Archivio dei musicisti e gruppi casertani

Peppe Bruno
Chitarra 

ultimo aggiornamento: 19 Ott. 2000

Giuseppe Bruno è nato a Caserta il 1955. Diplomato presso il conservatorio di Avellino, ha conseguito la laurea in pedagogia ad indirizzo socio psicologico. Ha frequentato il corso di didattica della musica presso il conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli e insegna chitarra nel corso di sperimentazione musicale presso la scola media statale "M. Buonarroti" di Mondragone

 

Ha gusti musicali che abbracciano un poco tutti gli stili, “perchè da un lato concepisco la musica come un tutt'uno, e dall'altro credo che tutti siamo figli del mondo”, ci dichiara..

E’ stato allevato a pane e musica in quanto nella sua famiglia non mancavano vocazioni musicali. Il cugino Ciro, negli anni 60, era già un abile chitarrista autodidatta che veniva chiamato a prestare la sua opera durante le feste che si tenevano nelle case private. In seguito cominciò a suonare nei locali romani e poi si trasferì in Olanda dove continuò a svolgere la professione di chitarrista. La sua nonna paterna suonava il mandolino per diletto, mentre - ci confida, tra il divertito ed il compiaciuto - “il nonno materno era un talento naturale con la voce che ancora oggi si racconta fosse molto potente. Egli intratteneva clienti delle bettole che in cambio di un bicchiere di vino si deliziavano a sentire la sua voce”. Ed aggiunge: “Poi c'era un mio cugino che studiava la fisarmonica, ed ancora un altro cugino che suonava il basso: questi, negli anni 60, ebbe anche un discreto successo come cantante ed incise dei dischi”.

Intervista

Intervista di Emilio Di Donato a Peppe Bruno, raccolta da Lorenzo Di Donato

 

Peppe è un entusiasta ed un innamorato della musica, e con una grande e valida esperienza musicale. Perciò l’intervista non può che partire dall’oggi.

E.D.D: Quali sono le ultime cose che ti hanno emozionato musicalmente?

P.Bruno: “Ad essere sincero, da un pò di tempo non seguo più i concerti a causa degli impegni che occupano la mia giornata. Quest'anno a quanto pare nella nostra città la stagione musicale è stata soddisfacente in quanto gli appuntamenti musicali previsti dal cartellone sono stati veramente molto rilevanti ; ennesima riprova del fatto che il tutto è PUR SEMPRE un qualcosa che dipende dalla volontà dei politici, a questo punto per gli organizzatori è tutto piu facile e possono tranquillamente prendersi i loro meriti non ti pare? Ad ogni buon conto, mi è dispiaciuto moltissimo non potere assistere al concerto di Gorge Benson, di Ute Lemper, ed alla serata in memoria di Astor Piazzolla, artisti che prediligo in maniera particolare. Fortunatamente ho seguito quasi tutte le riprese su Tele Alternativa, e posso confermarti che sono stati davvero eccezionali nelle loro esecuzioni davvero sui generis perchè sono riusciti ad unire con estrema bravura canto, danza, recitazione, ed interpretazione, davvero molto emozionante. Altro evento che ho seguito dal vivo con molto interesse è stato il concerto del pianista e compositore Enrico Fagnoni svoltosi al Museo Campano. Conosco molto bene Fagnoni in quanto entrambi siamo docenti di strumento musicale nello stesso istituto scolastico, e ti confesso che sebbene ero a conoscenza del suo grande talento musicale non lo avevo mai ascoltato in concerto. Quello che ho provato, è stata un'emozione davvero unica, musicisti del genere meriterebbero sicuramente molto di più. Egli è riuscito a creare delle atmosfere sonore molto equilibrate in cui la notevole tecnica che egli possiede si è trasformata in ancella della musica.

 

I migliori dischi che hai ascoltato recentemente?

Gli artisti che ho ascoltato di recente su CD sono stati Compay Segundo, Django Reinhardt e Stephane Grappelli, Ramon Montoya, Muddy Waters, e alcuni caposcuola del Fado portoghese tra i quali Amalia Rodriguez e Vicente da Camara . Sensazioni uniche! Come vedi i miei gusti musicali abbracciano un pò tutti gli stili, questo perchè da un lato concepisco la musica come un tutt'uno, e dall'altro perchè credo che tutti siamo figli del mondo. L' universo è uno, ed infinito non ti pare?“

 

In quali progetti sei stato coinvolto ultimamente?

“Ultimamente sono stato coinvolto in un progetto che riguarda una mostra sulle opere più significative di Leonardo da Vinci che si terrà a Cusano Mutri( Bn) . Nell'occasione eseguirò musiche di autori rinascimentali. Inoltre sono stato coinvolto dal gruppo napoletano "Parthenias" - che accompagna nelle sue tournè la bravissima Gloria Greco, rinomata interprete di canzoni classiche napoletane - con i quali mi esibirò al mandoloncello “

 

Quando hai preso in mano uno strumento per la prima volta?

“Il mio primo contatto con la chitarra è avvenuto all' età di 7anni, perchè nella mia famiglia spesso si organizzavano serate musicali in cui mio cugino Ciro ci allietava con la sua chitarra e la sua voce.”

 

Che cosa ti ha portato ad essere musicista?

“Come ti ho detto, la musica è sempre stata parte integrante della mia famiglia. Non so dirti se sia stato tutto questo che mi ha spinto ad essere musicista perchè a volte scattano meccanismi mentali molto piu complessi. Ho cominciato a studiare la chitarra in modo serio all'età di 17 anni con non pochi sacrifici, in quanto per potermi pagare gli studi ho dovuto lavorare sodo e questo mi ha portato via del tempo che potevo dedicare alla chitarra. Parallelamente allo studio della chitarra, ho interesse per la composizione che continuo a studiare perchè è una materia affascinante e quanto mai essenziale per un musicista.”

 

Quali sono stati i musicisti casertani che, nella tua gioventù, ti hanno fatto capire che a Caserta esisteva una scena musicale?

Durante gli anni "60, la realtà musicale casertana era costituita dai soliti gruppi musicali che un pò per noia, un pò per passione, un pò per protagonismo, tutto quello che riuscivano a mettere sù altro non era che la conseguenza di ore ed ore passate ad ascoltare al giradischi le canzoni degli artisti più in voga in quel periodo. Ricordo che i gruppi provavano negli scantinati tra urla e bestemmie dei condomini che, a causa della potenza del suono che i vecchi amplificatori valvolari emettevano, si sentivano privati del loro riposo pomeridiano. Io a quel tempo non suonavo e infilandomi di stramacchio mi sedevo in un angolo e ascoltavo le prove in silenzio fumando in modo furtivo una sigaretta.Tra i gruppi musicali casertani ricordo i "gringos" un gruppo che teneva banco sulla scena musicale casertana, e con i quali, in seguito, si fece anche le ossa il caro amico e chitarrista Fausto Mesolella pioniere anch'egli della scena musicale casertana, del quale devo sottolineare la sua grande disponibilità nei riguardi di tutti coloro che amavano fare musica, nonchè la sua enorme "gavetta" nel campo della musica leggera. Credo sinceramente che il successo raggiunto con gli "Avion Travel" gli spetta a pieni titoli. Ricordo tra gli altri gruppi quello dei "borgia" coetanei dei "gringos", anch'essi riscossero un discreto successo nella nostra città. Poi fu la volta dei gruppi alternativi che in concomitanza con le nuove tendenze musicali del panorama internazionale proponevano brani propri che spesso affogavano nei fischi senza dunque carpire l'attenzione del pubblico. In realtà la scena musicale casertana, che ha sempre fortemente risentito dell'ambiente musicale napoletano, si è cominciata a delineare solo a partire dagli anni "80 cioè, quando alcuni musicisti locali hanno cominciato a capire l'importanza degli scambi musicali con altre realtà extraterritoriali. 

 

Quali sono state le esperienze che più ti hanno formato musicalmente?

“Ricordo le prime esperienze di composizione avute con i gruppi teatrali casertani durante le occasioni natalizie e pasquali: nonostante le debolissime basi, riuscivo comunque a preparare i lavori che mi venivano commissionati per tempo utile. E mi divertivano tanto. Ho avuto esperienze  teatrali con Franco Mantovanelli, con Gianni Gugliotta per il quale scrissi le musiche del"guarracino", quelle con l'attore Pierluigi Tortora, quelle con l'attore Antonio Allocca, quelle fatte con il trio classico napoletano messo su dal mio maestro Raimondo di Sandro, quelle fatte a Ravello con alcuni ballerini della Scala ...

“Ho iniziato con la collaborazione con Jenni Sorrenti, sorella di Alan che accompagnavo con la chitarra nelle sue performance che si tenevano nei locali più svariati. Seguì l' esperienza della RAI dove nel 1980 partecipai in qualità di esecutore alla trasmissione "Fresco fresco" con Maria Teresa Ruta, ed in seguito alla trasmissione "sotto le stelle" dove la cantante argentina Guadalupe Barrera esegui un mio brano dal titolo "sueno" che sostituì "BANANA" censurato per il suo contenuto, in seguito prodotto e distribuito dalla CGD. Simpatica fu la formazione in duo "lavori in corso" con Pietro Albano con la quale portavamo in giro un repertorio di cabaret napoletano. Fu poi la volta del "mediterranea", un duo per mezzosoprano e chitarra che mi ha dato molte soddisfazioni e con il quale lavorai tantissimo sia in Italia che all'Estero. Ricordo ancora le soddisfazioni raccolte durante un concerto all'Istituto di Cultura italiana di Monaco di Baviera, e ancora, quelle ottenute ad un concerto dato in onore del Console Bosniaco.”

 

Pensi che ci siano a Caserta delle figure artistiche di buon livello, e quali pensi siano?

Come ti ho già detto precedentemente, il panorama musicale casertano si è arricchito di buoni elementi a partire dagli anni "80 e molti di loro hanno raggiunto la soglia della notorietà affermandosi anche all'estero come ad es."la NCCP" di Corrado Sfogli e Fausta Vetere, Pietro Condorelli, e inoltre gli"Avion Travel" ma non vorrei a questo punto fare del torto a coloro che sono altrettanto bravi e che continuano a portare avanti il loro discorso musicale come ad es. Enzo de Rosa, Ferdinando Ghidelli, Gianni d'Argenzio, i fratelli Faraldo, Franco Mantovanelli, te stesso da solo e con i Corepolis, i fratelli Ricciardi, e tanti altri che non me ne vogliano se non cito il loro nome, ma i bravi sono tanti e non la finirei più. Si tratta a mio avviso di creare una rete organizzativa capace di far emergere tutto il potenziale musicale dei nostri musicisti locali, inteso in senso generale, anche se fondamentalmente credo sempre nel detto di mia nonna "guai a quella pecora che non si fa la sua lana"

 

Torniamo ad oggi ed a te. In cosa sei impegnato attualmente?

“Sono stato coinvolto nel nuovo progetto dei "Parthenias" (il gruppo che accompagna Gloria Greco nelle sue tournè in giro per l'italia ed all'estero, con i quali ho già collaborato per due anni come chitarrista e mandoloncellista) in una serie di trasmissioni televisive satellitari in onda su Napoli Sat. Come ebbi a dirti tempo fa, tra i miei impegni musicali, va annoverato anche quello della ricerca. Infatti, quando frequentavo il corso di didattica della musica presso il Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli, dedicavo molto tempo alla ricerca di materiale musicale per chitarra ormai dimenticato, che ho provveduto a revisionare e pubblicare affinchè i giovani studenti possano accrescere la loro formazione chitarristica. Le opere in questione sono: <A.Nava; Divertimenti per chitarra.>; <F.Gragnani: Le Deluge>; <M. Giuliani: Rondò N°1- N° 2 N° 3 >; <M.Giuliani :16 Landler nazionali austriaci>; <Canzoni Napoletane di autori anonimi vol 1-.vol 2 per una o due chitarre e mandolino, di livello facile>; aggiungo inoltre la mia recente pubblicazione <g.bruno "4 tarantelle per chitarra e mandolino">. Le partiture edite con la casa di edizioni musicali Esarmonia possono essere richieste in qualsiasi libreria musicale presente sul territorio nazionale.”

 

Quali sono i dieci artisti di cui porteresti i dischi con te su un'isola deserta?

“Porterei con me un qualsiasi lavoro discografico di A.Segovia, W.a. mozart, Ramon Montoja., Paolo Conte,  J. Brahms, Joe Pass, Laurindo Almeida, Gershwin, A. Rodriguez, A. Schoenberg 


©www.casertamusica.com - 2000

Come suggerisce un mio amico, i dischi che amiamo danno un nostro ritratto "interno". Per questo chiediamo quali sono i classici dieci "dischi del cuore" da portare sulla ipotetica isola deserta.

A.Segovia, W.a. mozart, Ramon Montoja., Paolo Conte,  J. Brahms, Joe Pass, Laurindo Almeida, Gershwin, A. Rodriguez, A. Schoenberg 

I 10 artisti preferiti di:
Peppe Bruno

A.Segovia

W.a. Mozart

Ramon Montoja

Paolo Conte

J. Brahms

Joe Pass

Laurindo Almeida

Gershwin

A. Rodriguez

A. Schoenberg

Musica senza etichette

di Peppe Bruno

A proposito delle mie esperienze musicali piu importanti, devo sottolineare la partecipazione al seminario di chitarra jazz tenuto da Bruce Forman ad Aversa durante gli anni 80'. Il mio accostamento (nel quale non era certamente inclusa l'interesse di formarmi come chitarrista jazz) fu dettato dalla necessità di aprire un dialogo con un tipo di linguaggio musicale che già allora definivo essenziale per la mia formazione non solo chitarristica, ma anche musicale. Fortunatamente, già precedentemente ovvero, quando decisi di continuare i miei studi a Napoli con il m°Raimondo di Sandro, al quale devo moltissimo da questo punto di vista, cominciai ad entrare in contatto con i chitarristi napoletani, che all' interesse della chitarra classica, univano quello per il jazz, e tutto questo contribuì ad arricchire il bagaglio delle mie esperienze musicali. Dunque, questi due musicisti tanto importanti per la mia formazione chitarristica, avevano qualcosa in comune: la capacità di cavare da ogni allievo quel potenziale musicale che gradualmente ti aiutavano a sviluppare attraverso la lettura dei brani, che non avevano solo una funzione critica, ma diventavano del materiale da plasmare sia tecnicamente, che musicalmente. L'esperienza maturata con questi due musicisti, mi ha reso consapevole di un fatto molto importante: che è fortemente riduttivo per un chitarrista, o qualsiasi strumentista, etichettarsi in base al genere musicale che suona, perchè un attore che predilige unicamente la comicità, senza nulla sapere del dramma, non è un attore