Gli Yardbirds all'Oddly Shed 
di Bruno Zarzaca

YARDBIRDS, giovedì 16 novembre, all'Oddly Shed di Caserta

Basterebbe solo il nome. Quello degli Yardbirds poi evoca rispetto. E porta alla memoria un periodo irripetibile in cui nella musica confluivano libertà, amore, dissidenza, orgoglio, rivoluzione, in cui il linguaggio segnava profondamente le coscienze dei giovani. La musica era la risposta alla politica, alle guerre, al razzismo. In un quadro di grande fermento sociale e culturale come quello della scena britannica degli anni sessanta si collocano gli YARDBIRDS. Sono stati una delle band che ha maggiormente influenzato la scena pop di quegli anni.
Nati nel 1963, nell'arco di cinque anni hanno scalato molte volte la TOP 5 inglese con brani da antologia come "For your love","Heart full of sound", "Shapes of thing","Evil hearted you"(sul retro conteneva"Still i'm sad"). Nella band hanno militato tre dei più grandi chitarristi che la storia del rock conosca: ERIC CLAPTON, primo in ordine cronologico ad entrare nell'organico, è legato al periodo rock blues della formazione, quello delle esibizioni al Crawdaddy, delle registrazioni con Sonny Boy Williamson. Clapton ne esce nel 1965, dopo l'intenzione del gruppo di spingersi in terreni meno "puri", producendo quel "For Your Love" che li sparerà nella stratosfera del Beat. A lui succederà JEFF BECK. Beck ha un suono meno blues di Clapton, ma più incisivo e fantasioso. Con lui gli YARDBIRDS vivono un periodo d'oro, fatto di interminabili tour e numerose Hit in classifica.
Nell'estate dello stesso anno Beck si ammala alla vigilia di un ennesimo tour americano. Viene sostituito da JIMMY PAGE, già da alcuni mesi nella band relegato però al basso (!!) che in quell'occasione viene reintegrato nel suo ruolo naturale. Al rientro di Beck la band decide di proseguire con un line-up a due chitarre, dando piena dimostrazione di aver avuto naso nel meraviglioso e 'psichedelico' "Happening ten years ago/Psycho Daysies". Proseguendo sull'onda del successo la prestigiosa partecipazione alla colonna sonora di "Blow Up" di Michelangelo Antonioni si arriva alla fine del 1966, quando Beck lascia gli YARDBIRDS per la carriera solista. Quell'evento segna la fine dell'avventura. Jimmy Page, dopo la defezione degli altri membri della band, rimane l'unico a tentare di mantenere in piedi la gloriosa sigla, riorganizzando con gente nuova l'organico. Nel corso del tour scandinavo si esibirà, allo stato embrionale, la band che prenderà il nome di LED ZEPPELIN. Dopo un ventennio in cui i due fondatori CHRIS DREJA e JIM MCCARTY si sono dedicati ad altro (Dreja è un fotografo di successo), gli YARDBIRDS tornano in pista. Hanno reclutato un giovane bassista e cantante JOHN IDAN (la faccia è sputata a quella di Jeff Beck), e due intepreti di spicco della scena blues britannica, il chitarrista GYPIE MAYO (ex Dr. Feelgood) e l'armonicista ALAN GLEN (già con Dr. Feelgood, Nine Below Zero, Alvin Lee).Nella tappa casertana il concerto si snoderà attraverso i brani più celebri degli YARDBIRDS e le nuove composizioni che faranno parte del prossimo cd in studio, di prossima uscita.
Per gli appassionati cronici, c'è nell'aria anche un nuovo live

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