale in modo drammatico avverte il presentimento della propria
morte. Avrà un suo momento dedicato il grande Big Bill Broonzy,
figura simbolo del blues tradizionale e artista dotato di una insolita
polivalenza espressiva, che dominò lo scenario del primo blues urbano a
Chigago e durante il dopo guerra divenne il portavoce del "Folk Blues
Revival". Tra gli standard di Big Bill, ricchi di spunti lirici e
suggestivi, vanno menzionati: la minacciosa "Someboy's got to
go", "Just a dream" e la famosa "Key to the Highway
" tanto amata da Eric Clapton, brano apripista del suo ultimo tour.
Non
mancherà all'appello Robert Johnson (vedi foto), in assoluto il
protagonista più importante della storia del blues, autore di grandi e
inflazionati classici come Sweet Home Chicago, Rambling on my mind,
Crossroad blues (la storia dell'indemoniato crocicchio, dove un musicista
s'incontra con la divinità Papa Legba (il demonio in persona) per
negoziare anima e talento..."Sono arrivato all'incrocio e sono caduto
in ginocchio/ Ho chiesto al Signore lassù: Abbi pietà, ora salva il
povero Bob, per piacere. Li all'incrocio mentre il sole tramontava Io sono
pronto a giurare sull'anima mia che ora il povero Bob sta andando a
fondo" ) e Love in Vain, uno dei più originali blues basato sul tema
della solitudine (..."Quando il treno lasciò la stazione, due luci
accese dietro di sé/ La luce blu era il mio blues e la rossa era la mia
mente/ Tutto il mio amore era inutile...", il brano in questione fu
portato al successo dai Rolling Stones). Robert Johnson fu assassinato
all'età di 24 anni.
Verrà
ricordato Lonnie Johnson, atipico chitarrista dotato di una tecnica
formidabile e unica, che tra l'altro suonò anche con Louis Armstrong e
nella orchestra di Duke Ellington. E infine non sarà risparmiata l'anima
di Willie Dixon, la persona di maggior rilievo per il collegamento
fra il blues e il rock , che compose numerosi standard: Back Door Man
(resa famosa dai Doors), Spoonful (celebre la versione live dei Cream), I
Can't Quit You baby e You Shook me (primo album dei Led Zeepelin), The
Little Red Rooster (dal vivo continuamente proposte da Doors e Rolling
Stones). La calda e comunicativa voce di Mario Insenga lo ricorderà
interpretando I'm ready. Un appuntamento unico e forse irrepitibile!
Mario
Insenga : "Il musicista bianco che suona blues è come se
ripercorresse idealmente l'itinerario di un popolo, e quanto più semplice
e rigoroso l'approccio musicale, tanto più si è vicini al linguaggio del
blues. Ecco, se si comprende fino in fondo questo elemento, allora fare il
blues alla nostra maniera è ben altra cosa che imitare un modello." |
Mario
Blue train Insenga (Foto A. Avalle)
Robert
Johnson, in assoluto il protagonista più importante della storia del
blues, assassinato all'età di 24 anni. |