La
firma del protocollo di intesa per il Museo Internazionale di Arte Contemporanea
di Caserta: da sinistra l'Assessore alla Cultura Flavio Quarantotto, Dieter Ronte
(direttore Kunstmuseum di Bonn), il sindaco Falco, Elmar Zorn, e Jochen Boberg
(direttore ripartizione musei di Berlino)
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San Leucio. Sabato, 13 gennaio 2001, alle ore 17.30, con la firma del Protocollo di intesa tra l’Amministrazione Comunale di Caserta, rappresentata dal sindaco Falco, ed i professori
Jochen Boberg (in rappresentanza dei Musei di Berlino), Dieter
Romte (in rappresentanza del Kunstmuseum di Bonn), , è stata messa la prima pietra del
Museo Internazionale di Arte Contemporanea “Scavare il futuro”
che sarà istituito a Caserta, pensato non solo come luogo di conservazione dell’arte ma anche di lavoro, di studio, di formazione, anche civica, di condensatore
sociale - che l’Amministrazione comunale di Caserta ha promosso e l’Assessore alla Cultura
Flavio Quarantotto ha fortemente voluto.
Il Seminario “Nuovi Spazi Antichi”, condotto dal giornalista Nando
Santonastaso e svoltosi nella Sala Jean Monet a san Leucio, ha visto anche la partecipazione e gli interventi del poeta
Mimmo Grasso, della dott.ssa Flavia Belardinelli della Soprintendenza per i
BB.AA.SS. di Caserta e Benevento, della psicanalista e critica d’arte
Elisabeth
Schlebrugge, del prof. Elmar Zorn, curatore dell’Esposizione “Giardini e Paesaggi 2001” di Posdam e della Mostra
“Luoghi di Poesia” alla Galleria DIRARTE.
Il
Progetto del Seminario è stato originariamente presentato dalla Dirarte
all'assessore Quarantotto che con lungimiranza lo ha sostenuto e
realizzato. La vernice della Mostra “Luoghi di Poesia” si è tenuta, nella stessa serata del 13 gennaio, in via san Carlo, nella sede della Galleria Dirarte diretta da Angelo Marino ed ha messo in mostra lavori di
Gabriele Giorgi, Alexander Polzin, Mimmo Rosselli, Ilse Sprohar, Johan
J.Taupe, Walter Urbach, che ben rappresentano scuole e tendenze dell’arte
moderna.
Angelo Marino, oltre ad allestire la mostra alla Dirarte, non ha fatto
mancare la sua collaborazione per la buona riuscita del seminario.
E in effetti tutto il Seminario “Nuovi Spazi Antichi”, che ha preceduto la solenne firma del Protocollo d’intesa, ha dibattuto il problema della
posizione dell’artista di fronte alla società, oggi, in cui le istanze di questa sono fortemente caratterizzate da una richiesta di protezione della natura (artista ecologico), della ricerca e conservazione delle proprie radici ed identità (artista archeologo), della lettura del territorio per rinnovarlo e farlo quindi diventare futuro (scavare il Futuro), da una paura verso gli eccessi della ricerca della bioetica e delle Scienze in generale anche se il risultati tecnologici sono sempre più sfruttati (artista scienziato).
Anche la presenza e gli interventi dell' artista casertano Mafonso e di Angel
Orensanz,
entrambi di notevole statura nazionale ed internazionale, sono stati in linea con le tematiche sviluppate durante il Seminario.
Mafonso si catapulta col suo lavoro nell’anno 6570 e “scava” in quell’anno il suo studio di oggi, anno 2001, riportando alla luce ed esponendo gli oggetti del proprio lavoro.
Orensaz ha solo potuto iniziare la costruzione del “Miglio d’oro”, un sentiero in cemento, successivamente coperto di terra e con incisioni di segni e figurazioni di varia
significanza, arcaica e contemporanea. La costruzione del “Manufatto-opera artistica” è incappata nei laccioli delle nostre leggi e della nostra burocrazia, poichè la sua opera, essendo in materiale concreto e di una certa mole, ha bisogno di una "licenza edilizia" per poter essere realizzata. Non appena questi impedimenti saranno rimossi, Orensanz continuerà la sua opera, che è già pensata "in progresso", con diversi altri momenti e luoghi di realizzazione.
Tale "work in progress" è in linea con le tematiche emerse nel Seminario e con gli intenti connessi alla firma del Protocollo d’intesa per l’istituendo Museo Internazionale di Arte Contemporanea “Scavare il futuro”, in quanto questo, come ha detto Zorn a conclusione dei lavori, avrà un senso ed un seguito solo se essi firmatari, e le Istituzioni che essi rappresentano, saranno capaci di incontrarsi a cadenza almeno trimestrale per programmare “le campagne di scavi” del Futuro e la re-installazione, l’esposizione, la fruizione, l’invenzione dei ritrovamenti archeologici dei Nuovi Spazi Antichi.
Articolo
e fotografie di Lorenzo Di Donato, © "Caserta Musica &
Arte" - 2001
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Angel Oresanz
(a destra) durante la installazione dell'opera "Il miglio d'oro"
La installazione
"Il miglio d'oro" di A. Orensanz nel cortile del Belvedere
Angelo
Marino, direttore della galleria Dirarte e promotore del Seminario “Nuovi Spazi Antichi”
Da
sinistra Mauro Vercellotti (dirett. del museo del territorio di Biella),
la dott.ssa Flavia Berardelli (della sovrintendenza BB.AA.SS. di Caserta e
Benevento), la Dott.ssa Elisabeth Schlebrugge (psicanalista e critico
d'arte), Nando Santonastaso (moderatore), Dieter Ronte (direttore Kunstmuseum di Bonn)
Da
sinistra: il poeta Mimmo Grasso, il direttore ripartizione musei di Berlino
prof Jochen Boberg , Nando Santonastaso.
Il direttore ripartizione musei di Berlino prof
Jochen
Boberg
L'Assessore
Flavio Quarantotto, promotore del Museo Internazionale di Arte Contemporanea
L'artista
Mafonso e, in basso, un particolare della sua opera presentata a San Leucio
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