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Luglio 2000. Tullio Pizzorno ha
tutte le carte in regole per un buon successo commerciale, e per farsi
apprezzare anche dai musicisti più smaliziati. Di
recente l'edizione casertana de "il Mattino" ha riportato a
grossi titoli delle polemiche tra l'organizzazione del Leuciana Festival e
l'Assessorato alla cultura, riguardanti l'opportunità del luogo del
concerto di Tullio Pizzorno (il Belvedere di San Leucio è stato ritenuto "eccessivo") e le sue
sponsorizzazioni. Ma l'artista casertano avrebbe piuttosto avuto diritto e motivo di
ricevere una seria critica musicale, invece di essere usato come pretesto
per scaramucce interne che, comunque vadano, vanno sicuramente a danno dei
musicisti casertani. Erano circa
un migliaio le persone (e non le duecento riportate dal suddetto articolo)
che hanno assistito al concerto di Tullio Pizzorno tenutosi
Domenica 23 Luglio nella cornice del "Leuciana festival" sul
Belvedere di S. Leucio. Il musicista casertano ha presentato dal vivo il
suo album "Un dubbio" uscito il 18 Maggio scorso, iniziando la
promozione dell'album proprio dalla sua città. Le canzoni di
Pizzorno sono complesse, raffinate, con melodie a metà strada tra il
recitato e il cantato, armonie spesso ardite che ricordano la scuola del
canadese Gino Vannelli anche negli incastri ritmici ben studiati e che
mettono in risalto la perizia e musicalità di Aldo Fucile alla
batteria e Pietropaolo Veltre al basso. Fin dalle prime note l’intera band ha mostrato gran perizia esecutiva,
proponendo brani con complesse strutture ritmiche come “Alla finestra” e
“La fretta nel vestito” e con belle aperture strumentali come in
“Non è così”, in cui Angelo Abate alle tastiere e Pietro
Ventrone al sassofono si sono alternati in soliste davvero evocative. Il
testo è spesso ironico e profondo come quello di “un dubbio”,
talvolta proposto con sola chitarra e sax come nella bellissima “Di
Vista” già registrata da Mina, la prima a credere in Tullio.
Chitarristicamente sempre misurato ed efficace, Pizzorno dimostra di
essere anche un ottimo strumentista. Ci auguriamo che il potenziale
commerciale di Pizzorno, che è seguito dal grande produttore Lilli Greco,
sia assecondato dal mercato e dal pubblico italiano. Per ora è importante
che noi casertani abbiamo potuto avere, grazie allo stimolo decisivo
dell’assessore alla cultura Flavio Quarantotto che ha sponsorizzato il
concerto, la possibilità di conoscere più da vicino uno dei migliori
autori casertani. Senza aspettare che siano gli altri a scoprire e
valorizzare quanto di buono si crea nella nostra città. |
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Tullio Pizzorno
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