Tullio Pizzorno

In concerto a San Leucio il 23 Luglio 2000

articolo di Emilio Di Donato


 
24 Luglio 2000. Tullio Pizzorno ha tutte le carte in regole per un buon successo commerciale, e per farsi apprezzare anche dai musicisti più smaliziati. Di recente l'edizione casertana de "il Mattino" ha riportato a grossi titoli delle polemiche tra l'organizzazione del Leuciana Festival e l'Assessorato alla cultura, riguardanti l'opportunità del luogo del concerto di Tullio Pizzorno (il Belvedere di San Leucio è stato ritenuto "eccessivo") e le sue sponsorizzazioni. Ma l'artista casertano avrebbe piuttosto avuto diritto e motivo di ricevere una seria critica musicale, invece di essere usato come pretesto per scaramucce interne che, comunque vadano, vanno sicuramente a danno dei musicisti casertani. Erano circa un migliaio le persone (e non le duecento riportate dal suddetto articolo) che hanno assistito al concerto di Tullio Pizzorno tenutosi Domenica 23 Luglio nella cornice del "Leuciana festival" sul Belvedere di S. Leucio. Il musicista casertano ha presentato dal vivo il suo album "Un dubbio" uscito il 18 Maggio scorso, iniziando la promozione dell'album proprio dalla sua città.  Le canzoni di Pizzorno sono complesse, raffinate, con melodie a metà strada tra il recitato e il cantato, armonie spesso ardite che ricordano la scuola del canadese Gino Vannelli anche negli incastri ritmici ben studiati e che mettono in risalto la perizia e musicalità di Aldo Fucile alla batteria e Pietropaolo Veltre al basso. Fin dalle prime note l’intera band ha mostrato gran perizia esecutiva, proponendo brani con complesse strutture ritmiche come “Alla finestra” e “La fretta nel vestito” e con belle aperture strumentali come  in “Non è così”, in cui Angelo Abate alle tastiere e Pietro Ventrone al sassofono si sono alternati in soliste davvero evocative. Il testo è spesso ironico e profondo come quello di “un dubbio”, talvolta proposto con sola chitarra e sax come nella bellissima “Di Vista” già registrata da Mina, la prima a credere in Tullio. Chitarristicamente sempre misurato ed efficace, Pizzorno dimostra di essere anche un ottimo strumentista. Ci auguriamo che il potenziale commerciale di Pizzorno, che è seguito dal grande produttore Lilli Greco, sia assecondato dal mercato e dal pubblico italiano. Per ora è importante che noi casertani abbiamo potuto avere, grazie allo stimolo decisivo dell’assessore alla cultura Flavio Quarantotto che ha sponsorizzato il concerto, la possibilità di conoscere più da vicino uno dei migliori autori casertani. Senza aspettare che siano gli altri a scoprire e valorizzare quanto di buono si crea nella nostra città.   

Tullio Pizzorno