Lezioni di Canto Moderno
3 - La tecnica Vocale

Appunti di Paola Cardone dalle lezioni di Enzo De Rosa

Quando si parla di Ella Fitzgerald si mette in evidenza la sua tecnica vocale che le consentiva di scivolare sulle battute ritmiche, di scorrere a piacimento tra le note anticipando il ritmo e rallentando la melodia in un esplosione di colore e suono che rendeva unica e irripetibile ogni esecuzione.
Ma cosa significa tecnica?
Tecnica è letteralmente l'insieme delle norme che si seguono nello svolgimento pratico di un'attività umana, pratica o intellettuale e in particolare il procedimento seguito per realizzare produrre o migliorare qualcosa.
Nell'ambito del canto la tecnica è, quindi, il mezzo per potenziare le proprie qualità vocali, così come esiste una tecnica per dipingere, una tecnica per ballare, una tecnica per scrivere , una tecnica per suonare il pianoforte e così via.
La tecnica vocale è un metodo che, se fatto proprio, consentirà di avere una voce duttile ,agile, capace di adattarsi alle più diverse esecuzioni e di poter esprimere al meglio le emozioni e le sensazioni che sono dietro alla persona che canta in modo da raggiungere in maniera chiara ed immediata il pubblico che ascolta.
Un pezzo caratterizzato da grandi virtuosismi, ma privo di emozioni è un pezzo che è destinato ad essere riposto nel dimenticatoio, perché il pubblico vuole sentire il cuore palpitare, vuole fremere d'amore, vuole commuoversi, eccitarsi, in una sola parola emozionarsi . Sotto questo aspetto la tecnica non è solo uno strumento per potenziare le proprie qualità vocali ma deve essere qualcosa di più. L'obiettivo dovrebbe essere quello di fare della tecnica un mezzo efficace attraverso cui comunicare il proprio mondo interiore.
Ma attenzione, se non possiedi una forte personalità capace di comunicare qualcosa, la tecnica è e rimarrà solo fine a se stessa; si avrà, quindi, una forma perfetta priva di contenuti emozionali.
Rifletti....... Come fai a comunicare un'emozione se l'emozione non è già dentro di te in forma di sentimento?
Ecco perché alcuni cantanti, pur essendo bravi tecnicamente non comunicano, non emozionano;
al contrario, ci sono cantanti che pur non avendo una tecnica eccezionale, fanno vibrare le loro corde vocali in maniera così intensa da raggiungere l'anima di chi ascolta in maniera diretta.
Pensa che cosa accadrebbe se fossero combinati insieme una buona tecnica e una personalità ricca e comunicativa .
In Ella Fitzgerald si opera la sintesi di questi due elementi: il contenuto(la personalità ) e la tecnica (il mezzo). Ciò fa di Ella una grande artista.
Il lavoro che dovrebbe fare il cantante, ma non solo, anche il musicista, l'attore e in generale l'artista, dovrebbe essere, a mio parere, quello di arricchire ogni giorno la propria persona di nuovi stimoli, nuove esperienze artistiche ed umane e di rafforzare la propria tecnica vocale con un esercizio costante.
L'espressione artistica è il frutto di un espressività controllata, ricercata, inseguita con uno studio quotidiano appassionato e senza riserve. Chi esagera nei propri mezzi, con urli, grida e tecnicismo dissennato, non ne conosce il vero pregio e ignorando ciò che possiede, perde ciò che la natura gli ha donato. Colui che è cosciente delle sue facoltà saprà regolarle sempre con giudizio e conservarle con cura.
Lo SFORZO è il segno della debolezza e della fatica; la forza e la genialità sono già insite nella natura e vanno espresse in modo semplice e naturale. Gli sforzi che i cantanti fanno per trascinare o deliziare gli ascoltatori finiranno per farli tacciare di vano esibizionismo e gli faranno perdere tempo e qualità della voce.
Nel 1866 E. Panofka, celebre insegnante di canto, in un suo trattato sulla voce, espresse il seguente principio:
"La vera forza d'una voce consiste nella facoltà di modularne il suono ad arbitrio e con un timbro chiaro e squillante dal pianissimo fino al forte, in maniera tale che l'ultimo grado della potenza vocale sia la forza naturale della voce, e non già un fortissimo prodotto da uno sforzo, dall'esagerazione "


L'argomento che voglio trattare in questa lezione è relativo all'emissione del suono. La scorsa lezione ho consigliato degli esercizi per acquisire un uso cosciente della respirazione diaframmatica. Una volta che hai imparato a respirare usando il diaframma , il passo successivo è relativo alla buona emissione del suono.
Spesso i maestri di canto usano le espressioni: cantare di gola, cantare di testa; con queste parole si suole indicare il posto dove la voce risuona. Tenere il suono in posizione, trovare la posizione del suono significa trovare il posto dove far vibrare la voce senza forzature.
Il nostro obiettivo è quello di far vibrare la nostra voce nella testa, così come avviene naturalmente nel bambino, perché la testa è un'ottima cassa di risonanza.
Ma spesso, anzi quasi sempre, la nostra voce viene bloccata a livello della gola dalle nostre inibizioni, dalla nostra educazione e qualche volta anche dai traumi infantili. Quante volte è stato detto ai ragazzi di reprimere le proprie urla, e alle ragazze di usare un tono più aggraziato! Diventa, quindi, quasi naturale usare la voce di gola, sia nella nostra vita quotidiana, sia nel nostro modo di cantare. Contravvenendo così alla nostra natura, tendiamo a reprimere le nostre emozioni proprio attraverso la voce che dovrebbe essere, invece, la nostra via di sfogo ,il nostro canale liberatorio.
Il primo esercizio che consiglio è questo :
1. Inpira profondamente e durante l'espirazione, al fine di rendere l'emissione più duratura e libera da tensioni, pronuncia marcatamente "Mmmm", allargando le narici e alzando i muscoli degli zigomi.
2. Ripeti l'esercizio pronunziando "Mum", apri leggermente le labbra sulla "u" e richiudile sulla "m". L'esercizio va eseguito cercando di portare il suono in avanti, tenendo le labbra nella posizione di dare un bacio , al fine di rendere libera la gola nell'emissione. Si tratta di un piccolo trucchetto, che può essere molto utile.
In questa posizione emetti il suono "Mum" che può essere paragonare ad un muggito.
Prova anche con le altre vocali.
E' fondamentale concentrarsi e mantenere rilassati i muscoli del collo; sarà utile muovere la testa in maniera rilassata mentre si esegue l'esercizio.
Sarete in grado di sapere se state svolgendo l'esercizio correttamente sa avvertirete un'intenso formicolio in prossimità delle labbra.
E' un percorso a ritroso, il recupero di ciò che è nella nostra natura e che la nostra educazione ha represso.
Cinque anni fa ho conosciuto l'insegnante delle più grandi rockstar, Elizabeth Sabine, la signora dell'heavy metal, creatrice di un metodo innovativo e di grande efficacia.
Il metodo inventato da questa signora consiste proprio nel recuperare la nostra natura vocale.
Secondo Sabine, ognuno di noi è nato con tre ottave di estensione e alla nascita ha già una voce potente che viene successivamente inibita dal nostro modo di vivere.
Invece dei classici vocalizzi, Sabine illustra una nuova tecnica che consiste nell'imitare il pianto dei bambini. Tale metodo insegna a trovare i muscoli esatti che devono essere utilizzati per emettere un suono potente. Il suono è potente non perché è emesso con forza ma perché non incontra restrizioni, il suo flusso è libero.
Se osservi un neonato, quando piange o urla, lo vedrai con i pugni e gli occhi chiusi tutto concentrato, ovviamente inconsciamente, nell'indurire gli addominali e il diaframmma. La voce come avrai potuto notare apparirà limpida, squillante, potente. Eppure è un essere così piccolino! E invece quando crescerà, i suoi sforzi saranno diretti ad abbassare il tono della voce, a contenere le proprie emozioni, ad andare contro quella che è la sua natura.
Il primo passo che dovresti fare è quello di imparare a contrarre gli addominali in maniera volontaria. Sdraiati sul letto e, senza l'aiuto delle mani, sollevati: sentirai i tuoi addominali contrarsi.
Questo è l'esercizio più semplice ed immediato !
Ora prova a farlo in piedi, cercando di ricordare in che modo funzionavano i tuoi muscoli addominali.
Una volta che hai imparato a contrarre la fascia addominale avrai formato un ottimo appoggio che ti favorirà nell'emissione vocale senza stringere la gola. A questo punto pronuncia la parola BABY, nella maniera più naturale che puoi, senza forzature, come se dovessi chiamare una persona che sta lontano da te e non ti vede. Questa immagine visiva ha lo scopo di direzionare il suono e non sforzare. Questo suono sarà il punto di partenza su cui impostare la tua voce.

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Paola Cardone

Paola Cardone

 

 

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