Caserta,
Sabato 17 Febbraio 2001.
Tornano
a Caserta dopo due anni e trovano come sempre un pubblico caloroso che
segue emozionato il concerto. Tutto pieno il Palamaggiò, sia le sedie
allestite per i posti numerati che le gradinate. E’ un pubblico di
fidanzatini che si abbracciano, ma anche di famiglie con figli di dieci
anni che sventolano gli immancabili cuoricini abbarbicati sulle spalle di
papà. Qua e là molti capelli bianchi.
Si
accendono le luci ed ecco sul palco presentarsi in veste di guest-star il
chitarrista australiano Tommy Emmanuel che con i suoi virtuosismi
(suona la chitarra con arpeggi veloci usandola anche in modo percussivo
accarezzandola, percuotendola, sfiorandola con una spazzola da batterista)
non ci fa pensare come sempre prima di un concerto: “ Ma quando te ne
vai!”
Ed
ecco finalmente comparire loro sul palco come per miracolo, con un gioco
di leve e piani mobili per far arrivare, come per incanto,
tutti gli strumenti. Inizia il concerto con le nuove canzoni
cantate in coro dai fans affezionati, alternate alle vecchie cantate da
tutti, anche dai bambini seduti vicino ai genitori. Quante emozioni
risentire i brani tratti dal mitico LP PARSIFAL! E’ vero, per me
e per tutto il pubblico osannante, arrivato anche con pullman chissà da
dove, non hanno niente a che invidiare ai gruppi americani anche sotto
l’aspetto musicale. Infatti ricordano agli spettatori che furono tra i
gruppi italiani fautori del Rock sinfonico. L’aggiunta del chitarrista
Tommy Emmanuel, che oltre ad accompagnare le canzoni si esibisce in una
simpatica sfida di virtuosismo con Dodi, rende i suoni ancora più
ricchi.
Tra
una canzone e l’altra si alternano a colloquiare con noi parlandoci dei
loro progetti ( un musical ispirato a Pinocchio), la realizzazione di
parchi giochi per bambini colpiti dalla guerra del Kosovo con i proventi
del Tour precedente e che loro stessi sono andati a consegnare, il nuovo
progetto di fare delle scuole per i bambini del Madagascar. Diamo tutti un
contributo e come testimonianza ci danno un quaderno con le loro foto.
Stefano ci invita ad usare almeno un giorno i mezzi pubblici per non
lasciare ai figli un mondo sempre più inquinato, che ci rende tutti “
grigio topo”, ci racconta dell’emozione di aver liberato la mattina
all’Oasi di S. Silvestro due uccelli feriti dai cacciatori.
Insomma,
oltre al bagno di canzoni, i Pooh ci lanciano il messaggio che in tutti
questi anni hanno portato nei loro concerti e nelle loro interviste:
tornare a vivere in modo naturale, senza lo stress di una vita frenetica e
nel rispetto dell’ambiente. Vederli così sempre giovani, pieni di
energie, positivi è la migliore prova che questo gruppo italiano che
dagli anni sessanta ci offre sempre buona musica, testi emozionanti e a
noi vicini, anche se parlano soprattutto d’amore, ha trovato uno stile
di vita vero, non è solo una facciata per noi fans.
Si
concedono a noi più volte dopo averci salutato, ma sappiamo che non ci
possono mandare via senza Tanta voglia di lei o Pensiero e
infatti escono ancoro dopo la mezzanotte regalandoci i loro vecchi
successi, rinnovando i nostri ricordi e le nostre emozioni.
Alle
0.20 siamo in macchina, cercando disperatamente di uscire dal parcheggio
del Palamaggiò strapieno di autovetture. E chiusi nella nostra scatoletta
non possiamo non pensare alle
parole di Stefano: quante code di ore per pochi chilometri! Con la
coscienza un po’ pulita per aver dato un contributo ai piccoli del
Madagascar ed un po’ sporca per aver inquinato con le nostre macchine
ancora di più Caserta, torniamo a casa. Arrivederci al prossimo concerto!
Angela
Pellegrino
©
Caserta Musica & Arte - 2001 |
Il
chitarrista Tommy Emmanuel
Il biglietto di ingresso
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