Jaime Dolce fa il verso a Hendrix

Caserta, 19 Ottobre 2000.

di Antonio Avalle 


Con il rigoroso chitarrista Jaime Dolce Innersole è partita la bella rassegna blues organizzata all'Oddy Shed... rinominato per l'occasione come "blues house" (vale soltanto per ogni giovedì). 
J.Dolce si è presentato con una band essenziale gli "Innersole" chitarra-basso-batteria ed ha sprigionato in due ore ad alta gradazione alcolica tutta la rabbia blues che aveva in corpo. Subito dalle primissime note si riescono ad avvertire le origini Newyorchesi di Jaime, quel suo suonare sporco e acerbo, a tratti nervoso, si avvicina molto a quella di un master come Popa Chubby (che nell'ultimo decennio ne ha fatta di scuola a N.Y.). J.D. fonde abilmente in un ibrido funk-blues tutte le sue influenze, che spaziano da Hendrix a Johnny Winter, da S.R.Vaughan a Muddy Waters.... e il risultato dal vivo è una miscela esplosiva, che l'acustica dell'Oddy Shed riesce a mala pena a contenere. Sul palco Jaime si diverte e diverte il numeroso pubblico presente con i suoi intermezzi accennati in italiano, con i suoi violenti assoli seriamente a prova di timpani, assoli che spesso finiscono per diventare eccessivamente lunghi e inopportuni.
La prima parte della serata scivola sul repertorio di Jaime (che si promette a breve di pubblicare un secondo cd) fatto di brani energici alternati ad un paio di ballate. Nella seconda parte sale ospite sul palco John Noyce (attuale bassista dei Jetro Tull) e la serata si tinge di Hendrix. Si parte con "Little Wing" (tra le canzone più belle scritte nella storia del Rock) con il suo intro inconfondibile ipnotizza la platea...anche se per l'occasione la voce di Jaime Dolce non si amalgama al meglio. Seguono, con i suoi ricchi dieci minuti , la bluesata "born under a bad sign" un classico adorato da Jimi Hendrix , l'adorabile "Angel" e infine, mescolato con un accademico assolo di basso di John Noyse, la mitica "Voodoo Chile" jammata all'infinito dove Jaime Dolce fa il verso a Hendrix portandosi la chitarra dietro le spalle! 
Un omaggio al genio Hendrix tutto sommato riuscito... anche se effettivamente il test su cui misurarsi era difficile!
 

Jaime Dolce 

 

 
 

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