ARTE: Riccardo Del Prete (data aggiornamento: 18 Ott 2003)

Riccardo Del Prete nasce a Caserta il 14 febbraio 1969 ove vive ed opera come architetto e designer. La pittura, parte della sua formazione e bagaglio interiore, ha contribuito in modo determinante alle scelte di vita più importanti. 

Ciao a tutti! 
Uhmmm…. Dunque, come cominciare…. Mah! Cominciamo a “bomba”… La pittura per me è diletto ma anche cruccio. Mi riempie, mi tira, mi crea situazioni. Per questo non potrei mai rinunciarci. Le tele e i pannelli qui riprodotti sono un percorso iniziato anni fa e non ancora ultimato. A voi i commenti. Mi mancano almeno quattro opere per completare il ciclo. Credo che il prossimo passo sarà molto più plastico, tridimensionale.

Trovo grande l’iniziativa di Emilio, ci credo molto. Credo che chiunque abbia qualcosa da dire ha anche il dovere di dirla. Questa terra ha bisogno di qualcuno che urli o sussurri, che si muova, che faccia qualcosa! Caserta non è una città perché non ci sono casertani. E se nessuno fa niente nessuno ha il diritto di lamentarsi.
BREAK!

Spesso le mie tele nascondono o coprono qualcosa al di sotto. Un disegno, una copia, un altro quadro, una materia.

Adesso vi parlo di Iena, artista cyberpunk…
IENA (pseudonimo) è un artista nel senso che può avere in questa era: legato a tutti gli influssi, le contaminazioni, che i moderni strumenti possono donare all’uomo.
Ecco perché la musica, l’architettura, il cinema, la natura sono presenti nella sua produzione in maniera più che evidente.
Iena perché “1997 Fuga da New York” è un B-movie diventato Cult.
Iena perché la ricerca materica è strettamente legata alla sperimentazione con sostanze utilizzate in modo improprio, materiali di recupero, cartapesta etc.
Iena perché pensa che l’utilizzo di qualsiasi sostanza illegale debba essere proibita semplicemente perché tale utilizzo è stato presunto da qualcuno che ha pensato di poter prevedere il tuo bisogno, la tua dipendenza.

La pittura in particolare crea tensioni rapide, ansiose: è una pittura di getto, di Azione. 

Deh, age, etiam dio, edepol, verum est, de gustibus non disputandum sputazzella! de re aedificatoria, si vis pacem para bellum.....
La commistione è anche di culture; l’opera è il coacervo di influssi vari, quelli che possono arrivare in una provincia depressa come la nostra, ad informare che la fuga da questi luoghi è fuori da ogni logica perché sarebbe la fuga da ogni dove.
E allora il culmine della globalizzazione (positiva) ha senso se realizzata nel tuo intorno, per chi ti è intorno. Ecco che il maestro muratore con accento marcianisano ha un effetto globalizzante vero, non spersonalizzante, perchè, ad oggi, ha già filtrato il messaggio mediatico, per tradurlo nel suo quotidiano.
Ecco perché ha senso dipingere ancora con i colori ad olio, su una tela o sulla tavola per fare le tagliatelle di mammà. Magari per rappresentare il taxi giallo di Benigni in “Tassisti di Notte”....

Galleria

cliccate per ammirare le opere a pagina piena

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Fiamme 1- L’influenza di Gerardo Del Prete qui è abbastanza evidente: olio su tela, il colore nasconde una riproduzione di un disegno di Michelangelo Buonarroti, figura femminile a braccia sollevate per portare un cesto. Il cielo blu è il busto, il ventre il fuoco.

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Il Volo 1 - (coop) - E’ parte di una serie di pastelli nati dalle chine “Il Volo”

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Italiani d’argentina – Ispirata dall’omonima canzone di Ivano Fossati, è realizzata a mano con colori atossici su una tavola per impastare. 

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L’incazzato – Tecnica mista su tela (aerografo, olio a spatola, acrilici a spatola su tela);

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Sole Nero – Dedicato a Elio Bruno Del Prete (collage, aerografo, olio a spatola, acrilici a spatola su tela).

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