Al
di là di quello che può essere il funzionamento "meccanico"
della respirazione, caratterizzata da due movimenti respiratori
(ispirazione ed espirazione), voglio soffermarmi sulla respirazione
vista come elemento di piacere.
Uno
dei principi fondamentali del canto è impadronirsi di una corretta
respirazione.
Spesso
però si trascura un elemento fondamentale, che è la
qualità della respirazione. Cosa significa respirare? Ma soprattutto,
cosa significa respirare respirare bene?
Quando
nella vita compiamo un azione si deve essere coscienti di raggiungere un
obiettivo che comporti un miglioramento; dunque occorre darsi una
motivazione, non una qualsiasi ma la migliore .
Nella
filosofia indiana, la respirazione è il modo con cui gli esseri umani
traggono energia dal cosmo: " la linfa vitale".
In
effetti, la respirazione è un atto vitale in stretta correlazione col
bisogno d'aria perché i processi metabolici che portano alla produzione
necessaria allo svolgimento delle funzioni vitali avvengono in presenza
d'ossigeno, la cui funzione è quella di attivare il processo
d'ossidazione, il che implica una produzione d'energia. Quindi, respirare
bene significa migliorare la qualità delle energie psicofisiche e in
generale della vita.
La
difficoltà a "respirare bene" ha radici profonde che si possono
far risalire alla nostra educazione che spesso ci porta a bloccare la
respirazione e di conseguenza a reprimere le emozioni.E' uso comune ma
errato, dire ai bambini "stai zitto", "non gridare"
,proporre il gioco del silenzio,dire che "i bambini si devono vedere
ma non sentire", avere manifestazioni di nervosismo quando il bambino
piange o strilla e quindi condizionarlo nelle sue espressioni naturali .
Il
bambino perde così l'abitudine a vivere usando il suono della voce, a
vedere la natura e la vita come un mondo dove i suoni hanno forza e
importanza come gli altri sensi e a privilegiare soprattutto la vista, il
senso silenzioso, il cui uso non da fastidio ai genitori, anzi fa comodo,
perchè impegna i bambini per ore alla TV o ai videogiochi. Ricordo che
quando frequentavo la seconda elementare, il mio maestro mi mollò un
sonoro ceffone (quelli di una volta)perché avendoci ordinato di stare in
silenzio con le braccia conserte sul banco e con la testa appoggiataci
sopra, mi ero messo a guardare fuori dalla finestra dei ragazzi che
giocavano a pallone. Avrebbe potuto farci cantare una canzone....
Questa
perdita della "naturalità" del suono della voce, si evidenzia
in spasmi muscolari e in un blocco della respirazione. Ciò crea
restrizioni della libertà di movimento, di provare piacere e di
conseguenza, frustrazione del piacere della respirazione. Questo significa
che le tensioni agiscono sulla qualità della vita e quindi della voce,
producendo un modo di parlare poco incisivo, basso di volume perchè le
tensioni alterano negativamente il processo fonatorio con conseguente
stress vocale, e spesso alterazioni della "tonalità" naturale,
poichè un comportamento insicuro viene cammuffato dall'uso di un tono
"acuto" della voce, dando l'illusione di sentirsi più sicuri.
Se
invece, la respirazione è buona significa che non ci sono blocchi che
impediscono il fluire delle sensazioni e delle emozioni.
Spesso
un errata educazione, induce una riluttanza a provare piacere. Se tieni
dentro le pulsioni, il corpo si irrigidisce e le sensazioni vengono
represse e ciò riduce la capacità di provare gioia e piacere. Possiamo
pensare ad uno schema di questo genere
"Respirare
bene" aiuta a sbloccare la emozioni represse e quindi cominciare a
provare un piacere naturale.
Questo
obiettivo, però, si raggiunge migliorando la propria persona. Occorre
svolgere un lavoro sul proprio corpo, fare esperienze fisiche, perché non
si può esprimere una sensazione realistica senza averla vissuta.
Questo,
da un punto di vista artistico, da veridicità e "colore" alla
propria espressività.
Un
esercizio che consigliato è quello di utilizzare un microfono e di
ascoltare il proprio respiro dalle casse cercando di lasciarsi andare, di
non essere rigidi e lasciare fluire il "suono" delle emozioni.
Ogni emozione darà un respiro diverso. Riuscire a provare piacere da
ciò, far vibrare l'anima, sarà una sensazione fantastica!
Un
fondamentale esercizio per educare il corpo a respirare usando il
diaframma è questo.
1)distenditi
e rilassati completamente ; inizia a inspirare profondamente con il naso e
a espirare dalla bocca ; quando inspiri cerca di percepire l'aria che
entra nei polmoni ed espande l'addome e la cassa toracica. Così facendo
imparerai a respirare come nel sonno ma consapevolmente.
2)Ripeti
l'operazione dell'esercizio precedente in posizione eretta
tenendo premuta la mano sulla bocca dello stomaco, dove è posizionato il
diaframma. Per essere sicuri di toccare il punto giusto esegui dei colpi
di tosse potrai così percepire chiaramente il movimento del diaframma.
3)Prova
ora a esercitare un primo controllo sull' emissione del suono. Inspira
profondamente ed espira emettendo il suono" S "-
L'esercizio si compone di tre momenti
a)inspirazione
b)apnea
c)espirazione
E'
importante, come ginnastica del diaframma, variare il tempo di questi tre
momenti; per esempio: insp. lunga, apnea breve, esp. lunghissima oppure
insp. breve, apnea lunga e esp. rapida e così via
E'
opportuno ricordare che l'emissione del fiato non deve essere mai forzata,
quindi, occorre concentrarsi sulla qualità e sulla espressività emotiva
del respiro.
(Fine
prima lezione)
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